**Diario di Luca**
“Mamma, divertiti pure alla nostra casetta e poi torna da dove sei venuta,” disse mia moglie, cacciando mia madre dalla nostra proprietà.
Giorgia ancora non riusciva a crederci. Finalmente avevano una casa in campagna! Avevano sognato questo momento per dieci lunghi anni, ma la vita aveva sempre messo i bastoni tra le ruote: prima il mutuo, poi le spese per la scuola dei figli, poi un’altra crisi economica Ma ora, controllando i loro conti, avevano deciso: era il momento di agire, ora o mai più.
Suo marito, Luca, lavorava in un’assicurazione, niente di straordinario, mentre Giorgia faceva la fisioterapista per bambini. Guadagnava bene, ma comprare una casa in campagna era un altro paio di maniche. Però il destino aveva voluto che, quasi nello stesso periodo, morissero sia sua nonna che la nonna di Luca. Ognuna aveva lasciato in eredità un appartamento in città di provincia.
Dopo lunghe discussioni, decisero di venderli entrambi, unire i soldi e realizzare il loro sogno: comprare un terreno.
L’offerta arrivò subito. D’inverno pochi vendono immobili, tutti aspettano la stagione estiva. Ma Luca era irremovibile.
“Se aspettiamo, troveremo un milione di scuse e rimarremo senza casa,” brontolava.
Giorgia era daccordo. Tutto sembrava andare per il meglio!
Il terreno era perfetto: luce, gas, allacciamentitutto già pronto. Mancava solo costruire una casetta, almeno per l’estate.
Decisero che, con l’arrivo della bella stagione, Luca avrebbe preso ferie e, insieme all’amico Marco, si sarebbe messo al lavoro.
Lavorarono senza sosta, senza pause inutili, e in un mese la giovane famiglia festeggiò linaugurazione della casa.
Dormire era ancora un problemamaterassi gonfiabili per terra e coperte portate dalla cittàma limportante era che cerano già cucina e acqua. Il resto si sarebbe sistemato dopo.
“Allora, Luca, complimenti!” brindò Marco.
I due uomini svuotarono i bicchieri, afferrarono un pezzo di porchetta, la condirono con abbondante cipolla e salsa, e mangiarono.
“Chi l’avrebbe mai detto che tutto sarebbe successo così in fretta!” esclamò Giorgia. “A Capodanno non sognavo nemmeno una casa in campagna, e ora eccola qui!” indicò la casetta.
Anche se il tramonto si avvicinava, il gruppo non aveva fretta di rientrare e continuò limprovvisato picnic allaria aperta.
“Pronto, figlio, come va?” chiese Dolores con voce melliflua.
E quando era così dolce al telefono, era chiaro che voleva qualcosa.
“Mamma, tutto fantastico!” rispose Luca.
“Lo so. I nipotini mi hanno detto che avete comprato una casa?”
“Esatto! Non una casetta, una residenza di campagna!” rispose orgoglioso.
“Oh, ma che dici,” rise teatralmente la suocera, ma la sua voce si fece più cupa. “Beh, bravi”
“Mamma, e tu come stai?” chiese Luca.
“Eh, cosa vuoi che sia alla mia età I dottori dicono che mi serve tranquillità, niente stress. Forse così mi riprendo Ma dove trovare un posto così? Le terme costano troppo per me,” aggiunse con tono significativo.
“Mamma, vieni da noi!” propose entusiasta il figlio.
“No, no, figurati! Come se non aveste già abbastanza da fare! E poi Giorgia non sarà contenta”
“Mamma, smettila. Vieni e basta!”
“Va bene, Luca, verrò, visto che insisti. Ti preparerò la torta Napoleone, la tua preferita.”
Quando Luca annunciò a Giorgia larrivo imminente di sua madre, lei non fu felice.
“Quindi, abbiamo una casa in campagna e improvvisamente i dottori le consigliano aria pura?” chiese sarcastica.
“Eh, sì,” rispose semplicemente Luca.
“Per niente strano, vero?”
“No, ha la pressione alta.”
“Luca, non capisci. Non viene per la salute, viene a ficcanasare nella casa nuova!”
“Smettila. Starà una settimana e poi torna a casa.”
“Ti sei scordato cosè successo lultima volta?”
Luca non ricordava, ma Giorgia sì. Dolores aveva fatto di tutto per rovinare il loro matrimonio: pettegolezzi, litigi, insinuazioni che il figlio maggiore “non era dei loro”. Piccole cattiverie pure: troppo sale nella minestra, bicarbonato al posto dello zucchero a velo. Alla fine, Giorgia laveva rimandata a casa con il primo treno.
Giorgia era certa che questa volta Dolores avrebbe ripetuto lo spettacolo. Ma non voleva mettere Luca contro sua madre. Forse, per una volta, sarebbe andata bene?
“Oh, che bello che avete qui! Un angolo di paradiso! Laria, gli alberi, questa casetta adorabile” esaltò Dolores. “Sarà stata idea di




