Viaggio verso la felicità: Un nuovo inizio per due innamorati.

**Viaggio verso la Felicità: Un Nuovo Inizio per Due Anime**

Oggi ho deciso di partire. Finalmente, dopo anni di attesa, posso raggiungere luomo che amo. Mio figlio, Luca, ha appena finito il liceo ed è stato ammesso alluniversità. Non cè più nulla che mi trattenga. Ho comprato il biglietto del treno e sono salita sul Frecciarossa diretto a Firenze, dove Marco mi aspetta.

La nostra storia non è mai stata semplice. Ci siamo conosciuti otto anni fa, quando io ero ancora segnata dal divorzio con il mio primo marito, Roberto. Allora, non volevo avvicinarmi a nessuno. Ma Marco è stato paziente, insistente. Mi ha dimostrato che non era come Roberto, che potevo fidarmi di nuovo.

Per sei mesi ci siamo frequentati, poi abbiamo deciso di vivere insieme. Lui si è trasferito nel mio appartamento a Milano perché la sua stanzetta a Bologna sarebbe stata troppo stretta per tutti e treio, lui e Luca. Mio figlio era un bravo ragazzo, ma allinizio faticava a legare con Marco.

Dopo tre anni, Marco ha cominciato a parlare di matrimonio. Io, però, non ne vedevo il senso. A cosa servivano quei pezzi di carta? Non ti proteggevano dallinfedeltà, né garantivano amore eterno. Ero felice così, senza cambiamenti.

Lui, però, non la pensava come me. Voleva che fossi sua moglie in ogni senso. Alla fine, mi ha posto un ultimatum: o ci sposavamo, o ci lasciavamo. La sua insistenza mi ha irritato, così ho scelto la seconda opzione. Per sei mesi, siamo stati separati.

In quel periodo, Marco si era trasferito a Firenze, dove un suo vecchio amico gli aveva offerto un lavoro ben pagato. Tornava a Milano solo ogni due mesi per visitare i genitori. Ed è stato durante uno di quei viaggi che ci siamo rincontrati.

Ero al Parco Sempione, apparentemente serena, finché i nostri sguardi non si sono incrociati. In quellattimo, ho capito che ci amavamo ancora. Abbiamo ripreso la relazione, questa volta a distanza. A volte andavo io da lui, altre volte veniva lui da me. Ogni incontro era pianificato con cura, ma sempre pieno di passione.

Marco mi aveva chiesto più volte di trasferirmi con lui. Aveva comprato un bilocale a Firenze, anche se ancora lo stava pagando con un mutuo. Io avrei voluto, ma Luca era adolescente e mia madre, malata, aveva bisogno di me. Per due anni mi sono presa cura di lei, finché finalmente le sue condizioni sono migliorate.

“Continui a vivere, signora!” aveva detto il dottore quando laveva dimessa.

Poi, lestate prima che Luca iniziasse la quarta liceo, io e Marco ci siamo sposati. Vedere quanta gioia gli ho regalato mi ha fatto rimpiangere di non averlo fatto prima. Ma a cosa serve piangere sul passato?

Ora, con Luca alluniversità, ho deciso di sorprendere Marco. Non gli ho detto nulla, volevo che fosse una sorpresa. Ho chiuso la valigia, sono salita sul treno e ho immaginato ogni dettaglio del nostro ricongiungimento: la cena pronta, i petali di rose sul letto, la mia lingerie di pizzo.

Ma la vera sorpresa lho avuta io. Quando ho aperto la porta con la mia chiave, mi sono trovata di fronte due occhi azzurri che mi fissavanouna ragazza giovane, bellissima, con i capelli ramati.

“Chi sei?” ho chiesto, gelida.

“Sono Giulia. Oh, tu devi essere Sofia. Scusa, vado via subito!”

“Come, vai via? Chi sei?” ho urlato, sentendo il cuore spezzarsi.

“Per favore, non arrabbiarti. Sono la fidanzata di tuo marito.”

Ho chiuso la porta senza dire una parola, lasciandomi alle spalle tutto ciò che credevo mio. Forse, a volte, il viaggio verso la felicità non è quello che immaginiamo. Ma ogni fine è un nuovo inizio.

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