Passeggiando col cane nel parco, all’improvviso corse verso una borsa nera, l’afferrò e si tuffò nella fontana: poi accadde l’inaspettato

Ero al parco con il mio cane, quando allimprovviso lui si avventò su una borsa nera, la afferrò e saltò nella fontana: poi accadde linaspettato.
Stavo facendo la solita passeggiata con Fido al Parco Sempione. La giornata era tranquilla, laria fresca dopo la pioggia, e il rumore dellacqua della fontana creava un sottofondo rilassante. Mi godevo la quiete, senza pensare a nulla di male. Ma allimprovviso, il comportamento del mio labrador cambiò.
Si bloccò, il pelo sulla schiena si rizzò, le orecchie si drizzarono. Lo vidi annusare laria con insistenza, poi partì di scatto come un razzo. Gridai: Fido, fermo!, ma lui non si voltò neanche. Correva deciso, come se sapesse esattamente dove andare.
In pochi secondi, arrivò davanti a una grossa borsa nera abbandonata sullerba, vicino alla fontana. Cominciò ad abbaiare e ringhiare, saltando indietro e poi avvicinandosi di nuovo. Mi guardai intorno, ma non cera anima viva. Nessuno veniva a riprendersi quella borsa.
Poi successe il colpo di scena. Invece di aspettarmi, Fido afferrò la borsa coi denti. No, lasciala!, urlai, ma pareva non sentirmi. Si mise a correre verso la fontana, ignorando ogni mio richiamo.
In un attimo, fu lì. Continuavo a gridare, disperato, ma lui non si fermò. Con un balzo, si tuffò nellacqua, trascinandosi dietro quella maledetta borsa.
Rimasi a bocca aperta, paralizzato. PoiBAM! Un boato sordo, lacqua schizzò ovunque, il terreno tremò. Era un esplosivo. La fontana aveva assorbito londa durto, salvando chissà quante persone che passeggiavano ignare.
Fido aveva capito tutto prima di me. Aveva fiutato il pericolo dove io vedevo solo un oggetto dimenticato. Il suo istinto aveva salvato vite.
Mi avvicinai alla fontana, la gola stretta. Lui se nera andato da eroe, con un gesto che pochi avrebbero avuto il coraggio di fare. Ora, ogni volta che passo da lì, guardo lacqua e sorrido. Perché anche nellultimo secondo, quel cane testardo non pensò a sé, ma a tutti noi.