Perché non piaccio a tua madre? Non le ho fatto nulla di male!

**”Non piaccio a tua madre. Perché? Non le ho fatto niente di male,”** chiese Ada con voce tremante.

**”Edoardo, dove corri? Mangia con calma,”** disse severa Veronica Maria, incrociando le braccia.

**”Mamma, sono in ritardo.”** Edoardo ingoiò metà del panino, buttò giù il caffè e corse fuori dalla cucina.

**”Così ti rovinerai lo stomaco…”** borbottò Veronica Maria, trascinandosi dietro il figlio con i suoi passettini corti. **”Corri dalla tua Ada? E che ci trovi in lei? Sofia è bella, elegante, e ti ama. Sareste una coppia perfetta.”**

Edoardo allacciò le scarpe in silenzio, finendo il panino.

**”Come un bambino.”** La madre scosse la testa. **”Cinque minuti in più ti avrebbe aspettato la tua Ada, non sarebbe morta.”**

**”Mamma, basta.”** Edoardo si raddrizzò, sistemandosi la maglietta. **”È la mia vita. Deciderò io chi mi sta bene.”**

**”Deciderai tu. Poi te ne pentirai, ma sarà tardi. Una ragazza così bella non resterà sola…”** L’ultima frase rimase sospesa sulla porta chiusa.

Veronica Maria strinse le labbra e tornò in cucina. Finì la metà del panino lasciato dal figlio, fissando il muro. Poi si scatenò a pulire il piano cottura. Quando era arrabbiata o agitata, iniziava sempre così.

Quando suonarono alla porta, pensò che Edoardo avesse dimenticato qualcosa. Ma invece trovò Ada. La ragazza esile la fissava con grandi occhi grigi, come una bambina in attesa di una promessa.

**”Veronica Maria, buongiorno. Edoardo…”**

**”È uscito cinque minuti fa. Vi siete mancati?”** rispose lei, sorridendo a denti stretti.

**”Peccato. Gli dica che sono passata. Io e mia mamma andiamo dalla nonna. È in ospedale.”**

**”Glielo dirò. Perché non lo chiami tu?”**

**”Ho provato. Il telefono è spento.”**

Veronica Maria odiava le chiamate a casa. Diceva che le davano l’emicrania.

Quando Edoardo tornò venti minuti dopo, cupo, lei domandò con finta innocenza: **”Già di ritorno, figliolo?”**

**”Non si è fatta vedere. E non c’è a casa. Ada è venuta?”**

**”Doveva?”** fece lei, alzando le sopracciglia. **”Sarà successo qualcosa. La tua Ada non sparisce mica.”**

Più tardi Edoardo andò in palestra, e Veronica Maria, dopo aver lucidato i fornelli, andò al supermercato. Lì incontrò Sofia, l’ex compagna di scuola di Edoardo.

Veronica Maria credeva nella bellezza, e Sofia era splendida, a differenza di quella smilza Ada. E il fatto che suo padre lavorasse nel municipio era un valore aggiunto. Con un suocero del genere, Edoardo avrebbe avuto sicurezza, lavoro, una casa… Non poteva fare lo sportivo per sempre.

**”Ciao, Sofia cara,”** disse con voce melliflua. **”È da tanto che non ti vediamo.”**

**”Buongiorno. Edoardo ha una ragazza, non mi degna di uno sguardo,”** rispose Sofia, facendo la offesa.

**”Ma che dici! Dovresti provarci tu, invitarlo a cena, a passeggio…”**

**”Ci ho provato, ma è sempre occupato.”**

**”So bene di cosa si occupa,”** sbuffò Veronica Maria. **”A proposito, Ada è partita oggi. Dice per una settimana. Non perdere tempo. Vieni stasera, prendiamo un tè.”**

Sofia si presentò quella sera. Veronica Maria andò in cucina a *”scaldare l’acqua”*, lasciandoli soli. Sofia bussò alla camera di Edoardo, entrando senza aspettare. Lui era sdraiato sul letto, a fissare il soffitto.

