Un appartamento senza suocera: Scappare dall’incubo di un trilocale condiviso

Un appartamento senza suocera: Scappare dallincubo di un trilocale condiviso

Non compriamo un appartamento per vivere con mia suocera: mi rifiuto di prendere un trilocale per evitare questo incubo.

Mio marito e io sogniamo una casa tutta nostra, abbiamo chiesto un mutuo e persino preso in prestito dei soldi da mia suocera. Non è cattiva, ma la sua intrusione costante mi manda fuori di testa. Da quando suo marito è morto, sembra essersi data la missione di occuparsi di tutti, e questo ci soffoca. Possiede un grande appartamento nel centro di Milano, ma la mia decisione è presa: meglio un piccolo alloggio che sia solo nostro. Non voglio che la sua ombra oscuri la nostra casa.

Abbiamo trovato un trilocale in un condominio nuovo. Una delle camere è minuscolaperfetta per larmadio che ho sempre sognato. Ma mia suocera, Giovanna Rosaria, si è ribellata. Ha detto che era stupido metterci un armadio. «E dove dormiranno gli ospiti? E se la famiglia viene a trovarci?» ripeteva, con quello sguardo penetrante. Ho capito subito: sta pensando a sé stessa. Ultimamente, rimane a casa nostra fino a tardi, come se rifiutasse di tornare nel suo appartamento vuoto. Le sue parole suonavano come una condanna: se prendiamo un trilocale, si installerà da noi, forse finirà per trasferirsi.

Non sono ciecovedo dove va a finire. Giovanna Rosaria è sola, e le sue attenzioni si trasformano in un controllo opprimente. Chiama tre volte al giorno per «controllare» come stiamo, offre consigli non richiesti e cerca persino di dettare come arredare la nostra futura casa. Mi rifiuto di condividerla con lei! Io e mio marito, Luca, stiamo comprando una casa per costruire la nostra vita, non per assecondare i suoi capricci, per quanto «gentile» possa sembrare.

Ho posto un ultimatum: niente trilocale. «Voglio vedere tua madre solo alle feste,» ho detto a Luca. «Se le interessa così tanto una camera per gli ospiti, che ne prepari una a casa sua.» Lui ha cercato di convincermi, dicendo che voleva solo starci vicino, che invecchiava e la solitudine la opprimeva. Ma resto irremovibile. Non sacrificherò la mia tranquillità per le sue «attenzioni» soffocanti. Meglio rinunciare allarmadio che trasformare la nostra casa in unappendice del suo appartamento.

Se vengono ospiti, dormiranno su un materasso gonfiabile. E se mia suocera insiste per restare la notte, troverò mille modi per riaccompagnarla a casa. Questa è la nostra casa, la nostra vita, e nessunoneppure leici ruberà il diritto di esserne i padroni.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

five × one =

Un appartamento senza suocera: Scappare dall’incubo di un trilocale condiviso