Ci siamo scambiate i mariti con la mia amica.
– Alessio proprio non mi capisce, – si lamentava Aurora. – Gli chiedo una cosa e lui ne fa un’altra! Come se lo facesse apposta. Ultimamente è diventato così scortese e distratto!
Aurora e Martina erano migliori amiche e si trovavano in un bar a sfogarsi l’una con l’altra dei propri mariti.
– E il mio Daniele è troppo accondiscendente e un po’ codardo, – sospirò Martina. – Ieri siamo andati al cinema e un tizio fastidioso mi si è avvicinato. Daniele non ha fatto nulla, ha solo sorriso e siamo andati via.
– Forse era contento che piacessi a tutti, – ridacchiò Aurora. – Alessio avrebbe subito iniziato a litigare. È questo che mi infastidisce di lui, esplode troppo in fretta.
– Beh, almeno non scappa via come un codardo, – invidiò Martina. – Daniele è troppo tranquillo e calmo.
– Vivrei volentieri nella tranquillità, – ammise Aurora. – Ne ho abbastanza delle liti e dei litigi.
– Allora prenditi Daniele, – sfuggì a Martina. – Se ti piace così tanto! Vivrai in pace, te lo assicuro. E ti aiuterà anche, se necessario.
Aurora scoppiò a ridere sorpresa guardando l’amica, poi chiese:
– E tu ti prenderesti Alessio? Solo niente intimità!
– Certo, – disse Martina, che non voleva dividere Daniele con nessuno. – Dormirò sul divano e non ci saranno avvicinamenti. Daniele non si farà avanti con te e io non sono il tipo che piace al tuo.
– Hai ragione, – rise Aurora, poi guardò pensierosa Martina. – E ai mariti cosa diciamo? Accetteranno di vivere così?
– Magari la verità? Non c’è altro modo per spiegarlo. Diremo che vogliamo cambiare ambiente e cerchia sociale. Vogliamo conoscerci meglio. Tutto qui!
– Si limiteranno a ridere di noi, e avranno ragione, – sospirò Aurora.
Con sorpresa, i mariti accettarono tranquillamente la richiesta delle mogli. Si guardarono solo di sfuggita, alzando le spalle, e Alessio chiese:
– E quanto durerà? Quali sono i vostri piani?
– Facciamo un mese! – propose entusiasta Martina, osservando Alessio.
– Va bene, – annuì l’uomo, poi lui e Daniele andarono sul balcone.
– Non so cosa abbiano in mente, ma solo prova a toccare la mia Aurora! – gli occhi di Alessio scintillavano.
Ma Daniele non si spaventò, non era un codardo, solo una persona cauta. Se necessario, sapeva difendersi egregiamente, quindi guardò con calma negli occhi di Alessandro e annuì.
– Anche tu non toccare Martina! Lascia che siano le donne a risolvere le cose, e spero che lo facciano in fretta.
– Forse stanno facendo uno scherzo? – Alessio continuava a pensare alla vera ragione di questo scambio. – Sai, scherziamo anche noi! Cerca di comportarti nel modo più gentile possibile con Aurora, e io sarò un bravo ragazzo per la tua Martina. Quello che chiederanno, faremo: andare al negozio o altro. Che vedano quanto siamo bravi. Ma non esagerare!
– Ho l’impressione che non resisteranno un mese, – rise Daniele. – Conosco bene la mia Martina.
– Speriamo tu abbia ragione, – sospirò Alessio e confessò. – Continuiamo a litigare con Aurora, non riusciamo a passare oltre serenamente. Quindi spero che voglia tornare, la amo.
– Va bene, vedremo quello che succederà, solo ricorda cosa non si deve fare? – Daniele corrugò la fronte.
– Certo, e tu non dimenticare la zona proibita!
I mariti si allontanarono, e già il giorno dopo Aurora si trasferì a casa di Daniele, mentre Martina si installò da Alessio. Tutti e quattro avevano concordato che non ci si poteva abbracciare né baciare, e di certo non si poteva andare oltre questo. Chissà cosa poteva succedere in quel mese.
