«Non me lo perdonerai mai» — gridò mia sorella quando Ignazio decise di abbandonare la famiglia, senza cedere alle manipolazioni per il bene di mia nipote

«Non mi perdonerai mai per questo!» gridò sua sorella mentre Ignazio decise di abbandonare la famiglia, resistendo alle manipolazioni per il bene della nipote.
Durante il pranzo domenicale a casa della madre, Ignazio notò che lei e sua sorella si scambiavano occhiate e sorrisetti incerti, cosa del tutto insolita per loro.
Chissà cosa stanno tramando stavolta pensò nervosamente. Speriamo non sia un’altra delle loro follie. Sono così ingenue, cadono sempre nelle trappole dei truffatori. E poi, non ammettono mai i loro errori, solo quando è troppo tardi. La mamma è anziana, ma mia sorella? Perché casca sempre in queste sciocchezze? Non è mica stupida!
Ignazio spostò lo sguardo dalla madre alla sorella, poi sulla nipote, seduta in silenzio, assortissima nei suoi pensieri, come se il mondo intorno a lei non esistesse.
Per rompere quel silenzio imbarazzante, le chiese:
Allora, Giulia, comè luniversità? Ti piace?
«Non mi perdonerai mai per questo!» gridò sua sorella mentre Ignazio decise di abbandonare la famiglia, resistendo alle manipolazioni per il bene della nipote.
Sì, zio, mi piace moltissimo! Tutto perfetto. Solo che lo guardò con timidezza.
Cosa cè che non va? si stupì Ignazio. Anchio ho finito quelluniversità, ne sono orgoglioso. Il diploma è prestigioso, mi hanno assunto subito, mi hanno strappato via. Poi ho fatto carriera da solo, tutto grazie alla mia istruzione.
Sì, Giulia intervenne la madre lo zio Ignazio si è fatto tutto da solo, niente raccomandazioni, ha vinto una borsa di studio, si è laureato con lode. È un esempio per te! Non mi ha mai dato problemi e ha sempre aiutato tua madre!
Ignazio, fratello mio sorrise la sorella, Natalia ha sempre fatto del bene. È stato la mia roccia. Ha aiutato a crescere Giulia dopo il divorzio da Vittorio. E dopo la morte di papà, è diventato un padre per mamma. Un vero uomo, un protettore.
Cè qualcosa che non va pensò Ignazio. Vogliono qualcosa da me, per questo sono così affettuose. Di solito Natalia mi incolpa per il suo divorzio, dice che non andavo daccordo con quel buono a nulla di Vittorio. Ma come ci si può andare daccordo con uno che pensa solo a ubriacarsi? Non ha mai lavorato, lho sistemato io in diversi posti, ma resisteva una settimana, due al massimo. Si lamentava sempre degli stipendi, diceva che gli trovavo lavori umilianti, lui che era unanima artistica. E ora improvvisamente sono il fratello perfetto? Ma certo!
Finito il caffè, si spostarono in salotto, davanti alla tv. Dagli sguardi tesi delle donne, Ignazio capì che il discorso importante doveva ancora arrivare.
Ascolta, Ignazio finalmente cedette la madre abbiamo una questione esitò un attimo.
Fratellino iniziò dolcemente Natalia Giulia è grande, non vuole più vivere con me.
Capisco rise brevemente Ignazio ha un fidanzato, vero, nipote mia?
Giulia non rispose, abbassò gli occhi e arrossì.
È normale alla sua età continuò Ignazio i giovani devono diventare indipendenti. Ma tu, Natalia, la tratti ancora come una bambina, fai tutto per lei, la controlli. Se non vuole vivere con te, può chiedere un posto in dormitorio.
Che dormitorio! si indignò la madre, Irma. Lì succede di tutto! Lo sai bene!
Non succede niente di male! ribatté Ignazio. È tutto sotto controllo, è unottima opzione. È ora che impari a cavarsela da sola!
No, Ignazio, non hai capito intervenne Natalia Giulia è grande, ha diciannove anni. Ha un ragazzo, simpatico, intelligente, si chiama Luca. Potrebbero avere un futuro insieme. Ma dobbiamo pensare al domani. Il dormitorio è temporaneo, e poi?
E poi? Troveranno lavoro e affitteranno casa. O magari un mutuo, molti lo fanno. Oppure potrebbero approfittare dei fondi per giovani laureati che vanno in provincia, danno aiuti e alloggi.
No, zio, io non voglio andare in provincia fece la bocca storta Giulia vorrei trasferirmi a Milano. Ma lì gli affitti sono altissimi.
Ecco perché dobbiamo darle una spinta disse la nonna smettiamola di tergiversare. Siamo famiglia, e tu, Ignazio, devi aiutare Giulia.
In che modo, precisamente?
Cè unopportunità per un mutuo agevolato. Io e Natalia abbiamo messo da parte dei soldi, ma tu dovresti fare domanda. Hai la casa di proprietà, e poi conosci persone nel settore informatico, quel tuo compagno di scuola, Filippo Rossi, ci ha parlato di questa possibilità. Ci ha detto che ti assumerebbe volentieri. Suvvia, Ignazio, fai qualcosa per tua nipote!
Mamma, te lho detto mille volte: non mi metto in affari loschi. Io non ho diritto a nessun mutuo agevolato.
Lo so, Ignazio, ma Filippo dice che si può sistemare
Non voglio sapere cosa ha detto Filippo. È una truffa! Non rischierò la mia reputazione per un appartamento regalato a Giulia. Io mi sono guadagnato tutto da solo, senza chiedere favori. E anche Giulia finirà luniversità, lavorerà, e voi nel frattempo metterete da parte i soldi. Io contribuirò, ma perché questa fretta?
Zio, sono grande, voglio essere indipendente. Potrei lavorare part-time per aiutare a pagare il mutuo iniziò Giulia.
Natalia la fulminò con lo sguardo, ma lei continuò:
Non dovresti pagare tutto tu, mamma e nonna hanno detto che coprirebbero metà. Tu dovresti solo aiutarci un po. Il punto è il mutuo agevolato, gli interessi sono bassissimi!
Ah, quindi avete già deciso che devo pagare io? Fantastico! Spendete i miei soldi senza consultarmi. Allora non vi serve solo il mutuo, ma anche che lo paghi io. Perché non dirmelo subito: “Ignazio, compra un appartamento a Giulia, è grande e vuole essere indipendente, ma solo a spese degli altri”? Un adulto paga per sé stesso!
Ignazio, perché sei così testardo? intervenne Natalia, con gli occhi lucidi. Guarda Giulia, sta piangendo. Non ti chiediamo soldi, ma solo un aiuto. Lei conta su di te, e tu la deludi. Non ha un padre, tu sei stato tutto per lei, e ora le lacrime le rigavano il viso.
Anche Giulia singhiozzava:
Zio, questa opportunità potrebbe non ripetersi! Hai visto i tassi attuali? Abbiamo pensato tutto così bene. Mamma ha già parlato con Filippo, devi solo firmare i documenti, noi faremo tutto
Non se ne parla! rispose Ignazio bruscamente. Non partecipo a truffe. E visto che conosco Filippo, gli telefonerò oggi stesso per avvertirlo che denuncerò le sue macchinazioni al capo. Dimmi, Natalia, gli hai già dato dei soldi o solo promesso?
Natalia impallidì:
Non gli ho dato niente. Non osare chiamarlo! Voleva solo aiutarci, e tu
La madre, fino ad allora in silenzio, intervenne:
Ignazio, non ti riconosco! Sei un fratello, uno zio, devi aiutare le tue ragazze. Chi lo farà, se non tu?
Ecco,

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