Lui si è rifiutato di sposare la fidanzata incinta. La madre lo ha sostenuto, ma il padre ha difeso il futuro nipote.

Lui si rifiutò di sposare la fidanzata incinta. La madre lo appoggiò, ma il padre difese il futuro bambino.
Si rifiutò di unirsi in matrimonio con la ragazza in attesa. La mamma era dalla sua parte, mentre il papà si alzò in difesa del nascituro.

Papà, ho una notizia. La vicina, Giulia… è incinta. È colpa mia disse Marco, appena varcò la soglia di casa.

Giorgio, il padre, si fermò un attimo, poi rispose con calma:
Allora sposala.

Scherzi? Sono ancora troppo giovane. Non è il momento per una famiglia, e poi non siamo mai stati davvero insieme…

Davvero? il padre rise, amaro. Allora per inseguire la ragazza eri già un uomo, ma per assumerti le tue responsabilità, sei ancora un bambino. Benissimo. Senza aggiungere altro, chiamò la moglie: Eleonora! Vieni qui!

Eleonora entrò in cucina, asciugandosi le mani sul grembiule:
Che succede?

Guarda. Nostro figlio ha messo incinta Giulia, la figlia della vicina, e ora non vuole sposarla. E lui fece per andarsene.

Eleonora non batté ciglio. Il suo volto divenne serio:
E ha ragione. Perché accasarsi con la prima che passa? Le ragazze di oggi sono furbe trovano uno con più soldi, rimangono incinte, e poi è tutto un «sposami». Poi magari si scopre che il bambino non è neanche suo. Che faccia il test del DNA. E comunque, non possiamo obbligare Marco, è ancora giovane. È un uomo, non è stato facile resistere. Ma noi non dobbiamo mantenere figli degli altri.

Giorgio sospirò profondamente e parlò a bassa voce:
E se fosse davvero suo figlio?

E se lo fosse? Siamo obbligati a prenderci la responsabilità? Digli di fare il test, poi si vedrà.

Girò le spalle e tornò in cucina, lasciando Giorgio solo con il figlio.

Sai, anchio sono stato giovane cominciò lui. Mi piaceva una, ho sposato unaltra. Non per amore, ma per dovere. Perché essere un uomo non è solo passione, ma anche scelte e conseguenze. Tua madre era incinta. Non sapevo se sarei riuscito a stare con lei, ma sapevo una cosa: il bambino non aveva colpe. Il mio sangue, la mia coscienza. E sai, Marco, nonostante tutto, non mi sono mai pentito di essere rimasto.

Passarono tre mesi. Il test del DNA diede una risposta chiara: con il 99,9% di probabilità, Marco era il padre del bambino di Giulia.

E allora? sbuffò Eleonora quando Giorgio le mise il foglio sotto il naso. Sì, è suo figlio. Ma questo non significa che Giulia debba venire a vivere in questa casa. Lei qui non mette piede. Ho detto no!

Marco rimase seduto, senza guardare il padre. Sul suo volto si leggeva la scelta: era dalla parte della madre. Zitto, strinse i pugni, ma non disse una parola.

Giorgio si alzò lentamente dal tavolo:
Visto che avete preso la vostra decisione, adesso ascoltate la mia.

Parlò a voce bassa, ma ferma:
Finché sarò vivo, mio nipote non avrà bisogno di niente. Comprerò un terreno, costruirò una casa, e lui mio nipote avrà tutto ciò che ho conquistato. E voi due potete dimenticarvi del mio aiuto. Mi rifiuto di partecipare a questa vergogna. Marco, da oggi, non sei più mio figlio. Tutto quello che è mio andrà al bambino. Non riceverete un solo euro da me.

Eleonora esplose:
Sei impazzito? Diseredi tuo figlio?!

Giorgio non rispose. Si girò e uscì, ignorando le urla e le imprecazioni. Marco rimase immobile nel silenzio, incredulo di ciò che il padre aveva detto. Ma una cosa la sapeva: se Giorgio lo aveva detto, lo avrebbe fatto.

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Lui si è rifiutato di sposare la fidanzata incinta. La madre lo ha sostenuto, ma il padre ha difeso il futuro nipote.