Dopo dieci anni, mia madre è tornata da me, chiedendomi di darle il mio appartamento!
Quando ero in seconda elementare, mia madre mi mandò a vivere con mia nonna perché diceva di non potermi crescere al momento. Mia nonna ed io sapevamo bene che il problema non era la “possibilità”, ma il suo nuovo marito, a cui non piaceva affatto il bambino di un altro uomo, e mia madre era talmente persa dietro di lui da non opporsi.
Mia nonna mi accolse come una figlia, nonostante non amasse molto mia madre. Vivemmo con la sua sola pensione, sopravvivendo a malapena.
Era tanto contenta che avessi preso il carattere dal suo defunto marito e non da mia madre. Fu sempre al mio fianco, sostenendomi e rappresentando la mia vera famiglia.
Quando morì, avevo 19 anni. Fortunatamente, si era ricordata di intestarmi il suo appartamento di tre locali, così avevo un posto dove vivere.
Passarono sei mesi e mia madre, che non vedevo da oltre dieci anni e che non aveva neanche voluto partecipare al funerale della nonna, si presentò alla mia porta. Iniziò parlando di quanto le fossi mancata, per poi passare al vero motivo del suo arrivo. Mi chiese di scambiarci gli appartamenti, perché lei e il patrigno trovavano scomodo vivere in un monolocale, mentre io, da sola, non avevo bisogno di tre stanze.
Le risposi che non avevo obblighi verso nessuno e sentii molte parole offensive, il più ridicolo fu quando mi accusò di essere ingrata per avermi fatto nascere e cresciuta.
La cacciai dal mio appartamento e trascorsi altri cinque anni senza di lei.
In questi cinque anni, sono diventata moglie e madre di un dolce bambino di tre anni.
Quando mia madre si presentò alla mia porta in lacrime, non provai alcuna emozione. Ascoltai la sua storia su come lei e il patrigno avessero venduto l’appartamento per comprarne uno più grande, ma poi lui sparì con tutti i soldi e lei non aveva più un posto dove andare. Pensava che questa volta l’avrei aiutata e invitata a vivere con la mia famiglia, ma si sbagliava di nuovo.
Le permisi di passare una sola notte a casa mia. La mattina dopo chiamai una vecchia amica della nonna, che aveva bisogno di aiuto in casa, e le proposi mia madre come assistente, a patto che potesse vivere lì.
La signora accettò subito. Certo, a mia madre non piacque e fece una scenata, urlando su quanto fosse ingrata io. Ma non aveva scelta, quindi andò da quella signora.
Non riesco a capire per cosa dovrei ringraziare una madre che mi ha lasciata a mia nonna preferendo un uomo e che mi ha visitato solo due volte? Forse mi sfugge qualcosa, ma per queste cose non si dice “grazie”!