Rita fa le valigie e se ne va da te. – Dove? – Che ti importa? Libera anche tu l’appartamento, è nostro con papà. Lo affitterò. Non ho bisogno di fannulloni qui. Cercati un altro posto dove vivere.

Sofia sta facendo le valigie e se ne va da te. Dove? Che te ne importa? Libera anche tu lappartamento, è mio e di mio padre. Lo affitterò. Non voglio qui dei perdigiorno. Cercati un altro posto.

Sofia torna a casa dal lavoro e vede di nuovo che suo marito sta facendo baldoria. Non era da solo, ma con degli amici. Al tavolo cerano il vicino Marco e il suo fratello, Luca. Luca era venuto in visita e insieme festeggiavano il suo congedo già da tre giorni.

Alessandro, il marito di Sofia, non era solito bere molto. Raramente, e non ad ogni festa. Ma questa volta era larrivo di un amico, una compagnia. Alessandro sapeva che stava sbagliando, ma non riusciva a dire di no agli amici.

Sei mio amico o no? ripeteva sempre Luca.

Alessandro, accompagna i tuoi amici e vai a dormire. Sono già ubriachi.

Stai zitta, donna! gridò Luca.

Sofietta, andiamo via subito. disse piano Marco, alzandosi dal tavolo.

Come ti permetti di parlare così a mia moglie?

Calmati. Tutti a casa. Fuori.

Sofia spinse gli ospiti verso la porta, il marito sul divano e iniziò a pulire. Di lì a poco sarebbe arrivata la suocera. Almeno vedesse con i suoi occhi cosa faceva suo figlio!

Sofia riuscì a sistemare tutto prima dellarrivo di Maria Antonietta. Preparò anche una cena veloce, visto che gli ospiti avevano finito tutto ciò che era pronto. Quel che era rimasto sul tavolo finì nella spazzatura.

Maria Antonietta, Ginevra, quanto mi siete mancate.

Mamma, la nonna ha un gattino. È rosso. Il nonno dice che è una furba.

Ginevra!

Lo dice il nonno.

Lavatevi le mani, ceniamo e beviamo il tè.

Dovè Alessandro? Lho chiamato, ma non ha risposto.

Dorme. Il terzo giorno che festeggia con il vicino. Torno dal lavoro e li caccio via, ma la mattina ricomincia. Potrei pure lasciarlo fuori senza chiavi. Prima che arrivasse il fratello di Marco, tutto andava bene. Ma ho scoperto che è qui per restare. Lappartamento è suo e del fratello. La moglie di Marco non li fa sbronzare in casahanno bambini piccoli, ecco perché vengono qui.

Sono amici dalla prima elementare. Quando ci siamo trasferiti, hanno stretto amicizia. Non puoi interromperla così. Dovete trasferirvi.

Dove? La casa non è ancora finita, anche se manca poco. Dovremmo andare a controllare. E poi, come possiamo lasciarlo?

Tornerà da solo.

Chi tornerà? Alessandro apparve sulla porta della cucina.

Tu. Chi altro? Ecco, sei già qui, attirato dallodore del cibo?

Non voglio niente.

Meglio. Sofia sta preparando le valigie e se ne va.

Dove?

Che te ne importa? Anche tu libera lappartamento, è mio e di mio padre. Lo affitterò. Non voglio qui dei perdigiorno. Cercati un altro posto.

Che posto, mamma? Luca rimase scioccato. Abbiamo la casa in costruzione.

La casa? Pensa, di chi è quella casa? Chi ci ha investito? EsattoSofia e tu. Ma tu ci hai messo i nostri soldi. Lì vivranno Sofia e Ginevra. Sofia, non stare lì, prepara le tue cose e quelle di Ginevra.

Non ti darò mia figlia!

Oh, che paura.

È mia. Sofia non centra niente.

E quando le ha fatto da madre, allora contava? Non ti vergogni? È la sua madre! E non osare dire nulla davanti a Ginevra. Piuttosto, prepara le tue cose.

Mamma, sono tuo figlio. E io?

E allora? Domani lappartamento devessere vuoto. Adesso partiamo con le ragazze.

Dove?

A controllare la loro casa e a spronare i muratori. Manca poco. Finiranno tutto. Ordineremo anche i mobili.

E io?

Perché ti preoccupi? Hai degli amiciti ospiteranno.

No, non si può.

Ti ho detto tutto. Sofia, hai finito? Allora andiamo. Prendi le chiavi della macchina.

La mia macchina?

Vuoi che andiamo a piedi? Non puoi guidare.

Andiamo a casa nostra, domani vedremo la casa disse la suocera. È fine settimana. Ci riposeremo. E lui che pensi.

La mattina dopo, Alessandro con le valigie era sulla porta dei genitori. Con sua madre non si scherzava. Se diceva una cosa, sarebbe andata così.

Cosa vuoi?

Mamma, mi hai detto di liberare lappartamento. Fatto. Per ora resto qui, poi troverò un posto. Riprenderò Ginevra e Sofia. Dove sono?

Per ora sono qui, ma presto andremo a vedere la loro casa.

Le ho cercate. Mamma, possiamo parlare? È colpa mia. Sono i fratelli. Sai comè Luca, Marco. Non te li levi di torno.

Per questo non vivrai più lì.

Sofia e Alessandro si riconciliarono. Sofia era molto offesa, ma credette ad Alessandro.

Basta. Niente più vicini, amici.

Guarda, altrimenti non vedrai più Ginevra. Resta con me. E anche il figlio

Il figlio? Il figlio! Dobbiamo finire la casa. Devo dirlo a mamma!

Non gridare, lo sa già. Forse non è un figlio, ma unaltra figlia. È ancora presto.

Basta. Figlia o figlio. Sei la mia Sofietta! Alessandro prese la moglie e la fece girare.

Piano. Mettimi giù.

La famiglia si trasferì nella nuova casa. Il fratellino di Ginevra nacque subito dopo.

Ginevra, vieni a vedere il fratellino disse la nonna.

Che piccolo. Il mio è più grande. Me lha regalato la mamma. Ora siamo due mamme. Vero, nonna?

Sì, piccola.

Non sono piccola. Lui è piccolo. E la mamma ha promesso che avremo un gatto furbo. O

Ginevra!

Lo dice il nonno

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