“Se un uomo guadagna meno, è ancora un vero uomo?”

Luca rimase qualche istante fermo davanti alla porta di casa, con le chiavi strette in mano. Non aveva fretta di entrare. Sapeva benissimo cosa lo aspettava dall’altra parte. Quell’atmosfera pesante, quel silenzio che gridava più di mille parole, quello sguardo che ormai sembrava non vedere più in lui l’uomo che era stato.

Fece un respiro profondo e alla fine girò la chiave nella serratura.

Giulia era già in salotto, seduta con le braccia incrociate. Non si girò subito verso di lui, non lo salutò. Solo dopo qualche secondo alzò lo sguardo e, con un tono gelido, pronunciò la frase che ormai conosceva fin troppo bene:

Fino a quando pensi di andare avanti così?

Luca lasciò cadere le chiavi sul mobile d’ingresso e si tolse lentamente il cappotto.

Di cosa parli?

Giulia sbuffò, incrociando ancora di più le braccia.

Di te, Luca. Della tua vita che sembra essere rimasta ferma mentre il mondo intorno va avanti. Io mi impegno, mi sacrifico, cresco. E tu? Tu sei sempre lì, immobile, come se tutto ti andasse bene così.

Luca strinse la mascella, ma rimase in silenzio.

Era da quando Giulia aveva ottenuto quella promozione che le cose erano cambiate. Prima, il loro rapporto era equilibrato, sereno. Adesso, però, lei guadagnava quasi il doppio di lui, e improvvisamente tutto era diventato diverso. Lo guardava in modo diverso. Non c’era più ammirazione nei suoi occhi. Solo fastidio.

Pensavo che i soldi non fossero tutto nella vita. Pensavo che il rispetto e l’amore non si basassero su uno stipendio.

Giulia rise amaramente.

Ah sì? Allora spiegami perché il mondo rispetta solo quelli che fanno carriera? Se fossi davvero bravo in quello che fai, guadagneresti di più. Ma no, tu preferisci stare nella tua zona di comfort, senza prendere rischi, senza provare a migliorare la nostra situazione.

Luca sentì un nodo alla gola.

Non tutti vogliono sacrificare la loro vita per il lavoro. Ho un impiego stabile, che mi piace. Non basta?

Giulia lo fissò, poi scosse la testa con un sorriso amaro.

Sai qual è il problema? Che ti fai sfruttare. I tuoi capi sanno che non chiederai mai un aumento, quindi ti pagano il minimo indispensabile. E i tuoi amici? Sono esattamente come te, passano il tempo a lamentarsi davanti a una birra invece di pensare al futuro. E tu… tu sei felice così.

Luca abbassò lo sguardo.

Forse aveva ragione?

Giulia pagava quasi tutte le spese della casa, gestiva i risparmi, pensava al futuro. Lui? Lui si era sempre accontentato. Non amava il rischio, non gli piaceva inseguire il successo a tutti i costi.

Oggi era uscito prima dal lavoro e aveva pensato di andare in palestra o di bere qualcosa con gli amici.

Ma ora, guardando Giulia, si rese conto che per lei questo era solo un altro segno del fatto che non era abbastanza.

Si stava solo illudendo?

Era davvero un uomo senza ambizione?

Un uomo deve per forza guadagnare più della sua compagna per essere rispettato?

O il mondo ha ormai ridotto tutto a una questione di soldi?

Voi cosa ne pensate?

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

fourteen − four =

“Se un uomo guadagna meno, è ancora un vero uomo?”