**Diario di un Uomo: La Storia di Arturo e Lina**
Oggi mi sento di scrivere una storia che mi ha raccontato un amico, seduti al bar con un caffè in mano. È una storia che mi ha fatto riflettere, ed eccola qui, nera su bianco.
Arturo era un ragazzo di città, laureato a Roma, dove aveva trovato un buon lavoro e affittato un appartamento con vista sui giardini. I suoi genitori, gente semplice, vivevano in un paesino della provincia, dove il tempo sembrava essersi fermato: orti, galline, e la stessa vecchia TV accesa ogni sera. Arturo chiamava di rado, sempre preso dal lavoro, dalla vita frenetica.
Dopo due anni, decise di tornare dai suoi, ma non da solo. Portò con sé Lina, la sua fidanzata. «Mamma, papà, questa è Lina, il mio futuro», disse aprendo la porta. Lina era alta, slanciata, con i capelli verdi come l’erba di primavera, tatuaggi sul collo e braccia, un trucco audace, quasi da altro mondo. Giubbotto di pelle, jeans strappati, stivali pesanti—niente a che vedere con le donne del paese.
Il padre di Arturo si alzò di s