Incontro Sperimentale

– Sai com’è la vita… – pensa tra sé e sé Serafina, – a volte le persone stanno insieme per anni, poi un giorno puff, si separano senza motivo. Ne conosco tante così, e anch’io sono tra queste. Certo, col mio tiranno non ho resistito molto, ma è comunque un passato che mi porto dietro.

Serafina è appena andata in pensione, sola. La figlia è sposata e vive in città con la sua famiglia. È andata via dal paesino dopo il liceo, ha studiato all’università e poi si è sistemata. Ora passa di rado, tra lavoro e impegni. La nipotina va a scuola.

Quando ancora lavorava, le colleghe le dicevano:

– Dai, Serafina, perché vuoi restare sola? Guarda quanti uomini disponibili ci sono. Vedovi, divorziati… quelli che il matrimonio non gli è andato bene. Fatti avanti, ci sono annunci sui giornali, sulle riviste e pure su internet.

– Ma come faccio io a chiamare un uomo per prima? – si schermiva lei. – E poi, se un uomo è divorziato, un motivo ci sarà. Sono sicura che le donne non lasciano i mariti buoni, e quelli che valgono qualcosa sono già sposati. Non mi fido.

– Serafina, nessuno ti obbliga a sposarti subito! – insisteva soprattutto Valeria, che aveva trovato suo marito così, tra gli annunci, e ora vive felice dando consigli a tutti. – Conosci, chiacchieri, se non ti piace non lo richiami. Che c’è di male?

### L’incontro tramite annuncio

Alla fine Serafina si decise. La prima volta fu imbarazzante, il cuore le batteva forte mentre componeva il numero dell’annuncio. Poi pensò:

– Che sarà mai, parliamo al telefono, non ci vediamo neanche. Se non mi piace, basta non richiamare.

Ne contattò alcuni, uomini diversi, e già dalla prima chiacchierata capiva se non valesse la pena continuare. Piano piano, iniziò a vedere le cose in modo diverso:

– Forse in una separazione non è sempre colpa dell’uomo. Anche noi donne possiamo essere complicate, e a volte siamo noi ad essere in torto. Insomma, la casa degli altri è buia.

E così, ogni tanto, Serafina conosceva nuovi uomini, ma nessuno le aveva ancora fatto battere il cuore. Con i divorziati ci andava cauta, non si fidava. Però il destino volle che incrociasse proprio uno di loro. Si chiamava Stefano, e le piacque subito, già dalla prima telefonata. Parlarono a lungo.

Lui viveva in un paese vicino, aveva una casa con un pezzo di terra. Dopo un po’, la invitò a fargli visita:

– Vieni da me, Serafina. Ormai ci conosciamo abbastanza, abbiamo parlato di tutto. Se non ti piacessi, non continueresti a chiamarmi, no? Ti vengo a prendere, d’accordo?

– D’accordo – rispose lei.

Stefano le piaceva per come parlava, per il modo in cui trattava le donne. Non parlava male della ex moglie. Le aveva raccontato che si erano lasciati dopo tanti anni insieme, dopo aver cresciuto due figli e averli visti diventare indipendenti.

Ma una domanda la turbò. Gli chiese:

– Stefano, senti ancora i tuoi figli? Vengono a trovarti?

– No, non ci sentiamo. Sono dalla parte della madre, non mi chiamano neanche, figurati se vengono.

La risposta la lasciò perplessa.

– Qualunque cosa sia successa tra marito e moglie, i figli devono sempre mantenere un legame con i genitori – pensò Serafina. – Se non parla con loro, un motivo serio ci sarà.

### La visita e l’accoglienza

Era nervosa sull’autobus, ma mano a mano si calmò. Quando arrivò alla fermata indicata, scese e lo vide: un uomo alto, di bell’aspetto.

– Serafina?

– Sì, sono io – rispose lei sorridendo.

– Beh, io sono Stefano. Andiamo, la mia macchina è là – indicò un SUV nero, lussuoso. – Saliamo, ti faccio vedere casa mia.

Le piacque che l’avesse accolta con dei fiori, che non l’avesse fatta aspettare. Arrivarono presto a destinazione. La casa era grande, a due piani, con un cortile ben curato. Dentro, tutto era ordinato, pulito.

– Chissà quanto ci aveva occupato sua moglie – pensò Serafina, guardandosi intorno.

Stefano la guidò per le stanze, orgoglioso, ma dentro di lei crescevano i dubbi:

– La moglie se n’è andata lasciandogli tutto. Che cosa l’ha spinta ad andarsene?

Mentre rifletteva, Stefano le offrì da bere:

– Prendi posto, facciamo un caffè.

– Vuoi che ti aiuti? – chiese lei, per gentilezza.

– No, no, ci penso io.

Tirò fuori le tazzine, il caffè già pronto. Tagliò pure una fetta di torta con cura, come sa fare chi ha abitudini raffinate.

– E se vuoi, posso anche offrirti un bicchiere di vino.

– No, grazie, non bevo.

– Bravo, anch’io solo ogni tanto, per festeggiare.

Chiacchierarono del più e del meno, e lei lodò la casa:

– È davvero bella, solida. Si vede che la tieni con cura.

### La prova

Dopo il caffè, però, Stefano si fece serio:

– Ora, Serafina, ti metto alla prova.

– Come sarebbe?

– Spazza la cucina, laviamo i piatti, poi passiamo alla stalla. Voglio vedere se sai mungere una mucca.

Lei lo fissò, sbalordita. Avrebbe comunque aiutato, ma quel tono… Fece quello che le aveva chiesto, ma quando lui insistette per il pavimento, sbottò:

– Il pavimento non lo lavo. Perché ti metti a controllare come faccio le cose? Potevi dirmelo con garbo. Sai, non mi piace come ti comporti.

Lui cercò di prenderla in giro, ma lei rifiutò di mungere. Allora decise di essere sincero:

– Dato che siamo schietti, ti dico le mie condizioni. La donna che verrà a vivere con me dovrà portare una dote. Non voglio squilibri. Tu dovrai portare mucche, galline, pecore… Niente regali ai parenti, vengo io a prendere tutto.

Serafina scoppiò a ridere:

– Ma che furbacchino! E io che ancora non ho detto niente! Pensi che, perché mi piace la tua casa, sono già pronta a trasferirmi? No, grazie, non mi piacciono le tue condizioni, e manco tu. Vuoi qualcuno che lavori per te mentre tu dai ordini? Con un uomo come te? No, grazie. – Prese la borsa e aggiunse: – Non accompagnarti, trovo da sola l’autobus. Addio.

Camminando verso la fermata, le tornò in mente quello che aveva detto una donna del posto, che l’aveva riconosciuta:

– Quello lì fa venire donne a pulirgli la casa e poi le manda via. La ex moglie aveva provato a chiedere qualcosa in tribunale, ma chissà se ci è riuscita. Da lui bisogna scappare!

E ora Serafina ne era certa: le donne non lasciano un marito davvero buono.

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