È andato via, ma si è avvicinato di più

“Non farmi la lezione!” la voce di Giulia risuona tagliente, lei sta in mezzo al salotto con i pugni serrati. “Trent’anni insieme, trent’anni! E tu cosa fai? Rimani in eterno muto come un pesce!”

Vittorio solleva lentamente gli occhi dal giornale, guarda la moglie. I capelli grigi le scompigliano, il viso è rosso d’ira. Sa che sta per scoppiare l’ennesima lite.

“Giulia, calmati. Parliamo normalmente.”

“Normalmente?!” lei agita le mani. “Ma quand’è stata l’ultima volta che mi hai parlato normalmente? Che ti sei interessato a come sto, a cosa sento? Eh? Rispondi!”

Vittorio piega il giornale, lo posa con cura sul tavolo. Si alza, si avvicina alla finestra. Oltre il vetro, la pioggerellina d’ottobre bagna le foglie gialle del castagno che cadono una dopo l’altra.

“Hai ragione,” dice piano. “Parlo davvero troppo poco.”

“Troppo poco?!” Giulia
E in quel preciso istante, si promettono che ogni giornata inizierà sempre con un caffè condiviso e parole sincere scambiate a cuore aperto.

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