Rita fa le valigie e se ne va da te. – Dove? – Che te ne frega? Libera anche tu l’appartamento, è nostro con papà. Lo affitterò. Non voglio qui scansafatiche. Cercati un altro posto dove vivere.

Rita sta facendo le valigie e se ne va da te. Dove? Che timporta? Libera anche tu lappartamento, è nostro con mio padre. Lo affitterò. Non mi servono buontemponi qui. Cercati un posto dove stare.

Rita è tornata a casa dal lavoro e ha visto di nuovo suo marito fare baldoria. Non era solo, ma con gli amici. Al tavolo cerano il vicino Pietro e Nicola, il fratello di Pietro. Nicola era venuto in visita, e ora festeggiavano la sua vacanza già da tre giorni.

Vincenzo, il marito di Rita, quasi mai si lasciava andare a queste cose. Raramente, e solo per occasioni speciali. Ma con larrivo dellamico, la compagnia Vincenzo sapeva di aver sbagliato, ma non riusciva a dire di no.

Sei mio amico o no? ripeteva continuamente Nicola.

Vincenzo, accompagna i tuoi amici a casa e vai a dormire. Stanno in piedi a malapena.

Taci, donna! urlò Nicola.

Ritina, adesso ce ne andiamo disse piano Pietro, alzandosi dal tavolo.

Come osi rivolgerti così a mia moglie?

Calmati. Tutti a casa. Forza, usciamo.

Rita ha spinto gli ospiti fuori dalla porta, il marito sul divano, e si è messa a pulire. Presto sarebbe arrivata la suocera. Che vedesse con i suoi occhi cosa combinava suo figlio!

Rita è riuscita a sistemare tutto prima dellarrivo di Tiziana Vitaliana. Ha persino preparato in fretta la cena, perché gli ospiti avevano finito tutto il cibo pronto. Quello che era rimasto sul tavolo è finito nella spazzatura.

Tiziana Vitaliana, Mariuccia, quanto mi siete mancate.

Mamma, la nonna ha un gattino. È rosso. Il nonno dice che è una furba marachella.

Mariuccia!

È il nonno che lo dice.

Lavatevi le mani, ceneremo e berremo il tè.

Dovè Vincenzo? Lho chiamato, ma non ha risposto.

Dorme. Terzo giorno che festeggia con il vicino. Torno dal lavoro e li caccio via, ma la mattina ricomincia. Potrei anche lasciarlo fuori senza chiavi. Prima che arrivasse questo fratello di Pietro, tutto andava bene. Ma ho scoperto che è qui per restare. Lappartamento è suo e di suo fratello. La moglie di Pietro non vuole feste in casa i bambini sono piccoli e così sono piombati da noi.

Sono amici dalla prima elementare. Da quando siamo arrivati qui. Non puoi interrompere tutto così. Dovete trasferirvi.

Dove? La casa non è ancora finita, anche se manca poco. Dovremmo andare a vedere. E poi, come lo lasciamo lui?

Tornerà da solo.

Chi tornerà? sulla porta della cucina è apparso Vincenzo.

Tu. Chi altri? Eccoti qui, attirato dallodore del cibo o di cosaltro?

Non voglio nulla.

Bene. Rita sta facendo le valigie e se ne va da te.

Dove?

Che timporta? Libera anche tu lappartamento, è nostro con mio padre. Lo affitterò. Non mi servono buontemponi qui. Cercati un posto dove stare.

Che posto, mamma? Nicola è rimasto sbalordito. Stiamo costruendo una casa!

Una casa? Beh, pensaci, di chi è quella casa? Chi ci ha investito? Giusto Rita e tu. Ma tu ci hai messo i nostri soldi. Nella casa vivranno Rita e Mariuccia. Rita, non stare lì, prepara le tue cose e quelle di Mariuccia.

Non ti darò mia figlia!

Oh, che paura.

È mia. Rita non centra nulla con lei.

Quando le ha fatto da madre, invece, centrava? Non ti vergogni? È sua madre! E non osare dire nulla davanti a lei. Piuttosto, fai le valigie.

Mamma, sono tuo figlio. E io?

E allora? Domani lappartamento deve essere libero. Adesso partiamo con le ragazze.

Dove?

A vedere la loro casa e a spronare i muratori. Ma manca poco. Finiranno tutto. Ordineremo anche i mobili.

E io?

Perché ti preoccupi? Hai degli amici ti ospiteranno.

No, non si può fare così.

Ti ho detto tutto. Rita, hai finito? Allora andiamo. Prendi le chiavi della macchina.

La mia macchina?

Vuoi che andiamo a piedi? Tu non puoi guidare.

Adesso andiamo da noi, domani vedremo la casa ha detto la suocera. Sono i weekend. Ci riposeremo. E lui che pensi.

La mattina dopo, Vincenzo con le valigie era sulla porta dei genitori. Con sua madre gli schermi finivano male. Se diceva una cosa, sarebbe andata così.

Che vuoi?

Mamma, mi hai detto di liberare lappartamento. Fatto, è libero. Starò qui per ora, poi cercherò un posto. Riprenderò Mariuccia e Rita. Dove sono?

Per ora qui, ma presto andremo a vedere la loro casa.

Le ho cercate. Mamma, possiamo parlare? Ho sbagliato. È tutta colpa dei fratelli. Conosci Nicola e Pietro. Non ti liberi di loro.

E per questo non vivrai più lì.

Rita e Vincenzo si sono riconciliati. Rita era ferita, ma ha creduto a Vincenzo.

Basta. Niente più vicini, niente più amici.

Guarda, altrimenti non vedrai più Mariuccia. Mia figlia resterà con me. E anche il figlio

Il figlio? Il figlio! Dobbiamo finire la casa. Devo dirlo a mamma!

Non urlare, lo sa già. Forse non è un figlio, ma unaltra figlia. È ancora presto.

Va bene. Figlia o figlio. Sei la mia Ritina! Vincenzo ha preso la moglie e lha fatta girare.

Piano. Mettimi giù.

La famiglia si è trasferita nella nuova casa. Il fratellino di Mariuccia è nato subito dopo.

Mariuccia, vieni a vedere il fratellino ha detto la nonna.

Che piccolino. Il mio è più grande. Me lha regalato la mamma. Ora abbiamo due mamme. Vero, nonna?

Sì, piccola.

Non sono piccola. Lui è piccolo. E la mamma ha promesso che prenderemo una furba marachella. O almeno

Mariuccia!

Lo dice il nonno

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Rita fa le valigie e se ne va da te. – Dove? – Che te ne frega? Libera anche tu l’appartamento, è nostro con papà. Lo affitterò. Non voglio qui scansafatiche. Cercati un altro posto dove vivere.