Nuora scortese e offensiva, mentre il figlio resta in silenzio per la sua gravidanza.

La mia vita in un paesino vicino a Modena è diventata un incubo da quando mia nuora, Benedetta, è rimasta incinta. I nostri rapporti non sono mai stati idilliaci, ma prima della gravidanza sopportavo la sua scortesia, sperando nella pace familiare. Adesso, però, ha superato ogni limite: ci insulta, urla, ci umilia, mentre nostro figlio, Marco, sta zitto e giustifica tutto con il suo «stato interessante». La sua maleducazione mi lacera l’anima, ma il silenzio di Marco mi ferisce ancora di più.

Io e mio marito, Luca, l’avevamo capito subito che Benedetta non era un gran che. Maleducata e arrogante, ci guardava dall’alto in basso fin dal primo giorno. Per un po’ ha trattenuto i modi sgarbati, ma quando è rimasta incinta, è come se qualcuno le avesse tolto il freno. È diventata insopportabile, e le sue parole sono tossiche. Strizza gli occhi, ci offende, e Marco si limita a dire: «È incinta, dobbiamo essere comprensivi». Mi soffoca la rabbia, ma lui non lo capisce.

Un esempio? Il mio compleanno dell’anno scorso. Avevo preparato un pranzo perfetto, cucinato tutto il giorno per accontentare gli ospiti. A Benedetta non è piaciuta un’insalata. Una persona educata avrebbe taciuto, ma lei si è alzata e ha sbottato: «È la peggiore insalata che abbia mai mangiato! Che schifo, non farla più!». Sono rimasta senza parole. Gli invitati si scambiavano sguardi imbarazzati, e io morivo dalla vergogna. Marco ha provato a calmarla, ma lei ha replicato: «Perché dovrei tacere? Ho il diritto di dire che fa schifo!». Tra l’altro, tutti gli altri l’hanno finita, ma a lei, ovviamente, no. Le sue parole erano uno schiaffo, e mio figlio non ha fatto nulla.

Il loro matrimonio è un capitolo a parte, che ancora mi fa rabbrividire. Benedetta si è ubriacata, ha detto sciocchezze e poi ha litigato con sua sorella per un nonnulla. Gli ospiti erano sconvolti, hanno fatto fatica a dividerle. I suoi genitori, impassibili, come se fosse normale. Ho capito allora che la sua maleducazione era nel sangue. Ma neanche questo mi aveva preparato a ciò che è successo con la gravidanza. Con la scusa degli «ormoni», è diventata una tiranna. Ogni parola, ogni richiesta scatenano una scenata, e io e Luca siamo i bersagli delle sue offese.

Quando all’ecografia hanno detto che sarebbe nato un maschietto, io e Luca abbiamo deciso di fare un regalo: un corredino azzurro. Siamo andati a trovarli, glielo abbiamo consegnato con un sorriso, e lei ha iniziato a urlare: «Ma siete impazziti? Porta sfortuna comprare le cose prima!». Benedetta ci ha insultati, chiamandoci superstiziosi e stupidi, mentre Marco abbassava lo sguardo, senza il coraggio di fermarla. Siamo andati via umiliati. Non riuscivo a credere che mio figlio permettesse alla moglie di trattarci così.

Poco fa, nostra figlia, Chiara, ci ha invitati al ristorante per il suo compleanno. Eravamo felici, speravamo in una serata piacevole. Benedetta è arrivata con tacchi altissimi, nonostante la pancia avanzata. Ho fatto notare, piano: «Forse sarebbe meglio una scarpa più comoda, per la sicurezza tua e del bambino». Ed è scoppiato l’inferno. Ha gridato: «Sperate che cada e mi faccia male! Vi brucia che io stia bene!». Le accuse erano assurde. Luca ha provato a difendermi, ma Benedetta ha esploso ancora di più, ci ha chiamati «vecchi rimbambiti» ed è uscita sbattendo la porta. Marco l’ha seguita senza nemmeno scusarsi. Il compleanno è stato rovinato, mentre gli ospiti sussurravano tra loro.

Non riuscivo a riprendermi. Se mia figlia Chiara, madre di due bambini, avesse parlato così alla suocera, sarei morta dalla vergogna. Non è solo maleducazione, è totale mancanza di rispetto. Dopo tre giorni, Marco ha chiamato. Mi sono rifiutata di parlare, ho passato il telefono a Luca. Si è scusato, ma ha detto che non avrebbe costretto Benedetta a chiedere perdono — «è già stressata». Quelle parole mi hanno spezzato. Ho avuto tre figli: Chiara è la mia gioia, il piccolo Matteo è dolce e premuroso, ma Marco… È diventato un estraneo. Lascia che sua moglie ci calpesti, ci umilii davanti a tutti. È un tradimento.

Io e Luca abbiamo deciso di non lavare i panni sporchi in pubblico, anche se avremmo potuto parlarne con i parenti, e a Benedetta sarebbe andata male. Ma non voglio scendere al suo livello. Il mio cuore è a pezzi: perché Marco non ci difende? Lo abbiamo cresciuto così debole? O è Benedetta che l’ha annullato? Non so come convivere con una nuora velenosa e un figlio che fa finta di nulla. Il loro bambino sarà nostro nipote, ma temo che lei lo metta contro di noi. Questo pensiero mi opprime, ma non mi arrenderò. Se Marco non troverà il coraggio di fermarla, lo farò io, anche se dovesse dividere la famiglia.

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Nuora scortese e offensiva, mentre il figlio resta in silenzio per la sua gravidanza.