Entrata in un bar per caso, vide il marito con un’altra e decise di dare una lezione a entrambi.

Judith si fermò al bar durante la pausa pranzo, quando vide suo marito con un’altra donna e decise di insegnare loro una lezione. Judith sospirò uscendo dall’ufficio. La giornata era stata un susseguirsi di problemi. Davvero quelle relazioni dovevano essere controllate proprio ora? Avrebbe potuto occuparsene domani. Stanchissima, decise di fermarsi al suo bar preferito. Si immaginava già il gusto dell’insalata greca e del caffè, un attimo di dolce vita che avrebbe colorato la sua giornata.

Entrando, notò che il locale era quasi vuoto. Stava per sedersi al suo solito tavolo quando riconobbe un volto familiare. Suo marito, Luca. E non era solo. Accanto a lui, una donna elegante, impeccabile.

Judith si gelò come se qualcuno le avesse versato un secchio d’acqua addosso. La sconosciuta sembrava appena uscita dalla copertina di una rivista di moda. Capelli biondo platino, vestito aderente, gioielli luccicanti. Il trucco perfetto. Ridevano, scherzavano. Luca le stava raccontando qualcosa, e lei, ridacchiando, gli sfiorò la mano.

Tutto dentro di Judith si ribaltò. “Ecco come stanno le cose,” pensò, quasi spinta ad avvicinarsi e affrontarli lì, in mezzo al bar, come in una scena drammatica. Ma si fermò. No, sarebbe stato troppo facile.

Si fece forza e si ritrasse, elaborando un piano. Gli avrebbe mostrato cosa significava giocare con i sentimenti di qualcuno.

Scelse un tavolo dallaltra parte, ma abbastanza vicino da osservarli. Ordinò linsalata greca e un caffè, ma non toccò nulla. Tirò fuori il telefono e compose il numero di Luca. Il suo cellulare squillò sul tavolo. Lui guardò lo schermo e lo silenziò in fretta. Judith sorrise. “Non vuoi rispondere? Interessante. Di cosa stai parlando che è così importante?”

Non distolse lo sguardo, seguendo ogni loro movimento. Luca si avvicinò alla bionda, sussurrandole qualcosa allorecchio. Lei scoppiò a ridere, coprendosi la bocca con la mano. Sullanulare brillava un enorme diamante.

Il cuore di Judith si strinse. Si girò, cercando di controllarsi. “Calma, Judith, niente panico,” si ripeté, asciugandosi le mani su un tovagliolo.

I ricordi lampeggiarono nella sua mente. Il primo incontro, i timidi appuntamenti, le dichiarazioni damore. Era tutto una bugia? Ora giocava su due fronti? Digrignò i denti ma continuò a osservare. Voleva credere che fosse solo una collega. Sì, troppo curata e seduta troppo vicina.

Con il telefono in mano, proseguì la sua sorveglianza. Poi vide un uomo passare vicino al suo tavolo. Alto, bello, un sorriso da spot pubblicitario. E lispirazione arrivò. Gli fece un gesto.

“Scusi,” disse alluomo, che si fermò incuriosito.

“Dimmi,” rispose, studiandola con interesse.

“Ho una richiesta un po strana,” esordì Judith, esitando un attimo. “Vede laggiù?” Indicò Luca. “Quello è mio marito. E quella donna? Beh, sembra che mi stia tradendo. Potrebbe fingere di essere il mio fidanzato? Voglio fargli provare quello che provo io.”

Luomo rifletté un attimo, poi sorrise.

“Perché no?” si sedette di fronte a lei.

“Judith,” presentò lei, cercando di mantenere la calma nonostante il cuore le martellasse.

“Mi chiamo Matteo,” rispose lui.

Judith sorrise, lanciando unocchiata a Luca. Lo aveva notato. Nei suoi occhi balenò confusione. Non si aspettava di vederla lì. E soprattutto, con un altro uomo. Cercò di fingere indifferenza, ma Judith notò la tensione nelle sue spalle.

Si raddrizzò, fingendosi immersa nella conversazione con Matteo. Si chinò verso di lui, come per confidarsi. Lui seguì il gioco, ridendo al momento giusto. Judith vide Luca irrigidirsi. Cominciò a tamburellare nervosamente sul tavolo.

Decise di lasciare la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Prese la mano di Matteo. Lui, capendo, le strinse le dita dolcemente. Luca li fissò più a lungo, poi sussurrò qualcosa alla bionda, che smise di ridere.

“Sei un bravo attore, Matteo,” sussurrò Judith.

“Guarda come è teso,” rispose lui sottovoce. “Vuoi continuare?”

“Passiamoci davanti,” propose Judith. “Vediamo come reagisce.”

Matteo annuì. Si alzarono, tenendosi per mano, e lentamente si avvicinarono alluscita. Passando accanto a Luca, Judith decise di giocare lultima carta.

“Oh, ciao, amore! Che sorpresa vederti qui. E chi è la tua amica?”

Luca impallidì. La bionda lo fissò, aspettando una

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