Sentendo i passi di qualcuno, Olya cancellò in un lampo il messaggio in cui si diceva che l’abbonato era molto in pensiero e non vedeva l’ora di rivederla, poi posò il telefono sul comodino, dove rimase fino a quel momento

Sentendo dei passi, Ginevra cancellò in fretta il messaggio che diceva quanto laltra persona si fosse sentita sola e non vedesse lora di rivederlo, poi posò il telefono sul comodino, dove era sempre stato.

Ginevra rileggeva e rileggeva il messaggio arrivato sul telefono di suo marito, incapace di credere che non fosse un sogno, ma la pura verità. Suo marito, la sua roccia, la sua speranza, il suo amato Marcello, la tradiva di nuovo.

E non bastava che fosse con una ragazza giovane e bellissima, come altre volte: questa volta, la sua amante era una donna almeno quindici anni più vecchia di lui.

Marcello entrò fischiando. Quel giorno tutti i dipendenti avevano ricevuto un bel bonus, il che significava che poteva comprare un regalo alla moglie per il loro anniversario e fare un viaggio al mare con Natalina.

Pensando a Natalina, Marcello sorrise sognante. Prima aveva avuto tante amanti: ragazze giovani, divorziate, perfino sposate, ma una come Natalina non laveva mai incontrata. Natalina era sua collega.

Era una donna un po in carne, ma come si vestiva, come si comportava in pubblico, come parlava e soprattutto comera quando restavano soli. Peccato solo che letà si facesse sentire, ma finché era ancora una donna nel fiore degli anni, lui avrebbe bevuto quel nettare fino allultima goccia.

Vedendo lespressione scontenta della moglie, Marcello tornò bruscamente con i piedi per terra.
«Che succede? Sembri stranita.»
«No, tutto bene, stavo solo pensando allanniversario. Potresti darmi dei soldi per organizzare la festa?»
«Certo, certo.»

Ginevra stessa non capiva perché avesse risposto così. Prima, quando scopriva i tradimenti, iniziava scenate gigantesche, parlando di divorzio. Ora invece si comportava come se nulla fosse successo, come se non avesse letto quel messaggio.

Marcello prese il telefono dal comodino. Per finta chiamò un collega, discusse di lavoro, poi uscì in balcone per inviare qualche messaggio appassionato alla sua nuova amante. Ginevra cercava di sembrare calma: capiva che urla e lacrime non avrebbero cambiato nulla.

Non era la prima volta che Marcello la tradiva. Prima diceva che lei era ingrassata dopo le gravidanze, che non si curava più. Ora invece era perfetta: fisico tonico, capelli lunghi e splendidi, un trucco leggero e un bel vestito da casa che la faceva sembrare una diva delle telenovelas.

Molte amiche non la capivano. Veniva da una famiglia benestante, aveva una professione, con tre figli non sarebbe mai stata in difficoltà eppure, subiva i tradimenti continui di suo marito. Ogni tanto, stanca delle bugie, gli faceva scenate minacciando il divorzio. In quei momenti, i suoceri accorrevano subito in difesa di Marcello, ricordandole che cerano donne molto più sfortunate di lei.

«Guarda la nostra vicina, Grazia: il marito è morto, lavora due turni e di notte cuce su commissione. E Vera? Suo marito è un donnaiolo, lei gira con vestiti vecchi e i figli pure.»
«Ma»
«Niente ma! Non hai diritto di lamentarti. Vivi come una regina, la casa è piena di ogni ben di Dio, non lavori e ti vesti nei negozi più cari di Milano. E allora se Marcello si è fatto qualche avventura? Guarda Gregorio, mio marito, anche lui ha fatto lo stesso. Io non gli ho mai detto nulla. Perché litigare? Gli uomini sono come gatti: amano il calore e le carezze. Se lo avessi sgridato, sarebbe andato da unaltra, e cosa avrei fatto con quattro figli? Ora invece Gregorio è un marito perfetto, tutti ce lo invidiano. Smettila di fare storie e cerca di fare in modo che Marcello non guardi altre donne.»

Ginevra sorrise. Aveva visto di recente il suocero uscire da casa di Grazia. Quindi le avventure continuavano, solo che lui, a differenza del figlio, sapeva nasconderlo meglio.

«Paolina ha ragione. Se guarda altre donne, è perché gli manca qualcosa da te. Se mia moglie mi avesse fatto scenate così, lavrei rimessa subito al suo posto. Se non le piace, può benissimo andarsene!»

La suocera sorrideva compiaciuta, e Ginevra rabbrividiva. Nella sua famiglia era tutto diverso. I suoi genitori si amavano e non avrebbero mai pensato di tradirsi, e avevano educato i figli allo stesso modo: se non ami più, dillo subito, non vivere una doppia vita.

Nessuno merita di essere ingannato. Ginevra lo sapeva da sempre, e non riusciva a capire perché fosse normale che un uomo tradisse, e perché in quei casi la colpa fosse sempre della donna.

Quante lacrime aveva versato? Quanti nervi sprecati? E quanti soldi buttati dalle cartomanti che promettevano di risolvere i suoi problemi, di far sì che Marcello non pensasse ad altre? Tutto inutile.

Le amiche, vedendola soffrire, la esortavano a scappare prima che fosse tardi. Ma dove poteva andare con tre figli? Dai genitori? Ma lì viveva suo fratello con la moglie. In affitto? Con quali soldi?

Non lavorava, e crescere tre figli era dura. E poi, amava Marcello. Si conoscevano dalla prima elementare, in sesta si erano confessati il loro amore e non si erano più lasciati.

Forse la suocera aveva ragione. Forse Marcello si sarebbe calmato. Forse la colpa era sua, se lui era diventato così. Prima non laveva mai tradita, era sempre stato premuroso e dolce.

Ma bastava ricordare quel messaggio e le veniva voglia di urlare. Prima diceva che era ingrassata, che non era più bella. E adesso cosera che non andava? E poi, cosaveva di speciale quella donna più vecchia di lei, con quel colore di capelli improbabile? Cosa le mancava? E soprattutto, tra poco sarebbe stato il loro anniversario, dieci anni insieme, e lui ricominciava.

Pensando alla festa, Ginevra prese il telefono e, accomodandosi sulla poltrona, iniziò a cercare siti che organizzavano eventi. Scelse un numero e chiamò subito, fissando un appuntamento.

Il giorno dopo arrivò il co-proprietario dellagenzia. Si scusò per lassenza del collega, promise che tutto sarebbe stato perfetto, poi osservò Ginevra con attenzione.

«Abbiamo un catalogo di regali e diverse opzioni per la festa, ma se ha idee personali, faremo del nostro meglio. A proposito, quali sono le passioni di suo marito? Cosa gli piace? Pesca, sport, macchine»
«Donne e tradimenti.»
«Come, scusi?»
«A mio marito piacciono le donne, e non riesce a passare un giorno senza tradirmi.»

Ginevra scoppiò in lacrime, attirando gli sguardi di tutti i clienti del bar.

«Ma perché chiude gli occhi? È colpa sua se la tradisce. Non doveva tacere. Se non si rispetta e gli permette di trattarla così, cosa si aspetta?»
«Non capisce»
«Capisco perfettamente. Ho una sorella minore avevo Anche suo marito la tradiva. Prima taceva, poi ha fatto lirreparabile Non ho più una sorella, ma ho due nipoti che ora cresco io. Lei ha figli?»
«Sì»
«Deve vivere per loro. Troverà una casa, un lavoro la vita è una sola.»
«Forse ha ragione.»

Ginevra si asciugò il viso con un

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