Sei tu quella nei problemi, sorellina, questo non è il tuo appartamento.

Ehi, questa è roba tua, sorellina, questa non è casa tua!

La sorella di mia mamma non ha mai avuto figli, ma aveva un bellissimo appartamento con tre camere da letto in centro a Milano e seri problemi di salute. Suo marito era un collezionista, quindi la casa di mia zia sembrava più un museo.

La mia sorella minore, Ludovica, ha un marito pigro e due bambini. Vivono in una stanza affittata in un dormitorio universitario. Quando ha saputo dei problemi di salute della zia, è corsa subito da lei per lamentarsi della sua vita difficile.

Devo dirti che nostra zia è una persona molto scontrosa, non ha peli sulla lingua e sa come dare una lezione a qualcuno. Per anni ha invitato me e mio marito a vivere con lei, promettendoci che ci avrebbe lasciato lappartamento.

Noi avevamo già casa nostra e abbiamo rifiutato questa generosa offerta, però ogni tanto le portiamo la spesa e le medicine, e io le pulisco la casa. Lo facciamo per senso del dovere, non per i metri quadri della zia. Dopo quella visita, Ludovica e la sua famiglia si sono trasferiti da lei in pochi giorni.

Con mia sorella non sono mai andata daccordo, mi ha sempre invidiata: io ho un marito lavoratore e affettuoso, un figlio meraviglioso, un buon lavoro, uno stipendio alto e casa di proprietà. Mia sorella mi chiamava solo quando voleva chiedermi soldi in prestito.

Peccato che abbia una pessima memoria, perché non li ha mai restituiti. Dopo che sono rimasta incinta del secondo figlio, non ho più avuto tempo per la zia, anche se mio marito ogni tanto le portava ancora qualche pacchetto con dolcetti. Quando il bambino è nato e ha compiuto sei mesi, sono andata a trovare la zia. Mentre mi avvicinavo alla porta, ho sentito delle urla e poi ho capito che era la voce di Ludovica:

Finché non firmi latto di donazione, non mangi niente! Tornatene nella tua cuccia e stasera non esci!

Ho suonato il campanello. Quando Ludovica mi ha visto, non voleva farmi entrare e ha iniziato a essere sgarbata: Non ci pensare neanche, non entri e non avrai questo appartamento!

Sono riuscita a entrare solo minacciando di chiamare la polizia. La zia, da quando non la vedevo, era invecchiata di dieci anni. Quando mi ha visto, le sono scese le lacrime.

Perché piangi? Su, diglielo subito quanto stai bene con noi e dille di lasciarci in pace! Guarda, non si è nemmeno degnata di portare il bambino, gridava Ludovica.

Nella stanza della zia era rimasto solo un letto. Dalla sua camera avevano portato via anche larmadio, e tutte le sue cose erano ammucchiate per terra. In casa non cerano più i pezzi da collezione, e la zia non indossava più i suoi gioielli pregiati. Ho capito subito che mia sorella e suo marito vivevano vendendo tutto quello che potevano.

Ho detto che dovevo andare in bagno, e da lì ho mandato un messaggio a mio marito: Dobbiamo salvare la zia, non può restare con Ludovica. Poi sono tornata nella sua stanza e ho iniziato a raccontarle tutto quello che era successo nellultimo anno. Quando ho parlato della nascita del bambino, le ho detto: Devi solo aspettare un po, stringendole la mano e ammiccando. Lei ha capito e mi ha guardato con gratitudine.

Ludovica cercava in tutti i modi di cacciarmi fuori, e suo marito continuava a venire a chiedere se non stessi troppo, perché il bambino avrà bisogno della mamma. Mio marito è arrivato unora dopo, insieme a un agente della polizia locale. Mia sorella non aveva fretta di aprire la porta. Poi ho detto a tutti che era mio marito a venire a prendermi.

Onestamente, lagente è stata una brutta sorpresa per Ludovica e suo marito. Ho fatto entrare il poliziotto dalla zia e ho detto: Ecco la vittima, ho sentito io stessa che non le danno da mangiare. Hanno venduto i mobili, loro e tutto quello che cera in casa. Il marito della zia era un collezionista, cerano tanti oggetti di valore.

Mentre Ludovica strillava, lagente ha chiesto alla zia: Vuole sporgere denuncia?

Mia sorella se lè cavata con una condanna lieve, ma suo marito ha passato due anni in prigione. Mia mamma ha ospitato Ludovica e i suoi bambini, anche se anni prima laveva cacciata di casa. Si è arrabbiata con me per la questione della polizia e ha detto che non avrei mai ereditato nulla, ma la zia, per ringraziarmi, mi ha lasciato il suo appartamento.

Io e mio marito la visitiamo come prima, e le abbiamo assunto uninfermiera. Non riesco nemmeno a immaginare cosa abbia passato con mia sorella!

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