Mio fratello ha spinto sua moglie alla disperazione poi è successo lirreparabile.
Mio fratello era il mio modello.
Fin da bambino, ho sempre guardato a mio fratello maggiore, Marco.
Per me era un mentore, un protettore e un esempio da seguire.
Quando mi sono sposato, mi ha detto:
Ricordati una cosa, fratellino. Non dire mai a tua moglie quanto hai in banca. Se la lasci fare, ti svuoterà il portafoglio. Tienila a bada, non lasciarle spendere!
Allepoca, mi sembrò esagerato.
Ma Marco aveva cinque anni più di me, era già sposato, e pensai che sapesse ciò che diceva.
Fortunatamente, mia moglie, Giulia, non era così.
Non correva dietro alle marche, non chiedeva regali costosi e non sognava una vita di lusso.
Col tempo, però, i nostri percorsi si divisero. Le nostre mogli non andavano daccordo, e Marco era sempre occupato con la sua azienda.
Io suonavo in unorchestra, lui possedeva fattorie e terreni.
E ogni volta che lo incontravo, mi aspettavo i suoi rimproveri.
Marco trovava sempre un motivo per sermoneggiarmi.
**I soldi più importanti della famiglia**
Mio fratello continuava a ripetermi:
Sei irresponsabile! Perché vivi di stipendio in stipendio? Perché lasci che tua moglie spenda in sciocchezze?
Non replicavo, ma le sue parole mi ferivano.
Dopo quelle discussioni, cercavo di risparmiare, ma presto mi dimenticavo e tornavo alla solita vita.
Marco aveva una figlia, Beatrice.
La teneva praticamente prigioniera.
Niente soldi per le piccole spese, niente vestiti alla moda, niente trucco.
Cresceva con rigidità.
A volte veniva da noi, e io e Giulia le davamo qualche euro di nascosto.
A sedici anni, Beatrice scappò di casa, solo per sfuggire al controllo di suo padre.
Marco pensò che fosse “meritato” diceva che era colpa sua, non laveva protetta abbastanza.
Ma il peggio lo vidi più tardi
**Una vacanza diventata tormento**
Due anni fa, decidemmo di andare al mare insieme.
E vidi tutto.
Mio fratello tormentava sua moglie per ogni centesimo.
Ancora un caffè? Non puoi berlo a casa?
Una pizza? Sei pazza, costa troppo!
Il gelato per i bambini? Bevano acqua!
Controllava ogni spesa, ogni euro, ogni scontrino.
Camminare con lui sulla passeggiata era impossibile.
I miei figli, come tutti gli altri, volevano zucchero filato, palloncini, souvenir
Ma Marco si limitava a fare una smorfia e borbottava:
Rovinerete i vostri genitori, capite?
Eppure aveva molti più soldi di me.
Aveva solo paura di spenderli.
Giulia, esausta, mi disse:
Restiamo qui ancora qualche giorno. Senza di loro.
Accettai.
E Marco partì con sua moglie quella notte.
Era di fretta voleva partecipare a unasta di attrezzature agricole.
Ma la mattina ricevetti una chiamata
Avevano avuto un incidente.
**Dopo, cambiai per sempre**
Dicono che si sia addormentato al volante.
Persi mio fratello.
Da allora, sono un uomo diverso.
Non risparmio più per “la vecchiaia”.
Non penso più al costo di un caffè.
Compro regali ai miei figli, cose belle per mia moglie, bei vestiti per me.
Sì, i soldi servono.
Ma a cosa serve accumularli senza vivere?
È insensato aggrapparsi al denaro come se potessimo portarcelo nella tomba.
Limportante è non perdere chi ami.
Perché loro sono insostituibili.
I soldi non contano nulla.