Voglio vivere per me stesso: La mia ricerca di felicità e libertà

“Oh, Benedetta, ciao! Sei venuta da tua mamma?” ha gridato la vicina dal balcone.

“Buongiorno, signora Rosa. Sì, sono qui per mamma.”

“Potresti parlarle un po,” ha sospirato la donna. “È completamente diversa dopo il divorzio, poveretta.”

“Cosa intende dire?” si è irrigidita Benedetta.

“Ho problemi a dormire, mi sveglio presto. Lho vista una mattina, verso le cinque, scendere da un taxi. E aveva unaria beh, diciamo, non proprio come al solito. Forse un po stordita. Tutti i vicini spettegolano. Alla sua età! E poi, perché ha cacciato via tuo padre? Sì, ha sbagliato, ma chi non ha i suoi peccati? Tutti quegli anni insieme è una follia divorziare adesso.”

“Grazie, signora Rosa,” ha detto Benedetta, ingoiando a secco. “Le parlerò.”

Con queste parole, si è affrettata verso casa. Sua madre aveva davvero cacciato suo padre sei mesi prima, dopo averlo scoperto a tradirla. Benedetta aveva cercato di convincerla a non precipitarsile cose potevano sistemarsi. Ma sua madre era stata irremovibile. E la cosa più strana? Non era caduta in depressione, come ci si sarebbe aspettati, anzi, sembrava più viva che mai. Vestiti nuovi, balli, locali, amichecose che non aveva mai fatto prima.

A Benedetta faceva fatica accettarlo. Lei stessa stava per sposare Adriano, pianificavano figli. E sua madrein giro per i bar fino allalba? Che nonna sarebbe mai stata? Come presentarla alla suocera, se una lavora a maglia e laltra si diverte nei club di notte?

Quando è entrata in casa, sua madre lha accolta con la teiera in mano e un sorriso smagliante. Non vestita con una vecchia vestaglia, ma con un elegante completo beige. Unghie curate, pedicure, ciglia fintesi vedeva che si stava godendo la vita.

“Allora, come sta Adriano?” ha chiesto, posando le tazze sul tavolo.

“Tutto bene,” ha risposto Benedetta, cercando di mantenere la calma. “Ma tu?”

“Fantastica! Ieri sera sono stata con le ragazze fino allalba. Abbiamo ballato, poi karaoke. Che spasso!”

“La signora Rosa mi ha raccontato tutto,” ha interrotto Benedetta cupa. “Che sei tornata alle cinque del mattino e sembravi ubriaca.”

Sua madre ha riso.

“E che pensavi? Al bar si beve il tè?”

Benedetta non ce lha più fatta.

“Mamma, non credi di esagerare?”

“In che senso?”

“Beh, diciamo che non hai più ventanni. Che balli, che locali? Tu dovresti dare lesempio. Sarai una nonna!”

“Sono una donna che finalmente è libera. Non vivrò secondo i copioni degli altri.”

“Ma hai vissuto così tanti anni con papà! Come fai a voltare pagina così?”

Sua madre ha taciuto, poi, con calma ma fermezza, ha detto:

“Tuo padre mi ha tradito. Non è stato un errore, ma una scelta. E io non voglio più essere solo una serva. Voglio vivere. Per me stessa. Ho vissuto per la famiglia tutti questi anni. Ora faccio quello che voglio.”

“Ma hai quasi cinquantanni!”

“E allora? Non devo invecchiare a comando.”

Benedetta ha capito di essere andata troppo oltre.

“Scusa, non volevo offenderti. Mi preoccupo solo per te.”

“Se ti vergogni di me, non chiamarmi al matrimonio. Ma sappi una cosa: non nasconderò i miei capelli bianchi sotto un foulard e non mi vestirò di vestiti larghi. Ballerò e, forse, farò anche qualche flirt. Mi sento bene.”

“No, mamma, voglio che tu ci sia. Solo che”

“Solo che la zia Rosa non approva? Beh, non mi interessa. Io finalmente vivo.”

Quando è tornata a casa, ha raccontato tutto al fidanzato.

“Non so come reagire.”

Adriano ha riso:

“Io dico che tua madre è fantastica. Non è caduta in depressione, ha scelto la vita. Non è un crimine essere felici.”

Nel weekend, Benedetta ha chiamato sua madre.

“Mamma, andiamo in SPA e poi in un bar con musica dal vivo?”

“E non ti vergognerai di me?”

“Dirò che sei mia sorella maggiore,” ha riso Benedetta.

“Allora siamo daccordo. Ma sappi che non torneremo presto.”

Quel giorno è stato una svolta. Benedetta ha capito per la prima volta che forza interiore avesse sua madre. E che, forse, avrebbe dovuto imparare da leiessere se stessa. Vivere non “come si deve”, ma come sente.

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