Quando la nonna scoprì che il nipote voleva cacciarla via, decise di vendere lappartamento senza alcun rimorso.
Perché chiedere un mutuo se si può attendere il decesso della nonna e ereditare il suo immobile? Questo era il ragionamento del cugino di mio marito, Théo. Sua moglie, Élodie, e i loro tre figli vivevano nellattesa di quella eredità. Rifiutavano i finanziamenti, preferendo sognare il giorno in cui lappartamento di Mamie sarebbe diventato loro. Nel frattempo, si accalcavano nella casa della madre di Élodie, un minuscolo bilocale a Nizza, sulla Costa Azzurra, una vita che li soffocava. Théo ed Élodie sussurravano sempre più spesso su come sistemare la questione con la nonna.
Ma Mamie, Édith, era un vero tesoro. A settantacinque anni era piena di energie, viveva intensamente e stava benissimo. Il suo appartamento, nel cuore di Nizza, era sempre aperto agli amici. Usava lo smartphone con dimestichezza, andava a mostre, assisteva a spettacoli teatrali e concesse a sé stessa qualche flirt ai balli per pensionati. Irradiava vitalità, divenendo un modello di allegria quotidiana. Per Théo ed Élodie, però, rappresentava solo un fastidio. Non sopportavano più lattesa.
La loro pazienza si infranse. decisero che Édith dovesse trasmettere il suo appartamento a Théo e trasferirsi in una casa di riposo. Non nascondevano le loro intenzioni, sostenendo che la nonna starebbe meglio lì. Édith però non era una persona che si lasciasse calpestare. Rifiutò categoricamente, scatenando la scintilla che mise i puntini a fuoco. Théo, furioso, la accusò di egoismo e di non pensare al futuro dei suoi figli. Élodie alimentava la rabbia, insinuando che la nonna avesse già vissuto abbastanza.
Mio marito e io, sbalorditi, venimmo a conoscenza di tutto. Édith sognava da sempre di visitare lIndia vedere il Taj Mahal, annusare le spezie, perdersi nelle strade di Delhi. Le propose di trasferirsi da noi, affittare il suo appartamento per finanziare il viaggio. Accettò, e presto il suo spazioso trilocale in centro gli garantì un bel reddito. Quando Théo ed Élodie ne vennero a sapere, scatenarono un vero scandalo. Sostenevano di avere diritto allappartamento e pretendevano che la nonna li insediasse al suo interno. Accusarono persino mio marito, Serge, di aver manipolato Édith per ottenere leredità. Théo arrivò a chiedere la somma dellaffitto, definendola la sua quota legittima. Noi rispondemmo che ciò non sarebbe mai accaduto, punto e basta.
Élodie iniziò a farci visita quasi quotidianamente, a volte da sola, a volte con i bambini o con piccoli regali assurdi. Si informava sullo stato di salute della nonna, ma noi capivamo il vero intento: lei e Théo speravano ancora che Édith scomparisse presto per ereditare tutto. La loro avidità e spregiudicatezza ci lasciavano stupefatti.
Nel frattempo Édith, avendo risparmiato abbastanza, partì per lIndia. Tornò radiosa, con una valigia colma di storie e foto. Le suggerimmo di andare oltre: vendere lappartamento, viaggiare ancora e poi invecchiare con noi, in tranquillità. Decise di farlo. Il suo ampio immobile fu venduto a un ottimo prezzo; con i proventi acquistò un piccolo studio accogliente alla periferia di Nizza. Il resto servì a finanziare nuove avventure.
Édith attraversò la Spagna, lAustria e la Svizzera. Durante unescursione sul Lago di Ginevra incontrò un francese di nome Jean. La loro storia damore sembrava uscita da un film: a settantacinque anni, lo sposò! Serge ed io volammo in Francia per le nozze, un momento magico vederla splendere in un abito bianco, circondata da fiori e sorrisi. Édith meritava quella felicità. Aveva lavorato tutta la vita, cresciuto i figli, aiutato i nipoti finalmente viveva per sé stessa.
Quando Théo apprende della vendita, esplode in una rabbia nera. Pretende che la nonna gli ceda lo studio, sostenendo che ne ha avuto abbastanza. Come intenda farci stare cinque persone rimane un mistero. Ma ormai non ci riguarda più. Eravamo felici che Édith avesse trovato la sua gioia. Per quanto riguarda Théo ed Élodie la loro vicenda dimostra che a volte il denaro svela il vero volto delle persone a noi care.





