Giulia è incinta. Suo marito Giorgio non l’ha lasciata sola un attimo durante tutta la gravidanza, accontentando ogni suo desiderio e capriccio. Finalmente è arrivato il grande giorno e Giorgio l’ha accompagnata in ospedale per il parto.

Giulia era incinta. Suo marito, Giorgio, non si era mai allontanato da lei durante tutta la gravidanza. Aveva esaudito ogni suo desiderio e capriccio. Finalmente arrivò il momento tanto atteso, e Giorgio accompagnò Giulia in ospedale per il parto. Quando venne alla luce una bambina sana, lui tirò un sospiro di sollievo. Felice e orgoglioso, il nuovo papà tornò a casa per riposare. Il giorno dopo, tornò in ospedale per vedere la moglie e la figlia.

“Non c’è più sua moglie,” gli dissero all’improvviso.

“Non può essere!” esclamò Giorgio, sconvolto. “Forse è uscita un attimo? Cercatela!”

“No, se nè andata. Ecco un biglietto,” disse linfermiera, porgendogli un foglio piegato in due. Giorgio lo aprì e impallidì.

Giorgio, il capo del reparto vendite, non era sposato. Quando vide la giovane e bella Giulia al suo primo giorno di lavoro, si innamorò subito.

“Buongiorno, collega,” le disse con un sorriso così caloroso che lei non poté fare a meno di fissarlo.

“Buongiorno,” rispose con voce dolce, ricambiando il sorriso.

“Prenderai servizio oggi. Sara ti mostrerà tutto, è la più esperta qui,” disse, indicando una collega. “Leggi le procedure e buona fortuna. Spero collaboreremo bene.”

Le colleghe, per lo più donne, lo osservarono con curiosità. Appena uscì, Sara sussurrò a Valentina:

“Da quando il nostro Giorgio si preoccupa dei nuovi dipendenti?”

Entrambe risero. Giulia allinizio si limitò a osservare. Era nuova, dopo tutto. Non era timida, ma preferiva studiare lambiente prima di immergersi.

Aveva solo ventidue anni, ma già a diciassette aveva distrutto più di un matrimonio. Era riuscita persino a sedurre un professore molto più vecchio di lei durante gli studi, finché lui, spaventato dalle voci che raggiungevano sua moglie, la lasciò.

Passò del tempo, e un giorno Giorgio le propose di prendere un caffè dopo il lavoro.

“Perché no? Sei il mio capo, bisogna sempre mantenere buoni rapporti,” rispose lei, sorridendo con innocenza.

Giorgio, trentanni e mai sposato, si innamorò perdutamente. Le loro relazioni progredirono in fretta, e quando annunciarono il matrimonio, tutti in ufficio rimasero stupiti.

Esaudiva ogni suo capriccio senza fiatare. Accettò anche la sua condizione:

“Niente bambini per ora. Voglio vivere per me. Quando sarò pronta, te lo dirò. Niente pannolini né vestitini, capito?”

Giorgio sperava che col tempo avrebbe cambiato idea. Ma Giulia fu irremovibile. Ogni volta che accennava alla possibilità di un figlio, lei lo zittiva.

“Ti avevo avvertito. Non rompermi con questa storia. Non sono pronta.”

Un giorno, la vide uscire dal bagno con un test di gravidanza in mano, sconvolta.

“Giulia sei incinta?”

Lei annuì. Lui la sollevò per la felicità, ma lei scoppiò in lacrime.

“Non voglio partorire! Non voglio ingrassare! Devi fare qualcosa!”

Lui la strinse e baciò le sue guance bagnate.

“Non piangere, è una benedizione. Ti amo, Giulia! Avremo un bambino!”

Ma Giulia era decisa. Andò dal medico per interrompere la gravidanza. Fortunatamente, Giorgio arrivò in tempo e la trascinò fuori dalla clinica.

“Ti prego! Non farlo. Sarò io a occuparmi di tutto, te lo giuro!”

Alla fine, accettò, ma a una condizione: non avrebbe mai cambiato un pannolino né svegliato di notte. Per tutta la gravidanza, Giorgio non le lasciò mancare nulla. Quando finalmente nacque la loro bambina, respirò sollevato.

Felice, tornò a casa per riposare. Il giorno dopo, tornò in ospedale, ma le infermiere gli dissero:

“Tua moglie non cè più. Se nè andata, lasciando la bambina.”

“Non è possibile! Cercatela!”

“No, è sparita. Ecco una nota.”

Giorgio lesse il biglietto e sbiancò.

Tre parole: *”Non cercarmi.”*

Scomparve. Non rispose alle chiamate, cambiò numero. Dopo un mese e mezzo, lo chiamò:

“Prepara le mie cose. Verrà Arturo a prenderle. Chiedi tu il divorzio, tanto non mi presenterò.”

Della figlia, nessuna parola. Non le importava né di lei né di Giorgio. Così, lui divenne madre e padre per la piccola Alina. Fortunatamente, sua madre viveva vicino e lo aiutò.

Un giorno, Sofia ricevette una chiamata dalla scuola. La maestra di Daniele, suo figlio, le chiese di presentarsi subito.

“Cosa avrà combinato?” pensò, correndo a scuola.

Davanti allufficio del preside, trovò Daniele, un uomo e una bambina.

Alessandra, la compagna di classe, era una brava studentessa. Daniele aveva un livido sulla guancia.

“Salve,” disse Sofia.

“Finalmente!” esclamò la maestra. “Daniele ha spinto Alessandra”

“Mamma, non è colpa mia! Lei mi ha chiamato senza padre e mi ha tirato un calcio!”

“Alessandra, smettila,” intervenne il padre.

“Daniele, devi scusarti.”

“Alessandra, anche tu hai sbagliato.”

I bambini si fissarono, pronti a litigare ancora.

“Genitori, forse potete risolverla voi,” suggerì la maestra.

“Ci pensiamo noi,” risposero allunisono Sofia e Giorgio, ridendo.

“Giorgio, padre di Alessandra.”

“Sofia, madre di Daniele.”

Dopo le scuse formali, Giorgio propose:

“Facciamo festa. Andiamo tutti a mangiare una pizza?”

I bambini accettarono felici. Durante la cena, Daniele sussurrò ad Alessandra:

“Se qualcuno ti dà fastidio, dimmelo.”

I genitori si scambiarono uno sguardo. Si piacquero.

Da quel giorno, iniziarono a frequentarsi: cinema, passeggiate, cene. I bambini erano felici, più di loro.

Passò del tempo.

Giorgio e Sofia spesso ricordavano quel primo incontro, scherzando su quanto fosse stato fortunato quel litigio.

*”Non tutto il male viene per nuocere.”*

Sofia aspettava un altro figlio, e Daniele con Alessandra avevano già scelto il nome:

Alessio.

Rate article
Add a comment

;-) :| :x :twisted: :smile: :shock: :sad: :roll: :razz: :oops: :o :mrgreen: :lol: :idea: :grin: :evil: :cry: :cool: :arrow: :???: :?: :!:

3 + 16 =

Giulia è incinta. Suo marito Giorgio non l’ha lasciata sola un attimo durante tutta la gravidanza, accontentando ogni suo desiderio e capriccio. Finalmente è arrivato il grande giorno e Giorgio l’ha accompagnata in ospedale per il parto.