Sei la migliore delle donne

**30 Aprile, 2024**

Oggi mi è venuta in mente una storia che mi ha fatto riflettere. È la storia di Luciana, una donna in pensione che vive nella nostra campagna toscana, in un piccolo borgo vicino a Siena. Suo figlio maggiore, Riccardo, le ha regalato un soggiorno in un centro benessere.

«Mamma, devi riposarti» le ha detto Riccardo, preoccupato. «Ultimamente sembri stanca, non sei più quella di una volta. Papà se la caverà da solo, non preoccuparti. Non ti apprezza abbastanza, lo vedo io. Ormai è chiaro che pensa solo a sé stesso, soprattutto da quando io e Matteo siamo andati via di casa. E Matteo la pensa come me.»

«Hai ragione, Riccardo» ha sospirato Luciana, sorridendo. «Pensavo che voi figli non vi accorgeste di nulla. Grazie, tesoro. Andrò volentieri, chissà quando capiterà un’altra occasione così.»

«Quando vuoi, mamma. Matteo ha già promesso che la prossima volta sarà lui a pagarti il soggiorno» ha risposto lui, ridendo.

«Che bravi che siete! I migliori figli del mondo!» Lo ha abbracciato e baciato sulla guancia.

«E tu sei la migliore, mamma. Ricorda, io e Matteo siamo sempre dalla tua parte. Se hai bisogno, ci siamo noi. Su chi altro puoi contare?» le ha detto, orgoglioso. «Ora devo andare, papà lo saluterò un’altra volta. Devo prendere Tommaso all’asilo.»

Luciana e suo marito, Giuseppe, vivono insieme da decenni, ma ultimamente la loro vita è cambiata. Luciana è in pensione da due anni, mentre Giuseppe lavora ancora. Lei ha più tempo libero, ma lui, una volta tornato a casa, si butta sul divano senza aiutare. Un tempo lavoravano insieme, allevavano qualche gallina e un maialino, ma adesso è tutto sulle sue spalle.

Prima di partire per il centro benessere, Luciana è andata a Firenze a comprarsi due vestiti nuovi e una camicia. «Finalmente mi rinnovo il guardaroba» pensava, mentre si specchiava. Giuseppe la osservava con aria indifferente.

«Gira e rigira, ma tanto non diventi più bella» ha detto, sprezzante. «Chi ti guarderà mai, a te?»

«Non giudicare gli altri da te stesso» ha ribattuto lei. «Non li ho comprati per piacere a qualcuno, ma perché è maleducato presentarsi in giro con vestiti vecchi.»

«Ma sì, adesso sei una signora importante» ha riso sarcastico.

«E tu che fai il cittadino, allora? Perché hai sposato una paesana come me?»

«Ecco, sempre con queste domande. Ero giovane e ingenuo, ecco perché.»

Era diventato così, Giuseppe. Brusco, scontento, sempre pronto a ferirla con le sue parole. Ma Luciana ormai ci era abituata. Aveva notato che ammirava ancora le donne più giovani, e sospettava che la tradisse, ma non l’aveva mai controllato. «Se un uomo vuole tradire, nessuna forza al mondo lo fermerà» pensava.

Ma quella sera, mentre preparava la cena, il dolore tornava. «Siamo diventati estranei. Non mi dà neanche più i soldi, eppure cucino, pulisco, gli compro i vestiti. Non mi nota nemmeno. Siamo come due coinquilini.»

Giuseppe, invece, sembrava felice solo con le altre, pronto a scherzare e ridere con loro, mentre la ignorava completamente.

«Luciana, il tuo Giuseppe è andato di nuovo in città. Ha un’amante, lo sanno tutti» le ha detto una vicina.

«E tu come lo sai?» ha chiesto Luciana, cercando di sembrare impassibile.

«Lavoro con lui! L’altra giorno è arrivata una certa Elisa, venuta per un controllo in ufficio. Giuseppe le ha fatto il galante e l’ha persino portata a cena.»

Luciana ha fatto finta di niente, ma dentro bruciava.

Al centro benessere, però, tutto è cambiato. Si è subito ambientata, trovando amiche con cui condividere le giornate. E poi, dopo qualche giorno, ha incontrato Marco, un vedovo gentile e affascinante.

«Buonasera» le ha detto, sorridendo. «Mi chiamo Marco. E lei?»

«Luciana» ha risposto, porgendogli la mano.

Hanno iniziato a passeggiare insieme la sera, parlando delle loro vite. Marco le raccontava di sua moglie, morta dopo una lunga malattia, e della figlia che viveva lontano. Luciana, a sua volta, si confidava, sentendosi finalmente capita.

Con Marco, è rinata. Lui la guardava con ammirazione, le diceva che era ancora bellissima. E lei, che credeva di non piacere più a nessuno, si è sentita di nuovo desiderata.

«Luciana, ti voglio bene» le ha confessato una sera. «Se le cose con tuo marito sono così difficili, lascialo. Sposiamoci, io ti amerò per sempre.»

Al ritorno, Luciana era raggiante. I figli erano felici per lei. Solo Giuseppe la osservava torvo, dimagrito e trascurato.

Marco continuava a chiamarla, ma un giorno Giuseppe è entrato nella sua stanza, inaspettatamente.

«Luciana, so che hai conosciuto un altro uomo» le ha detto, con gli occhi umidi. «Ti sento parlare con lui. Ma non ti lascerò andare. Sei mia moglie, ti amo. Perdonami per come ti ho trattata. Sei la donna migliore del mondo, e senza di te non valgo nulla.»

Si è inginocchiato davanti a lei, stringendola forte. Luciana ha sentito il cuore sciogliersi. Ha capito che lo amava ancora.

Poi ha chiamato Marco e gli ha chiesto di non farsi più sentire. Perché, forse, il primo amore è quello vero. E per quanto ti ferisca, sai che non potrai mai rinnegarlo.

Ora Luciana e Giuseppe vivono in pace. Lui ha capito di aver rischiato di perderla, e non la lascia più andare da sola. Viaggiano insieme, ridono insieme. È strano, a volte, come le cose possano cambiare.

**Lezione di oggi:** L’amore non è mai semplice, ma quando è vero, resiste a tutto. Anche a noi stessi.

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