**”Ciao. Ho incontrato tua mamma al supermercato oggi. Mi ha invitata.”** Sorrise. **”Che fai di così triste? Andiamo al cinema? C’è bel tempo.”**

**”Sofia, sono stanco, ho allenamento. Un’altra volta, va bene?”** Si alzò a fatica.

**”D’accordo, mi prendo la tua parola.”** Si sedette sul letto, chiacchierando di sport, di gare, di tutto ciò che gli interessava. Poi presero il tè in cucina, e Veronica Maria suggerì che Edoardo l’accompagnasse a casa, perché *”una ragazza così bella non deve girare da sola di notte…”*

***

Ada adorava la nonna. Per lei aveva scelto medicina. La nonna era spesso malata, ma odiava i dottori.

**”Crescerò e ti curerò io,”** le diceva da piccola. Ora era al quarto anno di università.

Il medico aveva rassicurato: niente di grave, pressione alta, una settimana di osservazione e via. Ada si preparò a tornare.

**”Dove corri? È vacanza. Il tuo Edoardo non scappa,”** borbottò la madre.

**”La nonna sta meglio. Tu resterai con lei, e quando Edoardo partirà per le gare, tornerò io.”**

**”Va bene, vai.”** La madre sospirò. *Edoardo è un bravo ragazzo. Ma non è sano esserne così ossessionati.* Ricordò il suo primo amore, il padre di Ada. Quell’amore sembrava eterno. Poi, quando Ada aveva otto anni, lui se n’era andato. *Forse a lei andrà meglio.*

Ada tornò e corse subito da Edoardo senza passare da casa.

Ad aprirle fu Veronica Maria, con uno sguardo gelido.

*”Eccola di nuovo. Che ragazzina appiccicosa. Proprio ora che Edoardo e Sofia…”* Sorrise forzatamente. **”Non c’è, non so quando torna. Gli dirò che sei passata.”** Chiuse la porta. *”Che insistente.”*

Ada richiamò Edoardo. Silenzio. Non gli aveva detto che sarebbe tornata prima, voleva fargli una sorpresa. Scese nel pianerottolo, dove poteva vedere tutto il cortile. Aspettò a lungo. Un anziano le lanciò un’occhiata di disapprovazione.

Stava per andarsene quando lo vide. Ma non era solo. Una ragazza gli si avvicinò. Ada riconobbe Sofia, l’ex compagna. La vide abbracciarlo e baciarlo sulla guancia. Non un bacetto amichevole, ma un vero bacio.

Edoardo non la respinse. Ada si voltò, sconvolta. Stava per scendere quando sentì la porta sbattere. Si nascose, ascoltando.

**”Allora, l’hai trovato? Entrate. Ho già preparato la cena…”** La porta si chiuse.

*”A me non mi ha mai accolta così,”* pensò Ada, scendendo le scale. Si fermò un attimo davanti alla porta, poi corse via, soffocando le lacrime. *”Come è possibile? Diceva di amarmi. Tre giorni e già si baciano… La mamma ha ragione. Le parole non contano.”*

A casa pianse a dirotto. Rimpiangeva di essere tornata, di aver lasciato la nonna. La mattina dopo decise di ripartire.

Quando, due settimane dopo, tornò con la madre, Edoardo era già alle gare. Glielo disse Veronica Maria.

Lui chiamò, ma Ada non rispose. Aveva visto tutto con i suoi occhi. Si rividero al suo ritorno.

**”Ada, che c’è?”**

**”Niente. Ma tu… Ti ho visto con Sofia. Vi siete baciati.”**

**”Quando?”** Edoardo era sinceramente stupito.

**”Sono tornata prima. Veronica Maria non te l’ha detto?”Ma alla fine, tra verità non dette e amori rinati, capirono che la vita aveva dato loro una seconda possibilità, e questa volta nessuno avrebbe sprecato il proprio destino.

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