– Perché fate tutto questo? – chiese ancora stupito Alessio alla moglie, che stava nell’ingresso pronta ad andare via.
– Vogliamo conoscervi meglio e conoscerci! Ultimamente litighiamo troppo spesso.
– Non ti sembra strano questo modo? Magari basta parlare? Cosa non ti va bene?
– Non ti sono mai piaciute le mie idee, – si stizzì Aurora, prese la valigia e uscì di casa, non volendo più parlare col marito.
Alessio la guardò smarrito mentre andava via, senza capire cosa avesse fatto di sbagliato. Mezz’ora dopo arrivò Martina, anch’essa un po’ spaesata, non pensava che arrivassero a tanto. Le sembrava semplicemente che stessero scherzando, ma la sua amica era più seria.
– Vuoi un tè? – chiese Alessio, un po’ imbarazzato. – Ho comprato una torta per il tuo arrivo. Non so se ti piacciono i dolci. Aurora tiene alla linea, ma a me piace concedermi qualcosa di sfizioso.
– Mi piacciono i dolci, – sorrise Martina, – sono una terribile golosa. Che torta è?
– Al cioccolato, – Alessio andò in cucina a preparare il tè.
Presto stavano già seduti a chiacchierare di vari argomenti. Anche prima erano amici in quattro, ma ora sentivano un po’ di imbarazzo, che fortunatamente presto iniziò a scomparire.
– Comunque non vi capisco, ragazze, – si sedette Alessio sul divano in soggiorno, scegliendo un film per la sera. – Perché fare tutto questo?
Martina si strinse nelle spalle, non sapendo come spiegarglielo, e si limitò a dire che dovevano rivedere il loro rapporto. Finora tutto andava bene, Alessio aveva perfino indovinato quale fosse la sua torta preferita. Ma quando lui accese un film, Martina sospirò infastidita.
Era un film d’azione, probabilmente l’unico genere che a Martina non piaceva. Con Daniele i gusti coincidevano, ma Alessio chiaramente non avrebbe guardato i suoi generi preferiti.
Per tutta la sera Martina guardava il telefono, pensando che con Daniele avrebbero potuto fare qualcosa di più utile. Anche solo parlare con il marito era interessante. Forse aveva reagito male? Si, erano andati via tranquillamente dal tizio fastidioso. Era meglio aver iniziato una rissa? Così lui avrebbe solo picchiato Daniele e basta.
– Martina, – la guardò Alessio la sera, – tu prepari la cena domani? E mi serve qualcosa per pranzo al lavoro.
– Io? – lo guardò, sorpresa Martina. – Io lavoro!
– Anch’io lavoro, e tu torni prima, – Alessio rispose tranquillo. – Se vi siete scambiate con Aurora, allora sii gentile, svolgi anche i suoi compiti. Io torno sempre dopo le otto e non voglio stare anche in cucina.
Martina alzò le spalle, incerta, pensando che era da tempo che non cucinava. Daniele si era preso questo compito da quando lavorava da casa. Sebbene anche lui si stancasse e spesso facesse altri lavori in casa. Perché mio marito non mi piaceva? Pensò Martina più volte quella sera.
Anche per Aurora le cose non andavano proprio benissimo. Certo, Daniele era gentile e non così istintivo come Alessio, ma gli mancava qualcosa. Forse a Martina bastava un uomo così, pensava Aurora mentre guardavano insieme un noioso film storico, ma a me piaceva più il mio Alessio.
Il giorno successivo, però, ebbe una piacevole sorpresa. Daniele aveva preparato una cena deliziosa, e Aurora era abituata a stare ai fornelli. Alessio lavorava molto e doveva preparargli la cena e il pranzo da portare con sé.
