**Il regalo della suocera per il matrimonio: quando è meglio non regalare nulla**
Alessia e Luca si sposavano. La cerimonia era in pieno svolgimento quando il maestro di cerimonia annunciò il momento dei regali. I genitori della sposa furono i primi a congratularsi. Poi arrivò la madre dello sposo, Donatella Rossi, con una grande scatola in mano, legata con un nastro azzurro cielo.
Mamma mia! Chissà cosa cè dentro? sussurrò Alessia, elettrizzata, allorecchio di Luca.
Non ne ho idea. Mamma ha mantenuto il segreto fino allultimo rispose lo sposo, perplesso.
Decisero di aprire i regali il giorno dopo, una volta passato il trambusto del ricevimento. Alessia propose di cominciare con la scatola della suocera. Dopo aver sciolto il nastro e sollevato il coperchio, diedero unocchiata al contenuto e rimasero senza parole.
Alessia aveva notato in Luca una strana abitudine: non prendeva mai nulla senza permesso, nemmeno una caramella.
Posso finire lultimo cioccolatino? chiedeva timidamente, fissando lultimo dolcetto solitario nella ciotola.
Certo! rispondeva lei, sorpresa. Non devi chiedere.
È una vecchia abitudine sorrideva lui, imbarazzato, mentre scartava velocemente la carta.
Solo dopo qualche mese Alessia capì da dove veniva quella reticenza.
Un giorno, Luca la presentò ai suoi genitori, Donatella e Roberto. Inizialmente, la suocera sembrò accogliente. Ma quellimpressione svanì presto quando Donatella li invitò a tavola.
Servì due piatti con due cucchiaiate di purè e una piccola costoletta. Luca finì in fretta e, abbassando la voce, chiese educatamente unaltra porzione.
Mangi come un lupo! Non potremo mai sfamarti! esclamò Donatella, scioccando profondamente Alessia.
Quando Roberto chiese il bis, sua moglie gli riempì il piatto con premura. Alessia terminò il pasto in silenzio, sbalordita dallevidente antipatia di Donatella verso il proprio figlio.
Più tardi, durante i preparativi, Donatella criticò tutto: gli anelli, la sala, il menu.
Perché spendere così tanto? Si poteva trovare di meglio a meno! ripeteva, disapprovando.
Alessia perse la pazienza.
Lasciate decidere a noi! Sono i nostri soldi e le nostre scelte!
Offesa, Donatella smise di chiamare e minacciò persino di non presentarsi al matrimonio.
Due giorni prima della cerimonia, Roberto andò da loro.
Vieni ad aiutarmi con il regalo disse, portando Luca alla macchina.
Gli regalò una lavatrice, acquistata senza consultare Donatella, che la considerava uno spreco. Poi, durante il ricevimento, scomparve tra gli invitati.
Il giorno dopo, aprendo la scatola, leccitazione si trasformò in delusione.
Asciugamani? mormorò Alessia, incredula.
E calzini aggiunse Luca, sollevando due paia di spugna. Mamma ha preso la prima cosa a portata di mano.
Qualche giorno dopo, Donatella chiamò per interrogare il figlio sui regali degli altri ospiti.
Cosa ti ha regalato la famiglia di Alessia? E i tuoi amici? insistette.
Non sono affari tuoi rispose Luca prima di riattaccare, sollevato.
Una lezione resta: la generosità non si misura dal prezzo di un regalo, ma dal rispetto che si ha per gli altri. E questo, Donatella lo aveva dimenticato da tempo.