Vuoi portare fuori la valigia con le tue cose adesso?” – suggerì la moglie.

Devo portarti fuori la valigia adesso? propone la moglie.
Prendila!
Come? si stupisce la ragazza, che si prepara a un lungo viaggio, ma sembra tutto troppo veloce
È solo una cosa! Devo portarti fuori la valigia adesso? chiede Giulia.
«Quale valigia? Portate voi le vostre valigie!» pensa Martina, mentre calpesta il tappeto dellingresso e se ne va: sembra che tutto sia andato bene, ma rimane un retrogusto.

La sera scoppia una discussione.
Avremo un bambino! Avremo un bambino! annuncia solenemente Martina e guarda Lorenzo, aspettandosi una reazione. Non sei felice, tesoro?

Martina Bianchi appare al terzo anno di università a Bologna. Si trasferisce lì con Marco Rossi, entrambi provenienti da una piccola città della Puglia.

Il padre di Marco, militare, è stato trasferito in un’altra guarnigione, così la famiglia si è spostata. La ragazza con cui Marco aveva una relazione è corsa dietro al suo amore: Martina è diventata una vera amica di combattimento.

Marco, invece, non è rimasto. Quando, dopo il trasloco, la ragazza scopre di essere incinta, il suo compagno sparisce, come se fosse svanito dal radar: lascia la casa dei genitori, non si sa dove sia andato, prende i documenti dellultimo anno di facoltà di medicina e non risponde più al telefono.

Nel frattempo, Martina nota linteresse del professore di anatomia, il carismatico Dott. Lorenzo De Luca.

Martina è furba: la sua mente vivace le permette di capire che non può tornare a casa con il pancione, perché il padre non lo accetterebbe. Il figlio sarebbe lunica speranza dei genitori, ma potrebbero rimproverarle per aver portato una nuova vita in una famiglia già numerosa.

A quel punto, un uomo di trentanni, ben avviato, sembra una buona opzione. Nessuno nega che nella famiglia di Lorenzo non ci siano figli.

Martina inizia una relazione con Lorenzo, sposato, e si accorge con gioia che lui non presta molta attenzione ai metodi contraccettivi, il che suggerisce che voglia diventare padre.

Bene, Lorenzo, realizzerò il tuo sogno! Diventerai un padre felice! pensa la bella Martina, mentre avvia il piano.

Dopo un mese e mezzo, può dare la buona notizia al suo amante: il bambino nasce prematuro a sette mesi, ma chi dovrà prendersene cura? Un uomo saggio non dirà nulla, un codardo non noterà.

Tutto è organizzato al meglio: prima una cena leggera in un ambiente elegante. Martina affitta una stanza da una nonna sola, pagandole una somma simbolica.

La nonna, infatti, è molto moderna riguardo allintimità e non ostacola gli incontri di Martina con i suoi amanti, finché le paga le bollette e le offre qualche dolcetto. La vita di un pensionato oggi non è semplice.

Martina, ormai oltre i quarantanni, non sa più a che età sia ancora considerata attiva, ma ha bisogno di mangiare e curarsi. I prezzi delle farmacie e dei supermercati lasciano a desiderare.

Quando Lorenzo beve un bicchiere di vino e Martina ne assapora solo un sorso, gli porge il test di gravidanza positivo, come in una serie televisiva, e dice: «Avrai un bambino! Avremo un bambino! Non sei felice, amore mio?».

Lui reagisce diversamente da quanto previsto: non la invita a ballare, non la solleva in braccio e non le chiede di sposarlo. Dopo un breve silenzio, dice:
Non sono pronto!
Per cosa non sei pronto? chiede Martina, sorpresa. Secondo me sei sempre pronto, come un pionere!
Per il bambino!
Quindi eri pronto a fare figli, ma ora? risponde con un sorriso forzato.

Lorenzo ignora la domanda e se ne va.
Che schifo di insegnante! urla Martina, senza badare alle buone maniere.

Non è che Lorenzo sia crudele o immorale; è semplicemente sterile. Il bambino non è suo. Inoltre, ricorda che Martina aveva frequentato Marco, il ragazzo scomparso. Il puzzle è completo.

La sterilità di Lorenzo è dovuta a uninfezione infantile, morbillo o parotite, che ha lasciato conseguenze negative. Dopo tre anni di matrimonio, la moglie di Lorenzo non è mai rimasta incinta, nemmeno nei giorni più fertili.

Lanalisi del seminale di Lorenzo mostra pochissimi spermatozoi, quasi inattivi. Quando serve, basta un solo spermatozoo agile; ma quando serve davvero, non cè nulla da chiedere.

Solo loro sanno di questo segreto, che nascondono con la massima riservatezza, facendo finta di lavorare intensamente sul problema.

Più tardi, forse adotteranno un bambino da un orfanotrofio, hanno deciso. Per ora vivono per sé, il che non è male.

Il padre di Lorenzo non sa nulla della sterilità, perché la madre di Lorenzo è morta. Il padre è malato di cancro, e la famiglia lo protegge, sperando che presto avrà un nipotino. La malattia avanza, e Lorenzo e Giulia decidono che il nonno debba andare via felice, senza ulteriori dolori.

