Il mio sposo tardivo: prima volta sposa a 55 anni.

Il mio marito in ritardo… Per la prima volta sposata a 55 anni… Sono passati cinque anni da quando abbiamo celebrato il nostro matrimonio. Ora ho 60 anni e mio marito ne ha 65. Non c’è nulla di strano nell’essermi sposata a 55 anni. Nei nostri tempi, può succedere di tutto. La cosa sorprendente è che questo è il mio primo matrimonio, così come il primo per mio marito. E immaginate, non avevo mai pensato di sposarmi…

Quando ero giovane, non avevo ancora vent’anni, mi lasciò un ragazzo che amavo tanto. Si chiamava Leonardo. Mi lasciò al quinto mese di gravidanza. All’inizio, Dio mi perdoni, avevo pensato di farla finita, ma poi mi sono fatta forza e ho giurato che non mi sarei mai sposata. Non volevo un altro mascalzone accanto a me, che sarebbe fuggito alla prima occasione. Ho mantenuto la mia parola. È cresciuta e si è sposata mia figlia, sono arrivati i nipoti, e io, testarda come un mulo, continuavo la mia vita solitaria. E non si può nemmeno dire che gli uomini non abbiano tentato… Parecchi!

Ma il mio carattere è ostinato: se mi metto in testa qualcosa, la realizzo. Tuttavia, la vita di una donna sola mi aveva trasformata in una persona priva di femminilità, un po’ rozza. Ma il destino è una “signora” imprevedibile…

Voglio raccontare di come una persona sia riuscita a portarmi all’altare… Quando sono andata in pensione, ho deciso di occuparmi del mio orticello, come fanno molti pensionati. Dai miei genitori avevo ereditato una piccola casa di campagna con un appezzamento di terreno. Raggiungevo il posto con il treno locale. Dovevo viaggiare per poco più di un’ora, così portavo con me una rivista di cruciverba, e il tempo volava. Un giorno, a una delle fermate, salirono una coppia (si vedeva che erano sposati) e un uomo anziano di bassa statura. All’inizio, tutti tacevano. Poi udii la voce sommessa della signora accanto a me:

– Leonardo, andiamo a trovare i bambini e aiutiamoli – lo supplicava timidamente la donna. – Sei un padre…

Ma il rumore del treno coprì la voce tonante di suo marito.
– Cosa vuoi, sciocca, che mi metta in ginocchio davanti a quei cretini?

Poi partì una sfilza di bestemmie verso la moglie e i figli, che involontariamente guardai i miei compagni di viaggio. I miei occhi si fermarono sul viso arrabbiato del burlone – e rimasi di stucco. Era Leonardo! Lo stesso Leonardo che mi aveva lasciato incinta tanti anni fa! Non era cambiato affatto, solo i tratti del viso erano invecchiati e piegati dall’ira. Era ancora grande come allora. Leonardo, naturalmente, non mi riconobbe, ma, cogliendo il mio sguardo, gridò istericamente:

– Perché fissi? Gira gli occhi, o ti do un pugno!

Ero pietrificata. Gambe e braccia non mi rispondevano, non so se per la sorpresa o per la paura. E in quell’istante successe qualcosa di straordinario. L’anziano uomo di bassa statura che era seduto di fronte a me si alzò decisamente tra me e Leonardo, e con voce ferma e sicura disse:

– Se non smetti di offendere le donne, avrai a che fare con me. Un uomo che parla così alle donne è un verme per me. Ti piegherò come un fuscello!

Il cuore mi saltò in gola! Quale “fuscello di legno”? Leonardo potrebbe schiacciarlo con un dito! Ero già pronta a difendere il mio protettore, quando all’improvviso Leonardo si placò, tirò su le spalle e borbottò qualcosa di incomprensibile. E così capii che questo “eroe urlante” mostrava la sua forza solo di fronte alle donne. Ma davanti a un vero uomo coraggioso, si ritirava subito. E questo mi fecero rovinare la vita…?! Le lacrime mi inondarono gli occhi…

Tutto accadde così in fretta, come in un film in cui trenta anni passarono in un minuto. Leonardo e sua moglie scesero dopo due fermate, e io scoppiavo in lacrime. Mi sentivo vuota e disgustata dentro.

– Anche le lacrime non possono rovinare il tuo volto grazioso,– mi disse con un sorriso il mio difensore. Ora non mi sembrava più quel “piccoletto”. Davanti a me sedeva un uomo coraggioso e coraggioso. Si chiamava Federico Bruno, un ex militare.

Così conobbi il mio futuro “marito in ritardo”. E improvvisamente capii che, per la prima volta dopo tanti, tanti anni, volevo sposarmi, volevo sentirmi una donna amata.

E così è successo. Io e Federico siamo molto felici. Alla fine, la vita sa mettere ogni cosa al suo posto. E poco importa quanti anni hai, perché anche l’autunno della vita può riempirsi di amore e felicità.

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