Mia madre è convinta che la mia ragazza stia con me solo per l’appartamento

Vivo con mia madre in un grande appartamento di tre stanze nel cuore pulsante di Napoli. Questa casa ci è rimasta dopo il divorzio dei miei genitori: mio padre se n’è andato, lasciandoci tutto. All’inizio manteneva un contatto, mi chiamava ogni tanto per sapere come stavo, ma col passare degli anni le telefonate si sono fatte sempre più rare. Ora si limita a farsi vivo durante le feste con un messaggio frettoloso e formale.

Mia madre non è mai riuscita a rifarsi una vita sentimentale. Ci sono stati alcuni uomini, ma nessuno è andato oltre un paio di incontri. Forse non voleva davvero impegnarsi, o forse non ha mai trovato qualcuno in grado di colmare il vuoto lasciato da mio padre.

Quanto a me, anche io ho avuto difficoltà con le relazioni per molto tempo. Ho conosciuto persone, sono uscito con ragazze, ma nulla di serio è mai sbocciato. Non mi sono mai aggrappato a una storia solo per il gusto di averla. Se non scoccava quella scintilla speciale, lo dicevo chiaro e tondo. Non vedevo senso nello sprecare il mio tempo o quello altrui.

Ma poi, un giorno, tutto è cambiato in un istante.

Ho incontrato l’amore della mia vita

Quando ho conosciuto Beatrice, ho capito subito che era diverso. Fin dal primo sguardo ho sentito che tra noi c’era qualcosa di unico e travolgente. Mi perdevo in lei, desideravo passare ogni singolo momento libero al suo fianco.

Beatrice era arrivata a Napoli da un piccolo paese della Sardegna. Si era iscritta all’università e si batteva per costruirsi un futuro qui. È determinata, brillante, gentile e di una bellezza che toglie il fiato. Ci siamo avvicinati in fretta, abbiamo iniziato a frequentarci, e per la prima volta mi sono sentito davvero felice.

Ma presto ho scoperto che questa felicità era per mia madre un veleno insopportabile.

Ha respinto la mia scelta con violenza

Sono sempre stato aperto con mia madre. Lei sapeva di ogni ragazza con cui uscivo, non le ho mai nascosto nulla. Così, quando le ho parlato di Beatrice, mi aspettavo una reazione normale, magari un po’ diffidente, ma comunque curiosa.

Invece, è esplosa una tempesta.

Non voleva nemmeno ascoltarmi. Appena ho accennato che Beatrice veniva da un altro posto, mi ha interrotto bruscamente, dichiarando che era con me solo per il mio status, per le comodità e, soprattutto, per il nostro appartamento.

Sono rimasto sbalordito, come colpito da un fulmine.

Da dove veniva un’idea simile? Come poteva condannare una persona che non aveva mai visto, di cui non aveva mai sentito la voce, con cui non aveva mai scambiato una parola?

Mia madre si è barricata contro la nostra relazione. Ha iniziato a fare scenate, a urlare fino a perdere la voce, a crollare in lacrime, cercando di inculcarmi che stavo per commettere l’errore più grande della mia vita. Per lei, ero solo uno strumento per Beatrice, un modo per mettere radici in città, e poi mi avrebbe scaricato, lasciandomi in pezzi.

Ho provato a ribattere, a farle capire che Beatrice non aveva mai lasciato intendere di voler vivere con me. Ha un suo appartamento in affitto, non mi chiede soldi né favori. È una donna indipendente, abituata a contare solo su sé stessa.

Ma mia madre era irremovibile.

La pressione che mi ha spezzato

All’inizio ho cercato di ignorare le sue parole. Mi fidavo di Beatrice, sapevo che non era con me per l’appartamento. Ma quando ti martellano con le stesse accuse giorno dopo giorno, il dubbio comincia a insinuarsi come un tarlo.

Mi sono sorpreso a dare ascolto ai sussurri velenosi di mia madre.

Esaminavo ogni gesto di Beatrice con sospetto, cercando significati nascosti dove non ce n’erano.

Perché era così premurosa? E se fosse una recita? Perché mi faceva regali? Stava tramando qualcosa?

Mi stavo spingendo verso la follia.

Beatrice, ovviamente, si è accorta che qualcosa non andava. Mi chiedeva se stessi bene, se fosse successo qualcosa. Volevo confidarmi, ma la vergogna mi bloccava.

Come si fa a dire alla donna che ami che tua madre la considera un’approfittatrice senza scrupoli?

Amore o famiglia?

Lo scontro con mia madre ha raggiunto un punto di rottura devastante.

Mi ha messo davanti a un ultimatum: o lasciavo Beatrice, o potevo scordarmi di avere un rapporto normale con lei.

Ero disperato, sull’orlo del precipizio.

Da una parte c’è mia madre. Mi ha cresciuto, si è presa cura di me, e sentivo un dovere schiacciante nei suoi confronti.

Ma dall’altra, non ho forse diritto alla mia felicità? Non merito di amare chi il mio cuore ha scelto?

Mia madre non sentiva ragioni. La sua convinzione era solida come il cemento.

Ho capito che dovevo fare una scelta.

Ma quale?

Ho una paura terribile di sbagliare. Temo di perdere la donna che amo, ma non sono pronto a tagliare i ponti con mia madre.

E se lei avesse solo paura di restare sola? O forse vede davvero qualcosa che io, accecato dall’amore, non riesco a scorgere?

Sono dilaniato tra il senso del dovere e i miei sentimenti. E per ora, non so cosa fare…

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