— Ti ammazzo, stronzo!
Marco batteva i pugni sulla porta di casa, mentre i vicini cercavano di calmarlo:
— Marco, ma che fai? Domani tornerai a chiedere scusa, come sempre! Non ti vergogni? Avete due bambini, Luisa è sempre stata una brava moglie, e tu la fai passare per quella che non è!
Marco si girò verso il cancello:
— Che ci fate qui? Siete venuti a farvi gli affari miei? Sparite!
Nessuno si mosse. La vicina, la signora Maria, disse:
— Marco, ma cosa ti prende? C’è una ragione per questa scenata?
— Una ragione? Luisa è la ragione! Io… io le do tutto l’amore che ho, e lei? Sorride a tutti, si chiin casa, e chissà con chi ci sta dentro! — Marco scese dal gradino e si sedette sulla panchina, con una voce stanca e piagnucolosa che faceva strano sentire da un uomo robusto come lui.