Le vacanze di Natale stavano per finire. Dopo giorni di panettoni, tortellini e antipasti, Arianna decise di preparare una semplice colazione con della polenta. Era ora di tornare alla normalità.
Mentre mangiavano in tre, il cellulare di Luca squillò dalla camera. Lui uscì dalla cucina. Arianna cercò di capire chi fosse e perché chiamava ascoltando le sue risposte.
Quando Luca tornò, non sembrava sconvolto, ma preoccupato.
«Mmm… Mia madre ha chiamato, ha la pressione alta e mi chiede di andare da lei.»
«Certo, vai pure,» annuì Arianna.
Mentre lui si vestiva, ricordò le sue parole al telefono: «Subito? Forse è meglio di no… Va bene, va bene.» Di solito, quando sua suocera lo chiamava, Luca correva da lei senza esitare. «Sto esagerando,» si ripeté Arianna.
«Torno presto,» gridò Luca dall’ingresso, e la porta si chiuse con un colpo secco.
«Mangia, dai,» incitò Arianna il figlio, che stava giocherellando con il cucchiaio nel piatto.
«Andiamo sulla collina? Lo avevi promesso.» Matteo guardò il cucchiaio con aria svogliata prima di metterlo in bocca.
«Aspettiamo che papà torni, va bene?» gli sorrise. «Ma finisci la polenta.»
«Va bene,» disse il bambino senza entusiasmo.
«Se tra cinque minuti il piatto non è vuoto, non andiamo da nessuna parte,» disse Arianna con fermezza, alzandosi per lavare i piatti.
Stirando i vestiti mentre Matteo giocava con le macchinine sul pavimento, sentì la serratura della porta.
«Finalmente.» Arianna posò il ferro e ascoltò i rumori nell’ingresso. «Che ci mette tanto?» pensò, andando incontro al marito.
Sulla soglia apparve una bambina di circa dieci anni, che la fissò con curiosità. Dietro di lei c’era Luca, con un’aria colpevole. Le mise le mani sulle spalle e alzò il mento con sfida.
«Questa è mia figlia, Beatrice,» disse Luca, abbassando gli occhi. «Mia madre mi ha chiesto di tenerla fino a domani.»
«Capisco. E sua madre? È scappata al mare con l’ultimo fidanzato?» commentò Arianna con sarcasmo.
Luca scrollò le spalle, ma prima che potesse parlare, Arianna tornò alla tavola da stiro.
«Entra pure,» sentì dire Luca, e con la coda dell’occhio vide la bambina avvicinarsi a Matteo.
«C’è ancora della polenta?» chiese Luca.
«Io non voglio la polenta,» intervenne subito Beatrice. «Voglio la pasta al pomodoro con la salsiccia.»
Luca la guardò confuso, poi sua moglie. Arianna alzò le spalle e fece un gesto verso la cucina, come per dire «vai, cucina tu, io sono occupata.»
Poco dopo, Luca la chiamò dalla cucina.
«Abbiamo la pasta? Non la trovo.»
«C’è quella avanzata. Finisco di stirare e vado a fare la spesa,» rispose Arianna con un tono accusatorio.
«Non guardarmi così. Non sapevo che…»
«Davvero? Tua madre non ti ha detto perché ti chiamava?» Visto che Luca abbassò lo sguardo, capì di averci azzeccato. «E non potevi chiedermelo? Perché non mi hai avvertito? Anche Matteo avrebbe avuto bisogno di prepararsi. Ora inizieranno a litigare per la tua attenzione.»
Come per confermare le sue parole, dalla stanza arrivò il pianto di Matteo. Arianna corse dentro, seguita da Luca.
«Ecco. Sistemala tu,» disse allargando le braccia.
Matteo si strinse a lei, mentre Beatrice fissava il pavimento con aria arrabbiata.
«Cosa è successo?» chiese Luca avvicinandosi alla figlia.
Ad Arianna diede fastidio che si fosse preoccupato prima di lei, non di Matteo.
«Lei mi ha… tolto la macchinina,» singhiozzò il bambino.
Dalla cucina arrivò il rumore dell’acqua che traboccava dalla pentola, e Luca corse via. «E non posso dirle niente. È ospite. La poverina, come la chiama mia suocera. E io cosa dovrei fare?»
«Vuoi guardare i cartoni?» Arianna fece uno sforzo e si rivolse a Beatrice con calmo.
La bambina annuì, e Arianna, sollevata, accese la televisione. Beatrice e Matteo si sedettero sul divano.
«Tua madre ha ricominciato? Vuole rovinare la nostra famiglia? Non le basta averti riavvicinato all’ex? Lo sai cosa gridava quando è nato Matteo? Che non aveva altri nipoti all’infuori di Beatrice. Voleva mettermi alla prova?» sibilò Arianna rientrando in cucina.
«Sta davvero male,» si difese Luca.
«E cosa le impediva di tenersi la bambina? Poteva chiamare un’ambulanza da sola. Io alla sua età già mi facevo la frittata.»
«Basta!» la interruppe lui, sbattendo un cucchiaio sul tavolo. «Bea, vieni a mangiare!» gridò verso la stanza.
«Papà, portamela qui,» rispose lei con calma.
«Papà,» lo imitò Arianna, rotolando gli occhi. «Vai pure da lei.» Uscì dalla cucina e, ignorando Beatrice, ripiegò la tavola da stiro, lasciando che Luca si occupasse di sua figlia.
Alla fine, Luca portò Beatrice in cucina. Arianna tratteneva a stento la rabbia. Si sedette accanto a Matteo davanti alla TV, ma non vedeva nulla. Il bambino la guardava cercando protezione. «Resisti,» si disse. «Matteo capisce. Sa che quella bambina mi dà fastidio. Non è giusto.» Gli sorrise forzatamente.
L’irritazione montava. Si sentiva ferita, sbagliata, tradita. Dalla cucina arrivavano le voci di Luca e Beatrice, mentre lei e Matteo erano soli. «Devo stare attenta. Se la bambina racconta tutto a mia suocera, dirà a tutti che sono cattiva…»
«Mamma, quando andiamo sulla collina?» la interruppe Matteo.
«Non lo so. Abbiamo ospiti.» Lo accarezzò.
Beatrice arrivò masticando, mentre Luca lavava i piatti in cucina. «Lui che lava la scodella di sua figlia? Mai fatto per me o Matteo. Capisce di aver sbagliato,» pensò con amarezza.
«Allora, andiamo?» chiese Luca entrando allegro.
«Sì. Ma abbiamo solo un bob.» Arianna fissava il cartone senza interesse.
«Nessun problema. Prenderemo la slitta e ci alterneremo, vero, Matteo?» L’ultima frase era chiaramente per Beatrice.
«Matteo, vai in bagno e vestiti.» Arianna sospirò e si alzò.
Prese i suoi vestiti e andò nella stanza del figlio a cambiarsi.
Per tutta la strada, cercò di convincersi a essere gentile con Beatrice. «Sono una madre. I bambini non sono mai colpevoli… Non è colpa sua se sua madre l’ha abbandonata. E Matteo non c’entra. E io?» continuava a ripetersi. «Mia madre aveva ragione: l’ex di Luca non ci lascerà mai in pace.»
Sulla collina, Beatrice salì subito sul bob. Arianna mise Matteo sulla slitta, e lui scese ridendo. Beatrice, più grande e forte, risalì subito le scale. Arianna osservò con tristezza Matteo che faticava con la slitta. Quando Beatrice tornò su e si rimise sul bob, Arianna lanciò un’occhiata assassina a Luca, che distolse lo sgu