La mia amica Giulia è una cuoca incredibile. Divinamente, meravigliosamente, con una zucchina e una patata sa fare cose che…! E i dolci! E la carne dorata di ogni tipo!
Ma non è di questo che volevo parlare.
Giulia ha qualche chilo in più. Anzi, parecchi, ma è davvero bellissima, morbida come una pesca matura, vivace, senza fiato corto né problemi di pressione. Giulia è sposata da quindici anni con suo marito, Luca. Per tutti questi quindici anni, Luca l’ha tormentata con malizia e cattiveria per quel peso in più. Molto creativo, con fantasia. Davanti agli amici. Davanti agli estranei. Inventa soprannomi quasi affettuosi — la mia mucchetta. Il mio ippopotamino. Ahi, mi ha pestato il piede, mi ha rotto tutto Luca.
Loda le conoscenze in forma e tutte quelle fortunate con la genetica. Anche a me sono capitate qualche volta quelle lodi discutibili, e ho invano cercato di difendere Giulia, parlando di metabolismo, eredità, predisposizione: inutile.
Giulia ha sempre mantenuto la facciata, sorrideva persino a quelle battute. Scherzava anche lei sulle sue forme. Dopo la nascita di sua figlia, la situazione è peggiorata. La bambina ha ereditato la sua figura “a mela”, e Luca, avvicinandosi alla pubertà della figlia, ha iniziato a rivolgersi a lei: ma come, mangi così tanto, diventerai come tua madre, guardati, non vuoi essere bella invece di un ammasso informe?!
Ed è lì che Giulia si è svegliata. Ha parlato con suo marito una, due, tre volte, dicendo che non si poteva continuare così, ma ovviamente tutto inutile. E un anno fa, improvvisamente, è scoppiata la scintilla. Non c’ero, me l’hanno raccontato. Quando Luca, solito come sempre, in compagnia ha iniziato a fare battute sulla figura di sua moglie, lei a un tratto ha detto: Luca, sai una cosa? Stai rot****. Se non ti piace come sono, non ti tengo, vai a cercarti una magra, perché io ne ho avuto abbastanza.
Ha chiamato un taxi ed è tornata a casa. Luca ha continuato a fare lo spiritoso, non si è precipitato a seguirla. Dove vuoi che vada, ha detto. Fa un po’ di casino e poi si calma. Lo sa che sembra un pomodoro troppo maturo. Persino gli amici hanno cercato di fargli capire che sbagliava, che Giulia era bellissima, ma ovviamente inutile.
A casa, Giulia non c’era. E nemmeno sua figlia. Avevano preso le loro cose e se n’erano andate dai genitori di Giulia, che hanno una casa in un altro quartiere. La scuola non è comodissima da raggiungere, ma pazienza. Il secondo colpo è stato quando Giulia ha chiesto il divorzio. Luca non ci poteva credere: cosa, davvero per quelle battute?! Ma dai! Dev’esserci un amante! Anche se no, chi vorrebbe una così grassa…
Avrete già capito. Non c’era nessun amante, semplicemente Giulia ne aveva avuto abbastanza. Lavora in un’azienda importante con un ottimo stipendio, i genitori l’hanno aiutata — e così, senza aspettare la divisione dell’appartamento, si è comprata un bilocale in un nuovo edificio per sé e sua figlia.
Dopo la divisione dei beni, Luca si è ritrovato con un monolocale. E ha dovuto vendere la macchina, i soldi divisi a metà. E ora deve pagare gli alimenti per altri tre anni, lo stipendio è basso e con un quarto trattenuto è davvero misero. E la cosa peggiore — racconta Luca agli amici che la sua ex, quella strega, lo ha abituato in quindici anni al cibo buono, e ora è costretto a mangiare surgelati o andare a cena da sua madre dopo il lavoro. Il suo pollo, dice, gli appare in sogno. Il suo risotto. Le torte! File di torte con ogni ripieno! Si sveglia in lacrime. Trovare un’altra? Sì, l’ha trovata. Ma cucina robaccia, immangiabile. Sì, è magra, ma insomma, alla nostra età non si trovano più modelle. Una più giovane? Ecco, con le giovani non è andata, lo stipendio è troppo basso, e poi lui non è mica Apollo, ha la pancia, la calvizie, il fiato corto. Cinquanta anni, insomma.
La cosa più umiliante, dice, è che Giulia ha perso peso. Non troppo, ma si vede, almeno due taglie. Gli amici comuni dicono che lei e sua figlia ora mangiano in modo diverso, sempre cose buone, ma più verdure, non sono mai state fanatiche della carne. E le torte dolci erano più una richiesta di Luca, adorava i dolci. Poco fa, dice, l’ha incontrata al supermercato — è rimasto senza parole. Le si è avvicinato e le ha detto: guarda, non sei male così, mi piaci perfino. Dai, facciamo un tentativo, ricominciamo da capo. E come caspita? Cosa vuol dire ‘come caspita’?
Si è offeso tantissimo. Io, dice, le ho aperto il cuore e lei mi ha mandato a quel paese. Se non ci fossi stato io, dice, sarebbe rimasta una mucca, ingrata, cinica…donna…)))
Francesca Lombardi.





