«Mamma, avvisami quando Giacomo e Benedetta vengono da te, quel giorno preferisco restare a casa con Ginevra», mi disse mia figlia. «Ma come mai? Cosa ti ha fatto di male?», chiesi, perché avevo già notato più volte che mia figlia evitava d’incontrare la moglie di suo fratello. Questa storia mi fece riflettere su ciò che accadeva nella nostra famiglia e su come comportarmi.
**Ritrovarsi insieme, ma con difficoltà**
Ho due figli ormai grandi: mio figlio Giacomo e mia figlia Carlotta. Giacomo è sposato con Benedetta da tre anni, e ancora non hanno figli. Carlotta vive da sola con la sua bambina, Ginevra, di sette anni, e spesso viene a trovarmi. Abito in un piccolo paese, dove ho una casa con un giardino, e per Ginevra è un piccolo paradiso: corre, gioca, mi aiuta ad innaffiare i fiori. Anche Giacomo e Benedetta vengono, ma meno spesso, perché abitano a Roma e hanno giornate molto impegnate.
Ho sempre cercato di riunire la famiglia, soprattutto nelle feste. Ma negli ultimi anni ho notato che Carlotta evita di venire quando sa che ci sarà Benedetta. All’inizio pensavo fosse casuale, finché non mi disse apertamente: «Mamma, avvisami quando vengono, preferisco non incontrarli». Mi sorpresi e le chiesi cosa non andasse, ma Carlotta scrollò le spalle: «Niente, semplicemente non mi va». Ma io sono sua madre, e capisco che c’è qualcosa sotto.
**Cosa c’è che non va con Benedetta?**
Benedetta è una brava ragazza, almeno a me così sembra. È educata, aiuta sempre in cucina, porta regali, si interessa alla mia salute. Con Giacomo sembrano una coppia felice, lui la adora. Ma ho cominciato a notare che con Carlotta è piuttosto fredda. Durante l’ultima cena in famiglia, per esempio, Benedetta quasi non le rivolse la parola, e quando Ginevra raccontò qualcosa, lei sorrise senza dire niente. Potrà sembrare una sciocchezza, ma Carlotta la prende come indifferenza.
Ho provato a parlarne con Carlotta, ma lei scherza o cambia discorso. Una volta, però, mi disse: «Mamma, sembra sempre che si creda superiore. Fa finta di essere perfetta, mentre io e Ginevra le diamo solo fastidio». Rimasi stupita: a me Benedetta non era mai sembrata altezzosa. Ma forse non vedo ciò che vede mia figlia? Carlotta è sempre stata sensibile, e dopo il divorzio è diventata ancora più vulnerabile.
**Una conversazione con mio figlio**
Decisi di parlare con Giacomo, per capire se ci fosse qualche conflitto. Mi disse che Benedetta stava bene con Carlotta, semplicemente «non sono affini». «Mamma, sai com’è, Carlotta a volte si chiude, è sempre nelle sue emozioni», aggiunse. Non ero d’accordo: Carlotta è dolce e aperta, forse è solo a disagio con Benedetta.
Giacomo promise di parlarne con Benedetta, ma non sono sicura che servirà. Temo che questa tensione tra loro aumenterà. Ginevra, per esempio, adora suo zio Giacomo, ma di Benedetta dice: «Quella zia che non parla mai». I bambini sentono tutto meglio di noi.
**Come tenere unita la famiglia?**
Mi fa male vedere che i miei figli non riescono ad andare d’accordo con chi amano. Vorrei che ci riunissimo tutti come prima, che Ginevra crescesse circondata dall’affetto della famiglia. Ma come fare se Carlotta non vuole neppure stare nella stessa stanza con Benedetta? Parlare con entrambe? O forse è meglio non interferire e lasciare che risolvano da sole? Ho paura che, intervenendo, peggiorerò le cose.
Se avete vissuto situazioni simili, ditemi come avete risolto questi conflitti in famiglia. Come aiutare una figlia e una nuora a capirsi? O forse sto cercando di forzare una riconciliazione, quando dovrei accettare che non saranno mai vicine? Consigliatemi, ne ho davvero bisogno.