Ti ama? Non ti ama? O solo se stesso?

**21 settembre**

**Ama? Non ama?.. O ama solo se stessa?**

“Che vuol dire che non sai scegliere?” – Giulia fissò l’amica del liceo con uno sguardo così severo che sembrava avesse confessato un crimine. – “Se sei indecisa tra due uomini, significa che non ami nessuno dei due. È chiaro come il sole.”

“Per te è chiaro, per me no,” sospirò Beatrice. – “Mi piacciono entrambi. Ognuno a modo suo. E ognuno ha delle qualità.”

“Ma è semplice: ami solo te stessa, per questo li tieni entrambi al guinzaglio,” insisté Giulia, con durezza. – “Chi ama davvero non gioca con i sentimenti degli altri. È disonesto. È meschino.”

“Facile giudicare,” replicò Beatrice, voltandosi. – “Non siamo tutte perfette come te. Io sto ancora imparando ad amare. Non ho esperienza. Lunedi mi sembra che sia il primo. Martedì è sicuramente il secondo. Mercoledì di nuovo il primo. Non riesco a capire. Non è uno scherzo. Sono entrambi bravi ragazzi. E nessuno dei due è un estraneo.”

“Tira una monetina, se non sai decidere,” borbottò Giulia. – “Meglio così che stare in bilico tra due fuochi. Avrai almeno la coscienza pulita.”

“Grazie del consiglio. Vai pure a lanciare monetie nella fontana, magari portano fortuna. E non dimenticare che tu, forse, non hai mai avuto scelta. O forse non c’era nessuno da scegliere.”

“Io non mentirei mai così a lungo!” ribatté Giulia, con sfida. – “C’è Matteo. Lui mi ama. E io amo lui. E tutto tra noi va bene.”

“Ah, sì? Auguri,” sorrise amara Beatrice.

**Tre anni dopo**

Giulia era seduta da sola in un bar quasi vuoto, piangendo silenziosamente. Davanti a sé, un bicchiere di vino ormai tiepido. Nella mente, quel vecchio dialogo le rimbalzava senza sosta.

*Mai dire mai.* Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita nella stessa situazione? Solo che ora era lei a non riuscire a scegliere tra due uomini. Lei, quella Giulia che un tempo dispensava consigli a destra e a manca.

Con Marco era stata insieme più di un anno. Tutto sembrava perfetto. Lui era affidabile, intelligente, premuroso. Un uomo da sogno. E sì, con intenzioni serie.

Ma all’improvviso era riapparso Matteo. Sì, proprio lui. L’ex. Quello con cui era stata prima. L’uomo che l’aveva lasciata perché era diventato geloso, sospettoso, irritabile per ogni stupidaggine.

Si erano separati quando era diventato chiaro che non la guardava più con amore. Per lui, Giulia era diventata invisibile. Tutto era “sbagliato”: le parole, i vestiti, persino lo sguardo. Poi, il silenzio. La rottura. Il dolore. Mesi di solitudine.

E poi, una chiamata. *”Ciao, come stai? Non ho nessuno con cui parlare. Ci vediamo, no?”*

Lei era andata. Per abitudine. Per convincersi che era tutto finito davvero.

Ma aveva trovato un Matteo smarrito. Solo, come senza ali. Senza lavoro, con la madre malata, e nessun altro accanto. E parlava. Senza fermarsi. E lei ascoltava. E lo compativa.

Non gli aveva detto di Marco. Di quel possibile futuro felice. Che qualcuno l’aspettava.

Matteo aveva cominciato a scriverle. A chiamare. A chiederle di uscire. Si vedevano. Innocentemente. Ma sempre più spesso.

Con Marco, tutto era rimasto come prima. Lui era lì. Si prendeva cura di lei. Le faceva regali. Le sfiorava la mano con dolcezza. La guardava… con quello sguardo. Caldo, innamorato. Sempre.

Ma Matteo… Era come tornare indietro nel tempo. Serate con gli amici, concerti, viaggi. Con lui, era come rivivere la giovinezza. Marco non capiva. Lui era serio. Occupato. Introverso.

Giulia si sentiva divisa in due. E il cuore le si spezzava. Marco era l’uomo con cui costruire un futuro. Matteo era quello che le faceva ancora pena. E che, forse, amava ancora?

Ripensava alle possibilità senza fine. Come dire la verità? Come scegliere?

Una sera, quando non ne poteva più, chiamò Beatrice. Per chiedere scusa. Per quelle parole di tanto tempo fa.

“Perdonami per quella discussione… ora capisco come ti sentivi.”

“Scusarti di cosa?” – Beatrice sembrò sinceramente sorpresa. – “Non ricordo nemmeno chi stavo scegliendo. Era così tanto tempo fa.”

“Ora sono io nei tuoi panni. Tra due uomini. Non riesco a decidere. Ho paura. Troppa.”

“Davvero credi che quando ami puoi essere ‘tra due’? Non ami nessuno dei due. Ma ami molto te stessa. E se fosse qualcun altro a farlo? Se ti guardassi allo specchio, chi ameresti davvero?”

“Nessuno,” sussurrò Giulia.

“Ecco la risposta. Nessuno. Perché chi si comporta così ama solo sé stessa. Giulia, se uno di loro ti è davvero caro… guardalo. Immagina che non ci sia più. Che se ne vada. Che non vedrai mai più il suo sorriso, che non stringerà più la tua mano…”

“Marco,” le sfuggì a Giulia.

Sentì un brivido. Lo immaginò. Senza i suoi occhi, senza quel calore. Senza la sua pazienza. Senza il suo amore.

E in quel momento capì: sapeva chi amava davvero.

**P.S.** A volte, per ascoltare il proprio cuore, basta smettere di mentire a sé stessi.

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