Un milionario ritrova l’amore d’infanzia mentre mendica insieme alle sue figlie gemelle — Quello che fa dopo è incredibile…

Luca Romano rimane immobile, la città che si muove frenetica intorno a lui mentre i suoi occhi si fissano sul volto di una donna che non credeva di rivedere mai piùnon così, almeno.

Alessia Conti. Il suo primo amore. Lunico amore, se era onesto con se stesso.

La ragazza che lo aveva sfidato a scalare le torri dellacqua, che danzava scalza sotto la pioggia, che lo aveva baciato sotto le tribune dopo la scuola sussurrandogli sogni di Parigi, poesia e di un mondo più grande del loro piccolo paese.

Ma era scomparsa dopo il diploma. Senza una lettera. Senza una telefonata. Semplicemente svanita.

E ora era lì, con due bambine tremanti tra le braccia, sul marciapiede di un negozio di Gucci, come se il mondo lavesse dimenticata.

Lui si inginocchia.

Proprio lì, nel suo abito su misura e le scarpe di pelle fiorentina, sul marciapiede sporco di Milano.

«Alessia», sussurra di nuovo, più piano.

Lei non riesce a guardarlo negli occhi.

«Non volevo che mi vedessi così», dice, con la voce roca. «Stavo per scappare quando ti ho riconosciuto.»

Le gemelle lo fissano con occhi spaventati. Una di loro tira la manica di Alessia.

«Mamma, ho freddo.»

Il cuore gli si stringe. *Mamma.*

La guarda, con una dolcezza che lei non ricordava. «Sono tue?»

Lei annuisce. «Giulia e Sofia. Hanno tre anni.»

Gli manca il fiato.

Tre anni.

Avevano i suoi stessi occhi, ma cera qualcosa di familiare nella forma del loro mento. Nel modo in cui Sofia strizzava gli occhi al sole, proprio come faceva lui da bambino.

Il cuore gli batte forte.

«Sono mie?»

Alessia alza finalmente lo sguardo, con gli occhi lucidi. «Non sapevo come trovarti. Ho provato ma quando ho scoperto chi eri diventato, ho pensato» La voce le trema. «Ho pensato che non avresti voluto questo. Me. Loro.»

Un silenzio più pesante di qualsiasi cosa lui avesse mai conosciuto scende tra loro.

Non sa quanto tempo sia passato.

Poi, lentamente, come se la decisione fosse già stata presa nel profondo della sua anima, si toglie il cappotto e lo avvolge intorno alle spalle di Alessia. Prende Giulia tra le braccia con delicatezza, poi tende la mano a Sofia.

«Andiamo», dice con fermezza. «Torniamo a casa.»

Nei giorni seguenti, i media impazziscono.

«Il miliardario della tecnologia Luca Romano avvistato con una donna e due bambine sconosciute in centro»

«La famiglia segreta del magnate riservato?»

«Da senzatetto a penthouse: la donna che ha rotto il silenzio di Luca Romano»

Ma a Luca non importa.

Non gli importano i titoli dei giornali.

Non gli importa dei membri del consiglio che lo chiamano preoccupati.

Non gli importa dei pettegolezzi nei salotti eleganti.

Perché Alessia e le bambine dormono al piano di sopra, nel suo attico, al caldo, al sicuro, nutrite.

E lui sente finalmente qualcosa di nuovo.

Qualche settimana dopo, Alessia è davanti alle finestre a tutta altezza, fissando lorizzonte.

«Non appartengo a questo mondo, Luca», dice piano. «Tu sei tu. E io sono solo»

«Sei la loro madre», la interrompe. «Sei lunica persona che mi ha mai conosciuto davvero. Tu appartieni qui più di chiunque altro.»

Si volta verso di lui, con gli occhi lucidi. «Avevo paura.»

«Anchio», sussurra lui. «Ma ora no.»

Poi si inginocchianon con un anello, non ancorama con il suo cuore.

«Resta. Troviamo una soluzione. Insieme.»

E Alessia resta.

Non per i soldi. Non per lappartamento, i giornali o il lusso.

Ma perché luomo che le aveva preso la mano in un corridoio del liceo laveva ritrovataquesta volta sulla strada più fredda, nel momento più difficile della sua vita.

E invece di voltarle le spalle

Lui era tornato a casa.

Da lei.

Dalle loro figlie.

Alla vita che era destinata a loro.

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