In una piccola cittadina nascosta tra colline e boschi di pini, dove il vento d’autunno spingeva foglie secche per le strade, la vita scorreva lenta ma con una malinconia nascosta. In una casa ai piedi di una vecchia montagna, dove l’autunno profumava di resina e legna bruciata, viveva Valeria. La sua vita sembrava perfetta: un marito affettuoso, Luca, una figlia, Giulia, un ampio appartamento in centro e una casetta accogliente in campagna. Luca chiamava le sue donne “le mie stelle” e le viziava senza limiti. Quando Giulia era piccola, lui si alzava di notte per lei, così Valeria poteva dormire. La loro casa era piena d’amore, risate e calore.
**L’idillio nell’ombra**
Il business di Luca andava a gonfie vele, i soldi arrivavano a fiumi e Valeria non mancava di nulla. Lui non voleva che lavorasse, e lei, felice, si dedicava alla figlia e alla casa. Passeggiavano nei parchi, compravano vestiti nuovi, decoravano la loro casa. Ma a volte la quiete veniva interrotta da chiamate anonime. Voci sussurravano: “Tuo marito non è quello che credi. Ha un’altra, le ha preso un appartamento, le paga ogni capriccio.” Valeria scacciava quei pensieri, attribuendoli all’invidia. Luca a volte rientrava tardi, partiva per viaggi di lavoro, ma al suo ritorno la riempiva di attenzioni, e i dubbi si scioglievano come nebbia al mattino.
**Il crollo di un mondo**
Gli anni passarono. Giulia compì sedici anni quando la vita di Valeria crollò come un castello di carte. Luca morì in un incidente. La sua macchina sbandò su una strada ghiacciata e andò a sbattere contro un camion. Ma la cosa più terribile fu scoprire che non tornava da un viaggio di lavoro, ma dalla sua amante in un’altra città. Nessuno dei due sopravvisse. La verità, che Valeria aveva negato per anni, la travolse come un’onda gelida. I “benintenzionati” avevano ragione. Luca conduceva una doppia vita, e tutto il loro mondo era una bugia.
“Come ho fatto a non accorgermi?” sussurrava guardando il vuoto. “Mi mentiva, mi tradiva, e io credevo a ogni sua parola.”
Gli sguardi di compassione dei colleghi dell’ufficio dove lavorava l’amante bruciavano come brace. Tutti sapevano, tranne lei. La sua anima si spezzava per il dolore e la vergogna.
Il notaio lesse il testamento. Luca aveva lasciato tutto a Valeria: il business, l’appartamento, la casa in campagna, i risparmi. Un conto separato era per Giulia, per studiare all’estero. Ma i soldi non portavano gioia. Valeria non voleva affari né lusso. Il suo mondo era diventato grigio, e la sua vita vuota. Non voleva più vivere.
**La ribellione di Giulia**
Giulia, la sua dolce bambina, all’improvviso si trasformò in un’estranea. Chiedeva tutto e subito, come se la madre fosse obbligata a esaudire ogni suo capriccio.
“Mamma, mi serve un telefono nuovo,” disse Giulia. “E non dirmi che quello vecchio va ancora bene.”
“Giulia, ma Luca te ne ha regalato uno nuovo poco prima di…” Valeria si bloccò, incapace di dire “morire”.
“Non osarmi dire di no!” gridò la figlia. “Papà mi dava tutto, e tu ti sei presa il suo business e fai la tirchia! Lui mi amava, e tu…” Giulia lanciò il telefono contro il muro e si chiuse in camera.
Valeria cadde sul divano, sentendo le forze abbandonarla. “Perché è così? Dov’è la mia bambina che rideva con noi?”
**Il risveglio**
Valeria trascorse un anno come in una nebbia. Ma una notte sognò Luca. Sorrideva, ma non parlava. Dopo quel sogno, qualcosa in lei cambiò. “Non voglio marcire in questa rabbia,” decise. “Io e Luca abbiamo studiato insieme, conosco il business quanto lui. È ora di vivere.” Si rimise in forma, si fece un taglio di capelli alla moda, indossò un abito elegante e andò in ufficio.
I dipendenti la accolsero con sguardi stupiti e pettegolezzi: “Valeria vuole dimostrare qualcosa… o fallirà?” Ma lei prese rapidamente il controllo. I clienti, vecchi e nuovi, accorsero, e il business riprese vita. Valeria si sentiva utile, viva.
Solo Giulia non credeva in lei. “Mamma, tu e il business?” rideva sarcastica. “Hai sempre fatto la casalinga, e ora vuoi fare l’imprenditrice? Vendi tutto prima di finire in rovina. Certo, ti sei messa un po’ in sesto, ma non ringiovanisci. O pensi che qualcuno possa innamorarsi di te? Forse un cacciatore di eredità.”
Valeria tratteneva il dolore. “Giulia, deciderò io come vivere. Tu pensa agli esami.”
**Una vita nuova**
Giulia partì per studiare all’estero. Valeria si immerse nel lavoro, e il business rifiorì. Si godeva la sua indipendenza, i successi, i profitti. Con la figlia si sentivano al telefono, ma Giulia restava pungente. Valeria la implorava di stare attesa in un paese straniero, ma riceveva solo risate sarcastiche.
Decisa a rinnovare la casa in campagna, Valeria chiese al suo vice, Marco, di trovare una squadra di operai. “Marco, voglio un lavoro di qualità,” disse. Lui le passò il numero del caposquadra, Antonio.
Valeria lo incontrò alla casa. “Voglio un camino nuovo, un interno luminoso, il riscaldamento a pavimento,” spiegò. Antonio ascoltava, prendeva appunti, ispezionava la casa. “Ti manderò un progetto presto.”
**Un incontro dal passato**
Tornando in città, Valeria entrò in un bar. Il suo sguardo cadde su un uomo a un tavolo. Il volto le era familiare, ma il nome le sfuggiva. “Valeria, ciao!” Lui si alzò, e lei riconobbe Federico, un compagno di scuola che era stato innamorato di lei.
“Ciao! Non ti avevo riconosciuto,” sorrise.
“Come sei cambiata! Sicura, bellissima,” disse lui, avvicinando una sedia. “Come sta Luca? Come va il suo business?”
“Luca è morto,” rispose piano. “Ora gestisco io il business.”
“Mi dispiace,” disse Federico, oscurandosi. “Io ho divorziato. Con mia moglie non andava, ho resistito per i figli. Ora ho un’officina qui in città.”
Parlarono a lungo, si scambiarono i numeri. Quella sera Federico la chiamò: “Andiamo a cena?” Valeria accettò, sentendo il cuore battere più forte alla sua voce e ai suoi occhi verdi.
Federico la aspettò con un mazzo di bucaneve. “A marzo?” sorprese lei. “C’è ancora la neve!”
“Li ho visti da un vecchietto per strada e ho pensato a te. Ricordi quando li raccoglievamo a scuola?” sorrise.
Al ristorante il tempo volò. Poi lui le propose un caffè a casa sua. E poi… Valeria si svegliò al profumo del caffè. Federico era in piedi con un vassoio, sorridente. “Ora non ti lascio più,” disse. Valeria sentì che la vita tornava a scorrere in lei.
**Luce e ombre**
Federico le chiese di sposarlo, ma Valeria esitava, temendo la reazione di Giulia. Alla fine invitGiulia chiamò pochi mesi dopo, inaspettatamente più dolce, e chiese di poter tornare a casa per Natale.