Posso passare linverno con te? Le bollette del gas sono troppo care e non ho la forza per spaccare la legna.
Mia figlia, Francesca, era venuta per il weekend a farmi la spesa, e io le chiesi: Posso venire a vivere con te questinverno? Il riscaldamento costa troppo, e non riesco più a tagliare la legna. Ma lei mi rispose: Dove, mamma, nel mio bilocale a Milano? Quando avrò una casa più grande, allora ti porto con me.
Non auguro a nessuno una vecchiaia così.
Voglio condividere il mio dolore. Rimasi vedova molto giovane, a soli ventisei anni. Mio marito, Luca, mi lasciò con due bambini piccoli: mio figlio Matteo aveva tre anni e mia figlia era ancora in fasce. Dedicai loro tutta la mia vita. Dovevo badare a loro, vestirli, educarli. Non avevo scelta, dovevo farcela da sola.
Lavoravo tutto il giorno, e dopo il lavoro diventavo cuoca, donna delle pulizie e contadina. Vivevo in un paesino in Toscana, ma i soldi non bastavano mai. Da sola tagliavo lerba e spaccavo la legna per la stufa. Che altro potevo fare, senza un marito?
I miei figli crebbero e se ne andarono in città.
Quando ero più forte, tenevo ancora lorto. Quando venivano i nipoti, potevano mangiare verdure fresche e bere latte appena munto. Risparmiavo dalla mia pensione e davo tutto ai miei figli.
Ma ora, da anziana, non riesco più a fare nulla, cammino a malapena. Linverno era il periodo più duro.
Francesca venne per il weekend a farmi la spesa, e io le chiesi di nuovo: Posso passare linverno con te? Le bollette sono troppo alte, e non ho più la forza per la legna.
E lei rispose: Dove, mamma, nel mio bilocale? Quando avrò una casa, allora ti porto.
Quando smisi di camminare, i vicini chiamarono Matteo. Lui disse che era troppo occupato, che anche la suocera era malata e che non aveva tempo di venire
Chiesi ai vicini di chiamare mia sorella, Anna. Lei venne subito e mi portò a casa sua. Grazie a lei, sono ancora viva.
Sono passati mesi, e i miei figli non si sono ancora fatti vivi.
Quando ero giovane e in salute, avevano bisogno di me. Ma ora si sono dimenticati di avere una madre.
Non lo auguro a nessuno. Cosa ho sbagliato? Quando sono diventati così indifferenti?
Vi prego, chiunque stia leggendo: rispettate i vostri genitori. Nessuno al mondo vi amerà così tanto, senza chiedere nulla in cambio.