**Diario Personale Il Mistero del Regalo Promesso**
Nella sala spaziosa di un ristorante nel cuore di Roma, il matrimonio di Eleonora e Matteo era una festa che risuonava di risate e musica. Gli ospiti celebravano, mentre gli sposi brillavano di felicità al centro dellattenzione. Quando arrivò il momento dei regali, i genitori di Eleonora furono i primi, consegnando una busta piena di euro. Poi, arrivò la madre di Matteo, Rosaria, con un mazzo di garofani. Chinandosi verso i novelli sposi, sussurrò: Il mio vero regalo arriverà dopo il matrimonio. Cosa intendi dire? chiese Eleonora, confusa, guardando il marito. Non ne ho idea, rispose Matteo, ridendo senza capire. Ma Eleonora non poteva immaginare il gioco che la suocera stava preparando.
Anche prima della cerimonia, Rosaria aveva lasciato indizi misteriosi. Non voglio darvi qualcosa di banale, diceva. Il giorno del matrimonio, non aspettatevi nulla, ma dopo, preparatevi per un regalo grandioso! Nessuna fretta, rispose Eleonora, a disagio. Mamma, siamo felici che tu sia qui, provò a calmarla Matteo. Non mi presento alle nozze di mio figlio a mani vuote, dichiarò Rosaria, decisa. Ma non ditelo a tutta la famiglia. Daccordo, concordò Matteo, anche se Eleonora dubitava che la suocera avrebbe mantenuto la promessa. Sapeva che Rosaria non se la passava bene, ma il matrimonio era stato pagato dagli sposi, senza chiedere aiuto. I genitori di Eleonora, pur con poco, avevano raccolto quindicimila euro per i giovani sposi. Il giorno della festa, Rosaria portò solo i garofani, offuscati dai brindisi e dai balli. Ma brillò nei discorsi, dilungandosi in lunghi auguri di felicità, come una stella che chiede applausi.
Voi non immaginate cosa ho preparato, sussurrò Rosaria a fine serata, gli occhi pieni di mistero. Sarà una sorpresa che vi lascerà senza parole ma solo più tardi. Va tutto bene, non preoccuparti, disse Matteo, stringendo la mano della moglie. Ora sono curiosa, ammise Eleonora, nascondendo il disagio. Sai qualcosa che io ignoro? Giuro di no, fece spallucce Matteo. Ma il regalo è lultimo dei pensieri. Limportante è stare insieme. Eleonora annuì, ma la curiosità la rodeva dentro. Provò a strappare indizi alla suocera, che rispondeva solo con sorrisi enigmatici: Se ve lo dico, rovino la sorpresa. Aspettate!
I mesi passarono, e il regalo non arrivò mai. Quello che prima era motivo di scherzo, divenne una spina per Eleonora. Otto mesi dopo il matrimonio, decise di affrontare largomento. Ah, pensi solo ai soldi! esplose Rosaria, la voce tremante di finto sdegno. Non mi chiedi mai come sto, se ho bisogno di aiuto! Se ha bisogno di qualcosa, lo dica, rispose Eleonora, sorpresa dalla reazione. Ma Rosaria tacque, limitandosi a fare la vittima e lamentandosi poi con il figlio della mancanza di rispetto della nuora. Lascia stare mia madre, chiese Matteo. Mi ha fatto una scenata, basta così. Ho solo chiesto per curiosità, è lei che ha creato tutta questa attesa! si giustificò Eleonora.
Da quel momento, Eleonora evitò Rosaria, parlandole solo quando necessario. Il che peggiorò tutto. Finché credeva che le avrei dato cose costose, era tutta sorrisi, si lamentava Rosaria con il figlio. Ora che ha capito che non riceverà nulla, non mi degna neppure di uno sguardo! Non è vero, difese Matteo. Allora spiegami il suo comportamento! insistette Rosaria. Da quella conversazione, sembra che io abbia la peste. Evita persino di venire a casa mia! Quando Eleonora lo seppe, sospirò: Tua madre non è mai contenta. Prima la infastidiva il mio interesse, ora il mio distacco. Domani si lamenterà perché respiro nel modo sbagliato! Lei crede che vogliamo solo cose da lei, disse Matteo, imbarazzato. Appunto, replicò Eleonora. Mentre i miei genitori portano sempre qualcosafrutta dellorto, dolcilei arriva a mani vuote e si porta via pure gli avanzi della cena! Stai insinuando che mia madre è interessata? si arrabbiò Matteo. Un po di rispetto, per favore. È lunica madre che ho. Nessun problema, tagliò corto Eleonora. Ma se vuole rispetto, che inizi dando lesempio.
Largomento divenne tabù, ma i conflitti continuarono. Rosaria, come per attizzare il fuoco, criticava Eleonora per tutto. Agli altri, però, raccontava unaltra storia: Faccio di tutto per loro, do regali costosi, ho persino pensato di darle lanello di famiglia della mia bisnonna! E questa è la gratitudine che ricevo! Gli ascoltatori, commossi, credevano alla sua narrativa impeccabile.
Per lanniversario di matrimonio, Rosaria riaccese la promessa. Preparatevi per una sorpresa indimenticabile! annunciò, invitata a una cena intima. Non si preoccupi, cercò di moderare Eleonora. Apprezzo il parere, ma decido io, rispose Rosaria, con un sorriso tagliente. Matteo, al corrente, si irritò: Perché contesti sempre mia madre? Se vuole dare qualcosa, che lo faccia! Esatto, ribatté Eleonora. Il regalo del matrimonio deve ancora arrivare, non ne servono altri.
Alla fine, decisero di evitare altre liti. Alla festa, i genitori di Eleonora portarono una tovaglia ricamata a mano e lenzuola di lino. Gli amici regalarono bicchieri di cristallo. Rosaria arrivò con un enorme biglietto, leggendo un discorso infinito che durò venti minuti. Ovviamente, pensò che fosse più che sufficiente. Se menzioni ancora i regali, litigo con te, avvertì Matteo, sulla strada di casa. Non era mia intenzione, mentì Eleonora.
Ma il silenzio durò poco. Il mese seguente, Rosaria pretese un telefonino costoso per il suo compleanno. Davvero glielo regaleremo? chiese Eleonora. Ne ha bisogno, e noi possiamo, giustificò Matteo. Certo, rispose lei, secca. Ma ricorda che mia madre compie gli anni il mese prossimo. I regali devono essere equivalenti. Matteo calcolò le spese, rassegnato. Alla fine, Rosaria ricevette un modello base e reagì con rabbia. Incolpò Eleonora per influenzare il figlio, giurando vendetta per la meschinità della nuora.