Tra loro tutto va bene: Lorenzo ama Giulia, e Giulia lo ama e confida completamente in lui. Un piccolo tradimento rafforza il loro legame, dicono.

Dopo che Martina ha annunciato la sua gravidanza, linteresse del professore diminuisce. Lorenzo inizia a ignorare la studentessa Martina. Così lei decide di andare a casa sua, anche se lui non è presente, per raccontare tutta la verità alla moglie.

Giulia è una donna equilibrata. Quando Martina le parla del suo amore, della maternità imminente e chiede di lasciare Lorenzo, Giulia risponde con freddezza:
Prendila!
Come? si stupisce la ragazza, pronta a una lunga discussione, ma tutto avviene troppo in fretta
È solo una cosa! Devo portarti fuori la valigia adesso? propone Giulia.

«Quale valigia? Portate voi le vostre valigie!» pensa Martina, mentre calpesta il tappeto dellingresso e se ne va: sembra che tutto sia andato bene, ma rimane un retrogusto.

La sera scoppia una discussione.
In chi credi, Giulia? si lamenta Lorenzo, davvero indignato. Non ho dove mettere le prove! Non mi conosci? Sono un modello di famiglia!

Lorenzo è davvero un modello di famiglia, senza scandali.

Giulia crede pienamente in lui e accetta ancora una volta, senza dubbi. Nessuno si presenta con una valigia.

Martina, senza attendere il suo amore, non va al dipartimento a denunciare molestie, come tutti temono. Sa che i tempi dei partiti e dei sindacati sono finiti.

«Andremo per un’altra via!», ricorda lantico detto del grande leader. Martina decide di seguire le parole del leader.

Così si dirige verso lindirizzo di Yuri Sergi, potenziale suocero di Lorenzo, che trova online.

Il padre di Lorenzo è in uno stato di confusione per via dei farmaci, ma accoglie la bella ragazza incinta, felice di avere un nipote. Finalmente il suo sogno si avvera.

Senza pensarci troppo, gli offre un aiuto finanziario di trenta euro al mese, pensando che Lorenzo non abbia ancora deciso, così può prendersi il suo tempo. Il nonno promette di non abbandonarla.

Anche lui ha a cuore Giulia, la figlia di Lorenzo, e non vuole crearle problemi. Decise quindi di tenere tutto segreto per un po.

Martina parte col cuore leggero: la vita le sorride!

La ragazza decide di iscriversi alluniversità, anche se potrebbe studiare fino alla fine del congedo di maternità, come consigliava il leader. Ma perché studiare se ogni mese riceveva una buona somma?

Per qualcuno era poco, per Martina, cresciuta in una famiglia modesta, era una fortuna. Così inizia una vita migliore.

La gravidanza procede senza nausea. Martina visita negozi e compra vestitini rosa per la bambina: lecografia mostra una femmina.

Talvolta va a trovare il nonno Yuri, che la accoglie con frutta fresca, che lei non poteva permettersi da sola.

Quando arriva il momento del parto, lui viene a prenderla allospedale, accompagnato da una badante, perché la deambulazione gli è difficile, ma promette di non lasciarla mai più.

«Certo che non la lascerà!», pensa Martina masticando una ciliegia. «E quel furbo Lorenzo piangerà ancora!».

Yuri muore quando la bambina compie sei mesi: la malattia la colpisce, come succede spesso.

Martina partecipa al funerale e una vicina di casa accetta di badare alla piccola, finché non riesce a sollevarla dal lettino.

Perché lo fa? Nessuno lo saprà, forse sperava di sentire parlare del testamento dove Yuri prometteva la nipote. Ma non cè stato alcun testamento, e le parole di Yuri non sono state mantenute.

Gli invitati al funerale non la chiamarono, perché la badante rivelò la verità nascosta per anni dal caro Yuri.

Quando Martina cercò di salire sullautobus per il pranzo commemorativo, il conducente chiuse la porta su di lei su richiesta dei coniugi, e lautobus partì, nonostante lei corresse e bussasse.

Aveva messo da parte qualcosa: dai trenta euro risparmiava ancora, più il bonus maternità e lassegno da madre single, sufficienti per vivere.

Decise anche di cercare lavoro e di continuare gli studi a distanza, cosa ormai facile.

Il lavoro la trovò in un centro medico, dove risponde alle telefonate, il suo percorso di studi le bastava.

Mise la sua figlia di sette mesi in una ludoteca.

Un anno dopo la morte dello zio, Giulia rimase incinta! Le cellule di Lorenzo si risvegliarono!

Il sole fa impazzire la gente per leccitazione! Così gli spermatozoi si attivano!

Il loro figlio maschio nasce, una gioia immensa!

Tutto va bene per loro, tranne che Giulia a volte ricorda quellincidente con Martina, come se fosse incinta dal marito. Forse la ragazza non mentiva affatto.

Ma la donna scaccia quei pensieri: «Dio, che importa?». Lorenzo si rivela un padre straordinario: premuroso, affettuoso e delicato, proprio come il suo marito.

Il resto della storia non ha più senso.

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