Mi hai regalato un appartamento!
È il mio appartamento! Mamma e la famiglia si oppongono al fatto che io cacci mia cugina incinta.
Me lhai regalato tu!
Non capisci? Si tratta di famiglia! Come puoi trattare così tua nipote? È incinta, non ha un posto dove andare!
Chiara stringeva il telefono in cucina. La voce di sua madre, tra suppliche e accuse, risuonava nellauricolare. Tipico di lei: anche quando chiedeva un favore, faceva sentire in colpa.
Mamma, sono disposta ad aiutare, ma Esitò, cercando le parole. Maria vive da me da otto mesi. Otto! Ricordi quando zia Rosaria diceva «due settimane, il tempo che trovi un lavoro»?
E allora? Il mercato è difficile ora
Non cerca neanche! Unondata di fastidio la travolse. Ieri ha passato il giorno in bagno a farsi maschere per i capelli. Poi a guardare serie tv. E poi
Chiara, è incinta
Lha scoperto un mese fa! E prima?
Silenzio pesante. Chiara sentì il sospiro teatrale di sua madre, quello che significava: «Che figlia insensibile, ti ho educata male».
Mamma, è il mio appartamento. Tu e papà avete rilevato la quota di zia Rosaria per me, no?
Tecnicamente la voce si fece più secca è della famiglia. Ti permettiamo solo di viverci.
Chiara chiuse gli occhi. Eccolo. Sempre la stessa storia.
Pensavo fosse un regalo. Per la mia laurea.
Certo! Ma sai che in famiglia bisogna
Bisogna cosa? la interruppe. Sopportare che Maria mangi la mia spesa, usi i miei prodotti e porti il suo ragazzo quando non ci sono? Lo stesso che lha messa incinta, tra laltro.
Chiara! Il tono si fece duro. Zia Rosaria ha fatto tanto per noi! Quando papà era malato, chi ci aiutava? Chi ti accudiva mentre io lavoravo giorno e notte?
Sospirò. La solita storia. Il debito eterno verso zia Rosaria.
Le sono grata, davvero. Ma non significa che devo
Mi ha chiamata ieri la interruppe sua madre. In lacrime. Dice che tormenti Maria per stupidaggini.
Chiara rise.
Stupidaggini? Ha preso il mio maglione nuovo senza chiedere e lha macchiato di sugo! E ha avuto il coraggio di dire: «Non farai storie, siamo famiglia». Senza nemmeno scusarsi!
Santo cielo, è solo un vestito
Non è il maglione! Le si strinse la gola. È il rispetto. I confini. Tornare a casa e sentirsi unestranea.
Nuovo silenzio. Poi sua madre sussurrò, persuasiva:
Tua nonna sarebbe stata così delusa. Per lei, la famiglia era
No la interruppe Chiara. Non tirarla in ballo ogni volta.
Ma è vero! Questo appartamento viene dalla sua eredità. Voleva che
Che ospitassi Maria a vita? Che sopportassi i suoi capricci? Che
Il telefono vibrò: zia Rosaria. Ovviamente.
Mamma, è zia. Sicuramente per dirmi che cattiva cugina sono.
Rispondile. Sii ragionevole.
Va bene sospirò. Richiamerò dopo.
Rispondendo, si preparò mentalmente alle accuse.
Pronto, zia Rosaria?
Tesoro mio! Una voce troppo zuccherosa. Come stai, sole mio?
«Sole». Chiara fece una smorfia. Quel soprannome non prometteva nulla di buono.
Tutto bene.
Maria mi ha parlato di incomprensioni tra voi?
Alzò gli occhi al cielo. «Incomprensioni». Certo.
Zia, avevate detto due settimane. Un mese al massimo.
Conti come un notaio! Una risata forzata. In famiglia non si fa così.
E cosa si fa in famiglia? La rabbia cresceva. Rubarmi le cose? Portare amici quando non ci sono?
Ma dai Maria è solo socievole, lei
È abituata che tutti risolvano per lei. I miei genitori hanno comprato la tua quota. Era un regalo per me.
Non esattamente il tono si gelò. È eredità di famiglia. Tua madre ed io abbiamo concordato
Che vendessi la tua parte a loro. A prezzo di mercato.
I soldi, sempre i soldi! Note isteriche. E il bambino di Maria? Ci pensi? Dove andrà?
Ha un ragazzo. Il padre, tra laltro.
Un irresponsabile! Ha lasciato Milano appena ha saputo della gravidanza.
«Chissà perché», pensò, prima di rispondere:
Voi avete un trilocale con zio Mario. Perché non vive con voi?
Silenzio eloquente.
È complicato. Mario lavora da casa. E poi, andate così daccordo! Sarebbe unesperienza materna per te.
«Andiamo daccordo». Chiara sorrise amaramente. Maria, leterna irresponsabile, mentre lei, «quella seria», doveva sempre cedere.
Non ce la faccio più. Deve andarsene.
Cosa?! La voce diventò stridula. È incinta! Vuoi stressarla fino a farla abortire?
Chiara trattenne le ingiurie. Larma finale: la colpa per procura.
Non la butto in strada subito. Ha un mese per
Chiamo tua madre! È scandaloso! Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te!
La linea si interruppe. Le sue mani tremavano.
La porta sbatté. TaccoLa porta si aprì di colpo, e Maria entrò con gli occhi pieni di lacrime, ma Chiara incrociò le braccia e disse con voce ferma: “Non cè più spazio per te qui”.