— Scusi, cosa ha detto? — chiese Rosa Palani.
— Sto dicendo che mi sta oscurando il sole! — ripeté l’uomo magro sui cinquant’anni, disteso sul lettino alla sua sinistra.
— E cosa desideravate, che un décolleté così maestoso si sdraiasse espandendosi tutt’intorno? Ovviamente, prendo il sole in piedi. Così il sole è contento e anche gli altri hanno qualcosa da guardare — dichiarò con flemma l’imponente donna con un cappello ornato di una rosellina.
— Forse gli altri avranno anche qualcosa da guardare, ma, cara signora… Io dietro di lei non scorgo né il sole, né altro essere di sesso femminile! — ribatté con voce acuta e irritata l’uomo alzandosi dal lettino.
— E cosa ci sarebbe da vedere con voi? — chiese con disprezzo Rosa Palani, senza spostarsi di un millimetro e senza neanche guardare il turista. — O forse, se per caso risultaste attraente, avrei mai potuto non accorgermene? È solo che borbottate come se non vi avessi dato il resto giusto, — disse la donna con gli occhi che roteavano allargando perplessi le pupille.
— Ma guardi! — L’uomo, furente, balzò dal lettino e… inciampando nella gamba del lettino, rotolò nella direzione del suo oggetto d’irritazione.
Un attimo dopo e il suo naso robusto finì proprio nel punto di congiunzione delle “placche tettoniche” del décolleté, scoprendo con suo sollievo di essere intatto, grazie al fatto che l’oggetto del suo fastidio era rimasto immobile.
Rosa Palani accarezzò con affetto il ciuffo arruffato “del meteorito” appena atterrato sul suo seno prosperoso. Osservando le guance schiacciate di chi, inaspettatamente, era caduto su di lei, dichiarò impassibile: — Dovevate proprio discutere con la mia bellezza? Sarebbe stato meglio chiarire subito: non siete un Adone, un po’ minuscolo… Ma, se c’è voglia di accoccolarsi al cuore di qualcuno, come non potrei comprendere? Vieni, ti darò qualcosa da mangiare, mio piccolo grillo saltante, ché è un peccato vederti così.
E fosse per lo shock del dolore, per l’appetito stimolato dall’aria marina, o era la sorte a tessere le sue trame… ma seguì Rosa Palani con rassegnata accettazione.
Sono passati almeno 20 anni da allora. Lui, “il suo Grillo”, si è ingrassato e si è addolcito, lei “la sua Rosetta”, la sua adorata che ha assorbito i raggi del sole romano, continua a venire in spiaggia il sabato, ma non è più sola, bensì con il suo Grillo.
Sta in piedi come sempre, maestosa al sole, mentre lui — pallido, mai realmente abbronzato, poiché sempre steso alla sua sinistra, nella sua ombra (così che nessun’altra donna possa posare lo sguardo su di lui) — ammira il panorama e sorride con gratitudine, ricordando come quella bellezza sia entrata nella sua vita.
E pregustando le polpette e le patate con le frittele dichiarate per pranzo (il piatto forte di Rosetta, che lui aveva assaggiato quel giorno di vent’anni fa).
Da qui la morale: lasciate che gli eventi entrino nella vostra vita, anche se mettono a rischio la vostra zona di comfort, senza pregiudizi e con un sorriso! Perché potrebbe essere che la BELLEZZA abbia deciso di colorare vivacemente la vostra esistenza e arricchire ciò che portavate avanti cupamente.
Infatti, come si dice: “LA BELLEZZA SALVERÀ IL MONDO!”… E chissà da cosa vi salverà nel prossimo istante e con quali prelibatezze vi delizierà la sera stessa, impreziosendo il vostro orgoglioso magro e affamato isolamento.