– Che bravo che sei! – lodò Aurora, mentre mangiava la pasta al forno con carne. – È davvero buonissimo! Mi darai la ricetta?
Daniele arrossì, pensando che Martina non lo aveva lodato in quel modo da tempo. Di solito tornava da lavoro stanca e consumava la cena in silenzio guardando il telefono. Anche se, dopo mangiato, ricominciava a parlare come niente fosse. Sembrava che la cena le desse nuova energia, pronta per vivere.
– Domani devo andare al supermercato, – decise Aurora di approfittare della gentilezza di Daniele. Alessio avrebbe detto di andarci da sola, che non voleva perdere la giornata. Anche se, solitamente, ci andava comunque con lei, borbottando che non avrebbe lasciato la moglie da sola.
– Va bene, andiamo, – annuì Daniele, spesso si recava con Martina. Di solito, però, si sedeva con il portatile in un caffè, mentre Martina girava per il centro commerciale. Non trovava interessante fare shopping e aveva molto da lavorare. E Martina preferiva esplorare da sola e chiacchierare con le amiche tra le commesse.
– Allora siamo d’accordo, – sorrise Aurora, pensando che Martina non sapesse di essere fortunata ad avere un uomo così. Le prepara la cena, la porta a fare shopping, l’aiuta se necessario. Cos’altro potrebbe desiderare?
Il giorno successivo si scoprì che per la felicità totale mancavano ancora diverse cose. Daniele guidava in modo troppo lento e cauto, facendo passare tutti. Con Alessio sarebbero già arrivati al negozio, rifletteva Aurora contrariata, quando si fermarono.
Nel supermercato Daniele si sedette in un caffè, ignorando Aurora. La donna si sentì offesa. Alessio era sempre con me a scegliere, pensava, e aveva buon gusto.
No, il mio Alessio è migliore, decise Aurora la sera quando Daniele non le aveva rivolto parola. Con Alessio avrebbero parlato tutto il giorno e scherzato. Questo invece continuava a guardare il computer, tacendo e scrivendo. O telefonando a qualcuno. Alessio era più loquace anche dopo lavoro.
Aurora capì che non avrebbe resistito un mese così, prese il telefono e vide che Martina la stava chiamando. La donna sorrise, sapendo già perché l’amica la chiamava.
– Ciao, Aurora, – risuonò il telefono, – come va? Cosa avete fatto oggi?
– Tutto bene, – sorrise Aurora, – siamo andati a fare la spesa. Daniele mi ha preparato la cena, è davvero un ottimo cuoco. E da voi?
Sul telefono si udì un sospiro profondo, poi una sincera ammissione.
– Sono stufa di Alessio. Ho bisogno di Daniele! È stato sciocco pensare di poterci scambiare i mariti, anche solo per un po’.
Aurora rimase un attimo in silenzio e, sottovoce per non essere sentita da Daniele nella stanza accanto, disse:
– Già, abbiamo fatto proprio una bella trovata. Anche io preferisco il mio Alessio. Traslochiamo di nuovo domani?
– Facciamo oggi, – propose Martina. – Alessio mi porta e ti viene a prendere.
– Bene, mi preparo, – disse Aurora, accettando la proposta con un sorriso. – Siete pronti a tornarci?
– Sì, – ridacchiò Martina, – Alessio ha sentito la tua mancanza. È davanti alla porta, pronto ad aspettarmi.
Dopo un’ora, Aurora stava accanto ad Alessio, tenendogli la mano. Lei, come Martina, realizzò che la vera felicità e l’amore non si possono trovare in qualcun altro. Tutti hanno i propri difetti, ma non si può lasciare la propria metà per questo. E le differenze si possono risolvere pacificamente, basta sedersi e parlarne.
Aurora e Martina tornarono sollevate dai propri mariti. Il loro piccolo esperimento di scambio di coppia si era concluso con un fallimento. Tuttavia, ciò le portò a riflettere sul valore delle loro relazioni e sull’importanza di apprezzare la persona amata.