Su di te, come te, non ci si sposa

— Lo sai, Fiammetta, che su donne come te non ci si sposa — le disse con calma Marcello, — ci sono donne per l’amore e per passare il tempo piacevolmente. Poi ci sono quelle che si conservano per il matrimonio. Purtroppo, tu non sei una di quelle.

— E cosa c’è che non va in me, Marcè? Cucino, sono bella, tengo la casa pulita, come donna ti soddisfo in tutto — Fiammetta lo guardava stupita, gli occhi lucidi.

— Proprio quello è il problema! Sei rovinata, capisci? Su donne come te non ci si sposa. Con te ci si vede solo per divertimento, senza intenzioni serie.
Per sposarsi ci vuole una ragazza onesta e pura, per cui tu sei il primo! Una che sia pronta a lavarti i piedi e bere quell’acqua, come dice il proverbio. Marcello, soddisfatto di avere l’ultima parola, si girò verso il muro e iniziò a russare.

Solo una settimana prima, Fiammetta era seduta al bar con le amiche, a discutere delle sue prospettive favolose.
Sì, 30 anni, non più una ragazzina, ma aveva una carriera solida, un appartamento e una macchina, e un aspetto splendido.
Era pronta per sposarsi e fare figli! Soprattutto perché già aveva un candidato con un ottimo patrimonio genetico.
Marcello non si era mai sposato, viveva da solo, anche se aveva comprato l’appartamento accanto a quello di sua madre.
40 anni, bello, curato, quasi senza vizi, e con una posizione di prestigio. Un sogno, non un uomo.

Con Fiammetta si erano conosciuti al suo studio dentistico — lui era venuto per un controllo e aveva incontrato la donna della sua vita. Succede.
Fiammetta lavorava tanto, tra il pubblico e il privato, e non aveva mai tempo per la vita sentimentale.
Quella sera stessa, Marcello l’aspettò all’uscita con un mazzo di fiori — non le banali rose, ma magnifici peoni. A febbraio! Poi l’invitò a cena. E così era iniziato tutto.

Da un lato, Fiammetta si preoccupava: era passato quasi un anno, e Marcello non faceva cenno a una proposta.
Le amiche già le suggerivano di cambiare status e mettersi un anello al dito.
Ma Marcello non aveva fretta.
Così, ascoltando i consigli delle “ragazze”, Fiammetta decise di spingerlo. Quella sera, prima di dormire, iniziò una conversazione seria, e ricevette una risposta inaspettata: non ci si sposa con donne come lei!

Ma chi si credeva di essere?!
Doveva parlarne con persone più sagge, così il giorno dopo, dopo il lavoro, Fiammetta si ritrovò con le amiche sposate al bar:
— Ragazze, immaginate, mi ha detto che sono rovinata! A quanto pare, su di me non ci si sposa!
— Come è possibile, Fiamma? — tuonò Caterina, — sei bella, intelligente, e hai più successo di molti uomini.
— Ha detto che si sposerà solo con una pura. Io invece… Terza scelta. E ora cosa faccio? Non ne ho idea!
Per il resto, lui mi piace. Non è stupido, ha soldi, e… beh, anche lì va bene.
— Fiamma, lasci

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