«Ho 60 anni e non servo a nessuno? È la cosa migliore che mi sia mai capitata»

Avevo sempre sentito dire che, per una donna, arriva un’età in cui la società ti mette da parte. Quando smetti di essere interessante, desiderata, utile. Quando i figli sono grandi, i nipoti vengono sempre più raramente, e le amiche ti chiamano solo per le feste. Per molte, è una ferita. Si aggrappano disperatamente alla giovinezza, cercano di dimostrare al mondo di poter ancora essere utili, necessarie. Io no. Io non combatto. Perché non sto perdendo nulla. Sto vincendo.

Mi chiamo Giovanna Rossi, ho sessant’anni. Vivo a Bologna, in un piccolo appartamento accogliente che ho arredato da sola quando sono andata in pensione. E sapete una cosa? Non soffro. Mi godo la vita. Nessuno mi chiama dieci volte al giorno per lamentarsi, nessuno mi chiede di correre a badare ai bambini, di prestare soldi, di ascoltare i loro problemi. E questa non è solitudine. È libertà.

Per anni sono stata “quella sempre disponibile”. Ascoltavo le lamentele degli altri, mi immischiavo nei loro drammi, prestavo soldi che non avevo. Venivano da me non perché mi volevano vedere, ma perché sapevano che non avrei detto di no. Ero sempre l’approdo sicuro, la spalla su cui piangere. Ma quando ero io ad avere bisogno, in risposta c’era solo silenzio. Nessun “ti sono vicina”, nessun “ce la farai”. Solo il vuoto.

A un certo punto, ho capito: basta. Non voglio più essere utile a tutti. Voglio essere utile a me stessa.

Oggi ho una giornata che mi appartiene. Mi sveglio e non devo correre da nessuna parte. Vado a fare yoga. Lavoro a maglia. Leggo. Ricamo. Cucino torte non perché qualcuno mi ha chiesto di farlo, ma perché ne ho voglia. Coltivo fiori sul balcone, e non devo giustificare a nessuno perché ho speso soldi per la terra invece che per cose “necessarie”. Vivo come voglio.

Ho un nipote. È un ragazzino meraviglioso. Lo vedo nei weekend. Lo adoro. Ma non divento una babysitter gratis. Non sono la schiava del ruolo di nonna. Sono una donna che ha iniziato un nuovo capitolo.

Sì, non ho una folla intorno. Ma chi viene lo fa di sua spontanea volontà. Non per chiedere favori, non per elemosinare qualcosa, ma solo per stare con me. Perché con me si sta bene.

Non ho paura di essere sola. Non sono sola. Sono circondata da silenzio, pace e… me stessa. Finalmente ho imparato a stare con la persona più importante: io.

La vita non finisce a sessant’anni. Inizia una nuova avventura, più autentica, più libera. E questa è la più grande vittoria.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

3 × 1 =

«Ho 60 anni e non servo a nessuno? È la cosa migliore che mi sia mai capitata»