All’angolo di via Verdi, a Firenze, c’era un manichino nella vetrina di un negozio di abbigliamento.
Indossava sempre lo stesso abito: camicia bianca, pantaloni grigi e un berretto storto che nessuno aggiustava mai.
Era un manichino dimenticato.
Restava lì da più di dieci anni.
Così immobile, così parte del paesaggio, che molti pensavano di non vederlo più.
Ma i commercianti del quartiere gli avevano preso affetto.
Ogni mattina, aprendo i negozi, gli dicevano:
—«Buongiorno, signor Giovanni»— perché così l’avevano battezzato.
Era uno scherzo, un rituale, un piccolo gesto per iniziare la giornata.
Il fornaio, il cartolaio, la fioraia… tutti salutavano il manichino.
E lui, naturalmente, non rispondeva mai.
Finché un giorno accadde.
Era un lunedì.
La vetrina era appannata dall’umidità dell’alba.
Quando passarono davanti al manichino e dissero «Buongiorno, signor Giovanni»…
lui sorrise.
Si mosse.
E sussurrò:
—«Buongiorno, ragazzi.»
Tutti rimasero di ghiaccio.
Non era un manichino.
Era un uomo.
Si chiamava davvero Giovanni.
Aveva 74 anni.
Era il custode del negozio da mesi.
Aveva perso la casa, la famiglia era lontana, e non aveva un posto dove andare.
Così di notte dormiva nel magazzino.
Di giorno, quando il negozio apriva, restava immobile dietro il vetro, fingendosi un manichino.
Non lo faceva per scherzo.
Lo faceva perché diceva che lì, dietro il vetro, si sentiva meno solo.
—«Mi piace guardare la gente, vedere come inizia la giornata.
E almeno qui… nessuno mi ignora.»
La storia si diffuse quando un ragazzo filmò la scena e la postò online.
Divenne virale.
Migliaia di persone commentarono:
«A volte crediamo che nessuno ci veda…
ma c’è sempre qualcuno che osserva dall’altra parte del vetro.»
Ora, il signor Giovanni non finge più di essere un manichino.
Gli hanno trovato un lavoro come ospite del negozio.
Si siede su una sedia accanto alla vetrina, sorride ai passanti, e ogni mattina risponde a chi lo saluta:
—«Buongiorno, signor Giovanni.»
Lui replica con una frase che è rimasta per sempre nel quartiere:
—«Buongiorno… e grazie per avermi visto.»
UN MANIQUÌ CHE SORPRENDE CON UNA RISPOSTA!






