Dopo anni di solitudine: ci siamo trovati e ora siamo davvero felici!

Dopo tanti anni di solitudine: ci siamo trovati — e ora siamo davvero felici!

Mi chiamo Luisa, ho 54 anni. Fino a poco tempo fa, ero convinta che la mia vita sentimentale fosse finita per sempre. Dopo un divorzio doloroso e umiliante, ho vissuto più di dieci anni da sola, crescendo mia figlia, lavorando senza pause, occupandomi delle faccende quotidiane e ripetendomi una sola cosa: «Le donne della mia età non hanno tempo per l’amore».

Mi ero quasi abituata al silenzio in casa, a una tazza di tè davanti alla televisione, al fatto che nessuno mi chiamasse la sera solo perché gli mancavo. Poi, un giorno qualunque, seduta in cucina con il caffè, ho aperto un sito di incontri. Solo per distrarmi. C’era un breve messaggio di un uomo — triste, sincero. Scriveva di quanto fosse duro svegliarsi soli, di quanto facesse paura non essere attesi da nessuno, e di quanto desiderasse provare ancora una volta l’emozione di un vero incontro.

Mi ha colpito. Era come leggere i miei pensieri scritti da una mano maschile. Senza pensarci troppo, gli ho mandato due righe — sincere, affettuose, di sostegno. Credevo avesse solo bisogno di parole che lo salvassero dalla disperazione. Non mi aspettavo una risposta così immediata. Si chiamava Marco. Era un interlocutore straordinario — colto, attento, con un umorismo delicato e un’anima sensibile. Abbiamo iniziato a scriverci ogni giorno, poi a parlare al telefono. La sua voce è diventata il mio punto fermo in mezzo alla routine infinita.

Vivevamo agli opposti del Paese: lui a Verona, io a Palermo. Ma la distanza ha smesso di contare. Tra noi è nato un filo sottile di fiducia, cura e affinità. Quando mi ha proposto di incontrarci, non ho avuto dubbi.

Sono andata da lui in una piccola località turistica dove mi aveva invitata per un weekend. Quel giorno, mentre il treno rallentava in stazione, ero sul marciapiede e ho sentito il cuore battermi forte. È sceso dal vagone — e l’ho riconosciuto subito. I suoi occhi cercavano i miei. Ci siamo avvicinati e abbracciati come se ci conoscessimo da sempre. In quel momento, gli anni di solitudine, la paura, il dolore sono svaniti. È rimasta solo una sensazione: ero a casa.

Abbiamo passeggiato sul lungomare, tenendoci per mano, ridendo delle piccole cose, condividendo ricordi e progetti. Mi guardava come nessuno faceva da anni. Sentivo dentro di me accendersi una luce — calda, buona, autentica. Ero di nuovo una donna, non solo una madre, un’impiegata, una vicina di casa. Ero di nuovo amata.

Dopo quell’incontro, ci siamo visti più spesso. Lui veniva da me, io da lui. Rubavamo al tempo qualche giorno per stare insieme. E sempre più spesso mi sorprendevo a pensare: voglio svegliarmi accanto a lui ogni mattina, preparargli la colazione, aspettarlo alla sera, ascoltarlo mentre racconta della sua giornata. Ho capito: lo amo.

Non con l’amore acerbo di una ragazzina, accecata dalla passione, ma con l’amore di una donna matura, che ha vissuto tanto, che sa apprezzare il silenzio, il rispetto, il sostegno. Lui è diventato la persona per cui voglio vivere, respirare, sperare.

Ora, ripensando al passato, non credo di aver potuto vivere senza di lui tutto questo tempo. Spesso mi chiedo: e se non avessi scritto quel primo messaggio? Se non mi fossi decisa a partire? Avremmo potuto perderci, non incontrarci mai, restare nella nostra solitudine. Ma per fortuna, il destino ci ha dato questa occasione. E noi non l’abbiamo sprecata.

Lo guardo — e il cuore si riempie di calore. È qui. È mio. E ora so per certo: non è mai troppo tardi per ricominciare. Anche dopo i cinquant’anni. Anche quando la vita sembra già scritta. Perché l’amore non ha età. Arriva piano, al momento giusto. L’importante è non chiudergli il cuore.

Grazie, Marco, per esserci. Per aver creduto in noi. Per avermi ridato la vita. Sei la mia luce, la mia salvezza, la mia felicità. E non ho più paura del futuro. Perché so che ci sarai tu.

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