Mia figlia e mio genero mi hanno lasciato i nipoti per tutte le vacanze. E io, con la mia pensione, devo mantenerli e intrattenerli!

Mia figlia e mio genero mi hanno lasciato i miei nipoti per tutte le vacanze. E io, con la mia pensione, devo sfamarli e intrattenerli.

I bambini e i nipoti di oggi sono diventati così egoistipretendono attenzioni, cure, tempo, e in cambio non danno altro che indifferenza e lamentele. Che razza di atteggiamento consumistico verso gli anziani? Come se noi vecchi non avessimo una nostra vita, i nostri desidericome se dovessimo solo fare da balie, come servitori. Ma quando sono io a chiedere un aiuto, tutti improvvisamente sono occupati, come se fossi una strana.

Mia figlia ha due figli maschiil maggiore ha 12 anni, il minore 4. Vivo in un piccolo paesino vicino a Firenze, e tutto quello che ho è una modesta pensione e il silenzio, che apprezzo così tanto. Non so come la mia Letizia e suo marito li stiano crescendo, o cosa succeda a scuola, ma quei ragazzini sono diventati dei veri pigroni. Non puliscono nulla dopo sé stessi, nemmeno rifanno il lettoè tutto in disordine, come dopo un temporale. E poi mangiano solo schifezzevoltano il naso alla mia cucina, chiedono sempre robaccia. È una vera punizione!

Quando i nipoti erano piccoli, aiutavo mia figlia con tutte le mie forzemi occupavo di loro, li accudivo, correvo per i negozi. Ma ormai sono in pensione da cinque anni, e da allora cerco di allontanarmi dal ruolo di eterna babysitter. Questanno, prima delle vacanze autunnali, ho tirato un sospiro di sollievo: ho guardato il calendario e ho visto che a novembre non cerano ponti. Bene, ho pensato, Letizia e suo marito non partiranno, e potrò finalmente vivere in pace. Ma mi sbagliavo di grosso!

Domenica, proprio lultima settimana di ottobre, hanno suonato alla porta. Aproed ecco mia figlia, Letizia, con i due figli. Senza neanche salutarmi bene, mi ha sparato:

“Mamma, ciao! Tieni i nipoti, sono iniziate le vacanze!”

Sono rimasta di sasso.

“Letizia, perché non mi hai avvisato? Che sorpresa è questa?”

“Se ti avviso, inventi mille scuse per non prenderli!” ha tagliato corto, strappando i giacchetti ai bambini. “Io e Matteo andiamo in un centro benessere per una settimana, sono stremata!”

“Aspetta, e il lavoro? Non ci sono giorni liberi in più questanno!” ho cercato di ragionare, sentendo il panico salire.

“Sono giorni di ferie, Matteo ne ha presi tre a sue spese. Mamma, non cè tempo, stiamo perdendo il treno!” ha detto, mi ha dato un bacio sulla guancia ed è scappata via, lasciandomi con due valigie e i bambini.

Non sono passati neanche cinque minuti che la casa era già nel caos. La televisione urlava a tutto volume, giacche e scarpe erano sparse per il corridoio, e i ragazzini correvano come forsennati. Ho provato a mettere un po dordine, a farli almeno riordinare i vestiti, ma mi ignoravano, come se fossi invisibile. Hanno rifiutato la mia minestra, storcendo il naso e dicendo che la mamma aveva promesso loro la pizza. A quel punto, ho perso la pazienza.

Ho afferrato il telefono e chiamato Letizia:

“Tua figlia, i tuoi figli vogliono la pizza! Non ho intenzione di comprargliela!”

“Ho già ordinato la consegna a domicilio,” ha risposto seccata. “Mamma, non mangeranno la tua minestra, è sempre la solita storia. Portali da qualche parte, divertiteli, mangiate decentemente! Ti lamenti sempre che in casa ti sfiancano!”

“E con quali soldi dovrei intrattenerli? Con la mia pensione?” ho sbottato, sentendo il sangue salirmi alla testa.

“E per cosaltro la spendi? Sono i tuoi nipoti, mica degli estranei! Non posso credere che tu dica così!” ha sbuffato e ha riattaccato.

Ecco fatto. Ero sola, con questo incubo. Ho lavorato duramente tutta la vita per la mia unica figliadue lavori, risparmiando ogni centesimo per darle una vita migliore. E ora, in vecchiaia, questo è il mio “grazie”? Tremo dalla rabbia, dalla frustrazione, da questa ingiustizia.

Amo i miei nipoti, li amo con tutto il cuore. Ma loro si stancano di me, e io di lorola differenza detà è enorme, non sono più giovane per corrergli dietro tutto il giorno. E mia figlia pensa che io sia la sua serva gratuita, che la mia pensione e il mio tempo le appartengano. È un loro diritto, e il mio solo un dovere. Egoisti, nientaltro che egoisti! E io resto qui, guardo questo disastro, ascolto i loro urli, e penso: è davvero questa la mia vecchiaia? Davvero mi merito solo questo?

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