Eh, senti questa storia che mi è capitata con mia nuora… una vera tragedia familiare!
La mia vita scorreva tranquilla, finché non è esploso lo scandalo con quella lì. Prima, i rapporti con Elena, la moglie di mio figlio, erano sereni, niente di che, ma almeno senza litigi. Ci salutavamo, due chiacchiere educata, e io evitavo di intromettermi nella loro vita. Ma quello che è successo ha ribaltato tutto come un calzino. Ora non so nemmeno come guardarla in faccia dopo un tradimento del genere.
Io sono pensionata, ma lavoro ancora, vivo da sola in un bel bilocale alla periferia di Milano. In città ho solo mio figlio Matteo, le mie adorate nipotine Sofia e Giulia, e poi c’è lei, Elena… se si può ancora considerare famiglia dopo quello che ha fatto. Il mio mondo gira intorno a loro. Ho qualche amica, ma sono rapporti superficiali: un caffè, quattro parole e arrivederci al prossimo giro. La vera gioia sono le mie nipotine, per loro farei di tutto.
Come ogni nonna che si rispetti, adoro viziare Sofia e Giulia. Preparo loro le torte, compro giocattoli, tengo d’occhio la moda per regalare vestitini carini o zainetti alla moda. Con la pensione e il mio stipendio posso permettermelo, e vedere i loro sorrisi non ha prezzo. Nemmeno Elena la trascurata: a Natale o per il compleanno le regalo sempre qualcosa di bello, per mantenere l’armonia, e ogni tanto compro qualcosa anche per Matteo. Tutto per la pace in famiglia.
Prima del compleanno di Elena ho chiesto a Matteo cosa avesse voluto. Lui, senza pensarci: «Una multicooker di ultima generazione. Adora cucinare, sarebbe felicissima». Sapevo che non era economica, ma per farle un bel regalo ho tirato la cinghia. In negozio ho tormentato il commesso: controllavo ogni funzione, confrontavo i modelli, domandavo ogni dettaglio. Dopo tre ore, esausta e dopo aver esaurito anche lui, ho scelto la multicooker perfetta. A casa l’ho scartata per togliere l’etichetta del prezzo, l’ho ammirata e sono uscita soddisfatta.
Proprio allora è passata la mia vicina, Anna. Vedendo la multicooker ha fatto un salto:
«Maria, che meraviglia! Con questa cucinare sarà un piacere. Quanto l’hai pagata, se posso chiedere?»
Ho detto la cifra e lei è sbiancata:
«Mamma mia, io non me la potrei mai permettere…»
Ho ammesso che per me non l’avrei mai comprata, ma per Elena, su richiesta di Matteo, ho fatto un’eccezione. Anna mi ha elogiata: «Che succera perfetta, che fortuna che hanno!» Abbiamo bevuto un caffè, dato un’ultima occhiata alla multicooker e poi ci siamo salutate.
Il compleanno di Elena è stato perfetto. Quando ha visto il regalo, era raggiante: mi ha ringraziata mille volte, mi ha chiesto persino consiglio su dove metterla in cucina. Ci siamo lasciate più affettuose del solito, e io ero sicura che tutto andasse bene. Niente faceva presagire il dramma.
Due settimane dopo, Anna è tornata da me con una faccia stranita.
«Maria, non so se dirtelo… ma tua nuora sta vendendo la multicooker.»
Sono rimasta di sasso:
«Come “vendendo”? Ma se ne era innamorata! Dove?»
«Su un sito di annunci. L’ha messa a un prezzo bassissimo, l’avrei comprata io stessa se non sapessi che era un tuo regalo.»
Abbiamo aperto il computer e Anna mi ha mostrato l’annuncio. Era lei, la mia multicooker, quasi nuova, in vendita! Ho sentito il sangue salire alla testa. Curiosa, ho cliccato su «altri annunci del venditore». E qui, meglio non averlo fatto: una dopo l’altra, sono apparse tutte le cose che avevo regalato alle nipoti, a Matteo e persino a lei! Bambole, vestitini, persino un maglione che avevo scelto per mio figlio. Tutto messo in vendita come roba inutile.
Anna, vedendomi pallida, si è scusata e se n’è andata. Io, furiosa, ho chiamato Elena.
«Elena, come va con la multicooker? Hai già preparato qualcosa di buono? Verrò a trovarti per un caffè.»
Lei ha tergiversato: «Be’… insomma…»
«Lo so, tesoro, lo so!» l’ho interrotta. «Ma perché la vendi a così poco? Metti un prezzo più alto! E i vestiti delle bambine, i giocattoli… tutto lì! Io vi faccio regali con il cuore e tu li butti su internet? Se avevi bisogno di soldi, potevi chiedermeli! O forse vuoi vendere anche le caramelle che compro alle tue figlie?»
Elena ha capito che non poteva negare e ha contrattaccato:
«E che c’è di male? Sono mie, ci faccio quello che voglio!»
Abbiamo litigato come non mai. Poi ho chiamato Matteo, sperando nel suo appoggio, ma a quanto pare non sapeva nulla del “business” di sua moglie. La multicooker, tra l’altro, era ancora in cucina da loro… forse per finta. Ma la parte più dolorosa è stata che mio figlio non mi ha difeso. «Mamma, non voglio immischiarmi», ha detto, e questo mi ha fatto più male di tutto.
Non la considero una semplice lite. Quello che ha fatto Elena è basso. I miei regali, il mio amore per le nipotine… tutto trasformato in merce su internet. Come faccio a fidarmi di nuovo? Come posso guardare in faccia una persona che ha calpestato così i miei sentimenti?