Per tre giorni mi sono preparato per la visita dai suoceri. Sono nato in campagna, dove era tradizione accogliere gli ospiti con una tavola ben imbandita. Fin da bambino mi hanno insegnato che gli ospiti devono lasciare la casa sazi e soddisfatti, anche se ciò richiede spendere gli ultimi soldi.
A casa nostra la tavola era sempre piena di piatti tradizionali: vassoi di salumi e formaggi, verdure, antipasti.
Nostra figlia Marta si è sposata qualche mese fa. Avevamo già incontrato i suoceri, ma solo in luoghi neutri. Non erano ancora venuti a casa nostra, quindi ero molto nervoso su come sarebbe andata la visita.
L’ho proposto io stesso, dicendo che sarebbero potuti venire da noi domenica, così ci saremmo conosciuti meglio. Mia suocera ha accettato, e io mi sono subito messo al lavoro: ho comprato gli ingredienti, ho preso della frutta e del gelato, e ho anche preparato la mia torta speciale.
L’ospitalità è nel nostro sangue, quindi ho fatto del mio meglio. I miei suoceri si sono rivelati persone molto intelligenti, che lavorano come professori universitari.
Temevo che sarebbe stato difficile trovare argomenti di conversazione, ma la serata è passata splendidamente. Abbiamo parlato del futuro dei nostri figli, abbiamo riso e siamo rimasti insieme fino a tardi.
Marta e suo marito sono arrivati solo alla sera. Alla fine della serata, i suoceri ci hanno invitato a casa loro per la settimana successiva. Questo significava che gli era piaciuto molto il nostro incontro.
Sono stato felicissimo per l’invito e ho anche comprato una nuova camicia. Ovviamente, ho preparato di nuovo la torta, perché non mi piacciono quelle del supermercato. Mio marito voleva pranzare prima di uscire, ma non gliel’ho permesso: “Mia suocera ha detto che sta preparando, e se vai già sazio, potrebbe offendersi!”
Quando siamo arrivati, sono rimasto incantato dalla loro casa: ristrutturazione elegante, mobili costosi. Ma la mia sorpresa è aumentata quando ho visto la loro tavola.
Era… vuota. “Tè o caffè?” mi ha chiesto cortesemente mia suocera. L’unico cibo che c’era era la mia torta, che ha elogiato e ha chiesto la ricetta. Il tè con la torta era tutto ciò che avevamo.
Mio marito aveva fame, vedevo la delusione nei suoi occhi. Ho detto ai suoceri che dovevamo andare. Li abbiamo ringraziati cortesemente e i suoceri hanno annunciato che sarebbero venuti a trovarci la settimana successiva. Ovviamente, gli è piaciuto – da noi la tavola è sempre piena.
Nel tragitto verso casa, pensavo alle differenze nell’approccio all’ospitalità nelle nostre famiglie. Mio marito, invece, pensava al pollo arrosto che lo aspettava a casa, ma che quella mattina non gli avevo permesso di mangiare.