Quando nacque la loro figlia Nadia, Andrea e Rebecca erano al settimo cielo. Ma presto il comportamento strano del loro golden retriever, Fiorella, offuscò la loro felicità.
La svolta arrivò quando Rebecca scoprì di essere incinta e Fiorella, a quanto pare, lo aveva già intuito. Per tutta la gravidanza, non si staccò mai dalla padrona, proteggendola come un’ombra.
Dopo la nascita di Nadia, la vita sembrava perfetta. Ma quando Rebecca dovette tornare all’università, la sua amica Monica si offrì di badare alla bambina. Sebbene sembrasse affidabile, Fiorella mostrò subito diffidenza: ringhiava se Monica si avvicinava troppo alla piccola e le sbarrava il passaggio.
La situazione peggiorò quando Monica accusò il cane di averla aggredita. Preoccupati, Andrea e Rebecca controllarono le riprese di sicurezza e rimasero sconvolti. Monica aveva piazzato una telecamera nascosta ed era in contatto con un uomo che le dava ordini al telefono. Fiorella, invece, si era sdraiata sopra la bambina per proteggerla.
La polizia intervenne e scoprì che Monica faceva parte di un traffico internazionale di bambini. Grazie all’istinto di Fiorella, Nadia fu salvata in tempo.
Qualche tempo dopo, Rebecca notò delle irregolarità nei documenti di una fondazione. Ancora una volta, Fiorella reagì proprio quando sul monitor apparve il nome sospetto di un’azienda, si mise ad abbaiare. Le indagini portarono alla luce una rete di riciclaggio legata al caso precedente.
Fiorella divenne un’eroina silenziosa. Un’organizzazione internazionale per la protezione degli animali le conferì un premio per la sua fedeltà e il suo istinto straordinari. Nella casa della famiglia oggi ci sono tre quadri: uno di Fiorella al sole, una foto di famiglia in giardino e una cornice con una citazione:
*«I veri angeli custodi non hanno ali hanno zampe.»*
Rebecca scrive ancora nel suo diario. Sulla prima pagina c’è scritto:
*«Fiorella è stata la luce quando eravamo perduti nel buio.»*





