Nuora confessa apertamente il suo odio per me: mi accusa di voler distruggere il loro matrimonio

Ah, senti questa storia… Allora, c’è questa signora, Maria Rossi, sessant’anni, una donna normale che ha dedicato tutta la vita a suo figlio, Luca. L’ha cresciuto da sola dopo che suo marito se n’è andato quando Luca aveva due anni. Faceva l’infermiera all’ospedale di Torino, turni di notte per garantire a suo figlio una vita dignitosa: la maglietta pulita, i quaderni per scuola, la cena calda.

Luca è cresciuto bravo, educato, di buon cuore. Lei ne è orgogliosa. Ma ora le sembra che tutto questo sia svanito per una donna che non solo non la rispetta, ma non si fa problemi a mostrarle il suo disprezzo. La moglie di lui, Giada.

Al primo incontro, Giada le è sembrata… troppo. Troppo rumorosa, troppo arrogante, troppo aggressiva. Quando Luca la portò a conoscerla, Maria sentì subito qualcosa che non andava: quello sguardo sfidante, quell’atteggiamento come se fosse superiore. Occhi scuri che la fissavano senza un briciolo di rispetto. Ma si disse: *”Forse mi sbaglio. Se Luca l’ama, devo provare ad accettarla.”*

Andarono in una pasticceria per parlare, e già lì capì che sarebbe stato difficile. Giada trattò male il cameriere, chiese di cambiare il dolce perché “non era abbastanza Instagrammabile”, come disse lei. Parlava come se tutti fossero lì per servirla. E poi, come era vestita… un abito cortissimo, scollatura vertiginosa, davanti alla futura suocera! Maria dovette trattenersi per non tirar Luca da parte.

Pensò fosse solo tensione, ma col tempo peggiorò. Dopo il matrimonio, Luca smise di chiamare. Lei cercava di non essere invadente, ma un giorno non resistette e lo chiamò lei. Freddezza assoluta. Un’altra volta, mentre parlava con lui, sentì la voce di Giada in sottofondo: *”Metti giù, hai parlato abbastanza con lei.”* Non lo sussurrava, lo diceva chiaramente, quasi con sfida.

Cercò di non creare drammi, ma un giorno chiese a Luca cosa succedesse. Lui sospirò e le spiegò: Giada aveva avuto un passato difficile. Un ragazzo che l’aveva lasciata incinta e poi sparito. Persa la bambina, aveva avuto problemi psicologici, fatto terapia. Luca la difendeva sempre: *”Sta meglio ora, è solo un po’ insicura.”* Ma Maria non la vedeva così. Quella non era insicurezza. Era ostilità. Pura e cruda.

Qualche giorno dopo, fu Giada a chiamarla. Urlò, l’accusò di tutto: *”Vuoi mettere mio marito contro di me! Ti intrometti nella nostra vita!”* Maria rimase scioccata. Lei? Lei che aveva sacrificato tutto per Luca, ora era il mostro?

E Luca, come al solito, non disse una parola in sua difesa. Solo il solito discorso: *”Mamma, sono grande, ho la mia famiglia ora.”* E lei? Non era più una madre? Solo un’estranea?

Vivono nel suo appartamento, un trilocale a Milano, ristrutturato. Giada non smette di vantarsene: *”L’ho comprato io con i miei soldi!”* Maria capisce che la casa conta, ma davvero dei metri quadrati valgono più degli affetti?

Lei non chiede soldi, non si impone. Vorrebbe solo poter sentire Luca, sapere come sta, abbracciarlo ogni tanto. È troppo?

A volte pensa che Giada sia gelosa. Non di Luca, no. Della sua influenza. Ma che influenza, se lui parla con lei come con un’impiegata? Sembra quasi un estraneo.

Ma Maria spera ancora. Che Luca capisca che amare la madre non è un tradimento verso la moglie. Che un giorno si ricordi di lei. Non per dovere. Per amore.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

1 × 1 =

Nuora confessa apertamente il suo odio per me: mi accusa di voler distruggere il loro matrimonio