In viaggio in treno con il braccio rotto, una donna maleducata mi ha chiesto di cederle il posto e mi ha urlato contro: le ho insegnato una lezione che non dimenticherà

Eh, senti questa. Tre giorni fa mi sono rotto un braccio cadendo giù dalle scale. Un dolore assurdo, neanche gli antidolorifici facevano effetto. Ma la cosa più pesante era sentirmi così inutile.
Allora ho deciso di stare un po dai miei genitoripiù tranquillo per loro e più comodo per me. Ho preso un biglietto per la cuccetta bassa sul treno perché con il braccio ingessato non potevo arrampicarmi su quella alta. Mi ero appena sistemato quando, appena partito il treno, entra in scompartimento una donna. Sulla cinquantina, curata, sicura di sé, e con unaria che già mi diceva: “Questa me la devo sorbire”.
Avevo capito subito che non sarebbe stata una bella conversazione. Mi ha guardato male, ha visto il mio biglietto e ha detto seccata:
“Giovanotto, io viaggio sempre nella cuccetta bassa. Spostati.”
Con calma, le ho mostrato il braccio ingessato:
“Scusi, ma ho la frattura. Ho scelto apposta questo posto perché non posso salire su.”
Mi ha fissato, poi ha alzato la voce:
“E allora? Voi giovani non avete rispetto! Io sono più grande di te e tu ti prendi il posto migliore! Non hai vergogna?”
Nel corridoio la gente ha iniziato a rallentare, e ho capito che stava facendo la scenata per farsi notare. Poi è arrivato un tipo sui quaranta, palestrato, ben vestito, con un orologio costoso. A quel punto era chiaro: voleva la cuccetta bassa solo per attaccare bottone con lui.
Dopo il mio rifiuto, si è seduta di fronte, si è avvicinata alluomo e ha iniziato a flirtare senza ritegno. Da non credere.
È lì che mi è venuta lilluminazionedovevo darle una lezione. Non urlando o facendo scenate, ma con qualcosa di più raffinato.
Ho tirato fuori il telefono, ho aperto la fotocamera e ho iniziato a registrare. Poi, calmo, le ho detto:
“Sa, ho registrato tutto. Le sue urla, le pressioni, il fatto che ignori una condizione medica. E la cosa interessante? Lei è unimpiegata pubblica, vero? Vedo il badge del Ministero dellIstruzione sulla sua borsa.”
È diventata pallida.
“Potrei mandare questo video al ministero con una nota su come tratta le persone con disabilità, come manipola e insulta gli altri. Sono sicuro che sarebbero molto interessati.”
Luomo accanto a lei ha fatto una risatina e si è spostato. Lei è rimasta lì, come se lavessero affogata nellacqua fredda.
“Io non volevo dire così” ha balbettato, senza più traccia della sua arroganza.
Le ho risposto tranquillo: “Spero che la prossima volta ci pensi due volte prima di pretendere qualcosa urlando e facendo pressioni.”
Ho messo via il telefono, e per il resto del viaggio è rimasta zitta, senza più flirtare né fare commenti.

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