**27 Marzo 2024**
Mia moglie ed io siamo sposati da un anno, eppure mia madre sembra ancora incapace di accettare che suo figlio abbia scelto una vita diversa da quella che aveva immaginato per lui. Sognava di vederlo sposato con la figlia di qualche magnate, così da poter navigare nell’oro insieme a lui. Chissà da dove le vengono certe ambizioni. La realtà è che noi viviamo con stipendi normali: all’inizio abbiamo stretto la cinghia e preso un mutuo, ora abitiamo nel suo monolocale mentre affittiamo l’appartamento nuovo. I prossimi piani? Comprare una macchina. Niente di stravagante, ma neanche alla canna del gas.
Eppure, mia madre rifiuta di arrendersi alla realtà e continua a tramare. I suoi metodi sono sfacciati: trovava rossetto sulle mie camicie, profumo femminile sui miei vestiti, e persino preservativi nella borsa di mia moglie. Ogni volta scoppiavano litigi, ma poi si scopriva sempre la verità. Il dubbio, però, rimaneva.
Qualche settimana fa, mi è stato offerto un incarico di due mesi a Firenze per avviare un nuovo progetto. Un’opportunità per fare carriera, e abbiamo deciso di cogliere l’occasione. Io sono partito, mentre mia moglie è rimasta a Milano.
Dopo qualche giorno, lei ha cominciato a notare cose fuori posto: qualcuno aveva frugato nell’armadio. All’inizio ha pensato fossi tornato a prendere qualcosa, ma quando mi ha chiamato, ho negato tutto. Poi mi è venuto un sospetto: anni prima, prima di un viaggio, avevo dato le chiavi di casa a mia madre “per sicurezza” e non le avevo più riprese.
Il giorno dopo, mia moglie ha chiamato un fabbro e ha cambiato la serratura. Mi ha avvertito: se avessi osato ridare le chiavi a chiunque, avrei dormito sul pianerottolo. Quella sera, tutto era al suo posto. Evidentemente, era stata proprio lei. Poi, frugando meglio, ha trovato una minuscola telecamera nascosta nell’armadio.
Quando me l’ha detto, ho riso per lo shock. Abbiamo cercato ovunque, ma per fortuna non c’era altro. Mia moglie ha deciso di non fare scenate—avremmo aspettato il mio ritorno per affrontare la situazione.
Il giorno dopo, mia madre ha chiamato. Ovviamente, aveva scoperto che le chiavi non funzionavano più e voleva entrare. “Sei a casa? Passo per un caffè!”, ha detto con tono casuale. Mia moglie ha risposto che non c’era, ma che avrebbero bevuto qualcosa un’altra volta. Mezz’ora dopo, mia madre mi chiamava lamentandosi: “Tua moglie è sempre in giro, la casa è vuota!”.
A quel punto, ci siamo messi a ridere. Ogni giorno inventava una scusa nuova: un pacco consegnato per sbaglio, gli occhiali dimenticati, o la solita torta “fatta apposta per noi”.
Quando sono tornato, mia madre è apparsa all’improvviso con una scatola di pasticcini. Appena entrata, è andata verso il bagno… ma ha deviato verso la camera da letto. L’abbiamo seguita e l’abbiamo beccata a rovistare nell’armadio. Le ho mostrato la telecamera, e allora è scoppiata: urlava che mia moglie la tradiva, che io ero un illuso, finendo con lacrime e manate sul petto. Poi è uscita sbattendo la porta, come un’eroina offesa.
Per un attimo, avrei voluto applaudire. Che spettacolo, senza nemmeno una prova. Ma questa è stata solo una battaglia. La guerra non è finita. Eppure, sono contento: questa volta non ci siamo piegati. La nostra famiglia non è un teatro dell’assurdo.
**Lezione di oggi:** Le chiavi vanno custodite meglio dei segreti. E quando una madre non accetta i confini, a volte bisogna cambiare la serratura.